La forma corretta è la seconda: do senza accento, per quanto non di rado si trovi su qualche giornale o anche in qualche romanzo la forma accentata. Scrivono Valeria Della Valle e Giuseppe Patota nel loro [...] Il Salvaitaliano (Sperling & Kupfer, 2000), ...
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Non è scorretto, anzi è consentito e previsto l’uso della forma riflessiva, soprattutto nell’atto illocutorio di dichiarare di apporre (e di fatto apponendo) la propria firma in calce a una lettera, a [...] un documento e simili. È come se il firmarsi ass ...
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Questa dell’uso di essere e avere con i verbi servili è una faccenda meno complicata di quello che potrebbe sembrare, ma che offre alcune varianti di comportamento utili per parlanti e scriventi. In effetti, la regola più semplice e facilmente memor ...
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L'osservazione è acuta. In realtà, aldilà univerbato (scritto tutto unito) andrebbe messo a lemma come sostantivo, nel significato di 'vita oltre la morte', 'vita ultraterrena'. Peraltro, la variante al di là potrebbe tranquillamente essere accostat ...
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Prima questione: anche se in frazione decimale inferiore all’unità (0,90), gli euro sono conteggiati al plurale. Quindi, vada per a soli euro 0,90 o, anche meglio, a soli 0,90 euro, che suona un po’ meno pubblicitario. In questa espressione, solo è ...
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La -d di ad si chiama eufonica: serve a “fare bel suono”, a evitare, insomma, l’incontro tra la a della preposizione e la vocale a con la quale cominciasse eventualmente la parola seguente. Perciò, scriveremo ad arrivare, ad avere, ad Ancona, ad alt ...
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Non sembra che la frase così costruita sia scorretta. Vi si adotta una scansione forte, caratterizzata dall’impiego dei due punti, che «si lasciano interpretare come annunci riguardanti il discorso in atto. È come se dicessero: “Attenti che adesso s ...
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Senz’altro la forma corretta è quella riportata dalla neo-laureata, ben conscia del proprio meritato titolo: Dott.ssa, quindi, e non *Dott.sa. Allo stesso modo – che valga magari come un augurio per il [...] futuro... – si deve abbreviare Professoressa in ...
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Nella prosa narrativa o anche argomentativa, che intenda riprodurre un andamento conversevole, è senz’altro corretto usare – come si fa di solito nella lingua parlata – la forma ora con valore conclusivo [...] rispetto a quanto detto in precedenza. In que ...
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Giovanni OrengoLa domanda lascia trasparire il corno di un’implicita alternativa: ... rispetto a “qualcun altro”? La risposta è che qualcun altro è effettivamente la forma corretta. Non siamo infatti in [...] presenza di elisione (cioè della perdita della ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...
formare
v. tr. [lat. fōrmare] (io fórmo, ecc.). – 1. a. Dare forma a un oggetto; lavorare, modellare la materia per ridurla alla forma voluta: f. un busto d’argilla; Dio formò il corpo d’Adamo col fango della terra; per estens., riferito all’opera...
Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto è quello di C. Raunkiaer, basato sull’adattamento...
Gruppo di artisti detto anche Forma 1 dal nome della rivista omonima di cui uscì un solo numero nel 1947; ne fecero parte C. Accardi, U. Attardi, P. Consagra, P. Dorazio, M. Guerrini, A. Perilli, A. Sanfilippo, G. Turcato. Il gruppo, attivo...