Se pensiamo alle accezioni fondamentali di meraviglioso, vale a dire (con riferimento a persone) ‘che desta meraviglia per la sua bellezza, le sue qualità, ecc.; magnifico’ e ‘degno di lode ammirevole per le sue doti o qualità morali’, oppure (con r ...
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Non ho esperienza da professionista (da professionista è complemento predicativo del soggetto), cioè “come professionista”, “in qualità di professionista”. Se voglio esprimere in modo diverso, grossomodo, lo stesso concetto, posso dire o scrivere no ...
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A nostra maniera, locuzione avverbiale, ha qualche attestazione nella lingua scritta a partire dagli inizi del Novecento, scorrendo a ritroso nel tempo. Oggi è poco o punto usata. La locuzione avverbiale normale è alla maniera (nostra, vostra, mia, ...
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Con un oggetto espresso e in dipendenza da un verbo transitivo (è questo il caso di pregare) si adopera il si passivante: si pregano i signori docenti di... (= i signori docenti sono pregati di...). ...
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Partiamo dalla situazione più diffusa: il verbo avere preceduto da ci. La particella ci insieme con il verbo avere è un fenomeno della lingua parlata colloquiale, da secoli. Se però si vuole trascrivere nella lingua scritta (verbale di un interrogat ...
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Se la birra ingollata in quantità è in grado di produrre entusiasmanti dibattiti linguistici, ben venga la bevuta conviviale. L’ho sentito dire è correttissimo e presenta la tipica costruzione in cui il verbo di percezione (sentire), in quanto predi ...
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Anche se capita di leggere in giornali o siti scritti in italiano parole inglesi (in particolare di àmbito economico-finanziario, informatico, aziendale e manageriale) con la marca del plurale -s, noi sconsigliamo vivamente di adottare quest’uso: pe ...
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Buon giorno è la forma più diffusa, ma non è sbagliato scrivere buongiorno tutto attaccato. Come sostantivo, nell’accezione di ‘atto stesso dell’augurare’ (dare il buongiorno; se questo è il buongiorno...) [...] è più comune la forma univerbata (tutta atta ...
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L’uso del dimostrativo codesto è normale in Toscana, ignoto nel resto dell’Italia: parliamo della lingua dell’uso quotidiano, ma anche della lingua delle normali comunicazioni scritte. Sopravvive nella comunicazione scritta burocratico-amministrativ ...
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Anticamente, alle origini della nostra lingua e concordemente con quanto accadeva in altre lingue che di fatto proseguivano il latino tardo parlato, esisteva un semplice sistema di allocutivi fondato sull’alternativa tra tu e voi (si legga questo ar ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...
formare
v. tr. [lat. fōrmare] (io fórmo, ecc.). – 1. a. Dare forma a un oggetto; lavorare, modellare la materia per ridurla alla forma voluta: f. un busto d’argilla; Dio formò il corpo d’Adamo col fango della terra; per estens., riferito all’opera...
Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto è quello di C. Raunkiaer, basato sull’adattamento...
Gruppo di artisti detto anche Forma 1 dal nome della rivista omonima di cui uscì un solo numero nel 1947; ne fecero parte C. Accardi, U. Attardi, P. Consagra, P. Dorazio, M. Guerrini, A. Perilli, A. Sanfilippo, G. Turcato. Il gruppo, attivo...