Entrambe le forme sono corrette, in realtà. Si tratta di decidere quale dosaggio di formalità e gentilezza dare alla propria domanda (peraltro di per sé gentile, perché consistente in un’offerta appetibile). [...] Quel condizionale (vorresti) viene defini ...
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Sì, vi sono tracce nella letteratura, fin dentro il Novecento (Grazia Deledda, per esempio) della forma piovette, che si uniformava per analogia all’uscita regolare del passato remoto della seconda coniugazione [...] (credere > credetti). La forma piovette ...
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Nell’uso contemporaneo, sia scritto che parlato, la d eufonica (quella di ad, in questo caso) si inserisce in genere solo quando le due vocali (quella della preposizione e quella con cui comincia la parola seguente) sono identiche: vado ad aprire, u ...
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C’è da scegliere in base a ciò che si intende dire: non v’è possibile interscambiabilità tra le due frasi. Nel primo caso si tratta (sotto forma di eccezione) di casi in cui NON è necessario qualche cosa; [...] nel secondo parliamo di casi (sempre sotto f ...
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La forma corretta del congiuntivo esortativo è invii (congiuntivo presente): inviasse (congiuntivo imperfetto) è una forma tipica dell’italiano locale parlato a Roma e zone contermini. ...
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Ha ragione. Ecco quando c'è è corretto: c'è (al plurale ci sono) è una forma presentativa del verbo essere: attesta la presenza, reale o figurata, di qualcuno o qualcosa in un luogo (reale o figurato): [...] nella stanza c'è tutta la famiglia; nella sua t ...
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"Quattro pizze margherita" è migliore di "quattro pizze margherite", perché sottolinea il nome proprio del tipo di pizza (Margherita, che viene originariamente dal nome della regina d'Italia). Anzi, proprio per questo, sarebbe meglio adoperare la ma ...
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Più si personalizza, più si umanizza e (un poco, almeno) si sburoccratizza: questo potrebbe essere il senso di una risposta che, a chi ci ha gentilmente inviato la domanda, sembrerà ridursi a un consiglio di stile. Si tratta, però, di uno stile che ...
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Questo tipo di concordanza a senso (o anche concordanza logica), differente da quella grammaticale, è consentita nell'italiano parlato colloquiale, informale, famigliare. È meno adatto a un testo scritto, specialmente se di contenuto serio e rivolto ...
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La difficoltà è giustificatissima. Ci sono molti fenomeni di confine, nelle lingue. Una lingua non è uno schema fatto di caselle perfette. Le caselle le abbiamo create noi, per dare un senso e una logica esplicita. Occorre prendere atto, pena una ne ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...
formare
v. tr. [lat. fōrmare] (io fórmo, ecc.). – 1. a. Dare forma a un oggetto; lavorare, modellare la materia per ridurla alla forma voluta: f. un busto d’argilla; Dio formò il corpo d’Adamo col fango della terra; per estens., riferito all’opera...
Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto è quello di C. Raunkiaer, basato sull’adattamento...
Gruppo di artisti detto anche Forma 1 dal nome della rivista omonima di cui uscì un solo numero nel 1947; ne fecero parte C. Accardi, U. Attardi, P. Consagra, P. Dorazio, M. Guerrini, A. Perilli, A. Sanfilippo, G. Turcato. Il gruppo, attivo...