Ringraziamo la gentile lettrice per aver colto un elemento critico nel lemma irruento/irruente. La criticità sta nel fatto che, come si scrive nella Grammatica italiana Treccani, Segnalo alla Vostra cortese [...] attenzione l’errore in cui siete incorsi: Esiste solo la forma “irruente”, unica per il maschile v. Irruente o irruento?, «La forma irruento (femminile irruenta), al ...
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È ugualmente corretto, ma forse è più adeguato se detto in una situazione non troppo formale, in una chiacchierata distesa in cui i vari interlocutori, rilassati, non si prendano la briga di seguire le norme dell’italiano standard. Per dire: se non ...
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Eliminiamo il tremendo dubbio. Il piano temporale è quello del presente (sarebbe, cioè ora, al momento), quindi la locuzione congiuntiva prima che reggerà un tempo presente: quello del modo congiuntivo (venga presa). ...
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Stando alle definizioni del Vocabolario on line non sembra che possano sorgere equivoci sul significato primario dei due verbi. In un caso si mostra, nell’altro si nasconde (a prescindere da ogni considerazione sulla “verità” dei fatti e dei comport ...
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Abbiamo già risposto non troppo tempo fa a un quesito simile. Ci si permetta dunque di citare la risposta che demmo allora: «Si concorda al singolare il colore basico grigio, quando seguito da altra determinazione (nome o aggettivo): calzoni grigio ...
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“Come si dicesse” è un’interrogativa indiretta, una subordinata non completiva. Nelle interrogative indirette il congiuntivo è in libera alternanza con l’indicativo, mentre il modo condizionale, in questo caso, assume un valore epistemico (direbbe = ...
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I composti con capo-, nella nostra amata lingua, necessitano di chilometriche tabelle nelle volonterose grammatiche scolastiche: col risultato che la cosiddetta “eccezione” finisce con l’avere una tale rappresentatività da indurre nel dubbio che i t ...
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Premesso che il linguaggio delle pratiche e delle scritture tecniche è spesso appesantito da una volontà di distanziamento dalla lingua comune, probabilmente per marcare il territorio di una separatezza e diversità dei contenuti specialistici da que ...
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Ad essere diversi sono i tipi di un'unica specie di oggetto, designati dalla parola antenna. Questa è la soluzione che ci sentiamo di consigliare. Peraltro, se la pluralizzazione totale è meno logica e anche meno usata, non è però scorretta. ...
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Va chiarita una cosa: non c’è una contrapposizione tra l’“essere corretto” e l’“essere colloquiale”. «Ciao bello, come te la passi? Ti va di farti una birretta stasera?» è sicuramente una frase improntata a un registro informale e di tono colloquial ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...
formare
v. tr. [lat. fōrmare] (io fórmo, ecc.). – 1. a. Dare forma a un oggetto; lavorare, modellare la materia per ridurla alla forma voluta: f. un busto d’argilla; Dio formò il corpo d’Adamo col fango della terra; per estens., riferito all’opera...
Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto è quello di C. Raunkiaer, basato sull’adattamento...
Gruppo di artisti detto anche Forma 1 dal nome della rivista omonima di cui uscì un solo numero nel 1947; ne fecero parte C. Accardi, U. Attardi, P. Consagra, P. Dorazio, M. Guerrini, A. Perilli, A. Sanfilippo, G. Turcato. Il gruppo, attivo...