Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] sbrinz (da Brienz, città del Canton Berna) e appenzeller (da Appenzell, altro cantone elvetico), ma anche il liptauer, formaggio spalmabile prodotto in Austria (e in Ungheria), che deriva però dal nome di una regione della Slovacchia settentrionale ...
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PremessaIl doppiaggio cinematografico ha una lunga tradizione in Italia, sia sotto la spinta del fascismo, che non tollerava dialoghi stranieri sul grande schermo sottotitolati in italiano, sia per effetto [...] oltre al pugilato / sono attore raffinato».Di un pugile debole si dice che è «a Molignard», con riferimento a un formaggio francese; la soluzione «una mezza sega» è più triviale ma meno oscura per un pubblico non avvezzo alla gastronomia d’oltralpe ...
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Sulle pagine del quotidiano «Il Foglio», Alfonso Berardinelli ha scritto a proposito di Rivoluzioni e popolo nell'immaginario letterario italiano ed europeo di Stefano Brugnolo (Macerata, Quodlibet, pp. [...] al Cielo da Galileo Galilei a quella infarinata di Menocchio che grazie a Carlo Ginzburg ha trovato una voce (Il formaggio e i vermi di Carlo Ginzburg ovvero della possibilità di ascoltare le voci lontane degli sconfitti della storia). Menocchio è ...
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Molti cognomi derivano da toponimi e coincidono perfettamente nella forma o, al più, presentano la -i finale del plurale. Alcune volte i toponimi sono popolarissimi mentre non lo è alcun portatore del [...] ecc.; per non dire delle indicazioni DOP, come la robiola di Roccaverano o il pecorino di Filiano; e, al di fuori dei formaggi, il pomodoro di Pachino e quello di San Marzano, il pane di Altamura, il prosciutto di San Daniele e quello di Sauris ...
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Chi bestemmiava nel Medioevo? È lecito supporre che anche allora lo facessero, più o meno occasionalmente, persone di ogni categoria e classe sociale, vip e gente qualsiasi. Sorge un’altra domanda: quali [...] studi culturali, di Michele Cometa, a cura di Roberta Coglitore e Federica Mazzara, Meltemi, Roma 2004 Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi, Adelphi, Milano 2019 Alessandro Grelli, The cultural turn, in «Il Chiasmo», 16 aprile 2021, Treccani, Roma ...
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formaggio
formàggio s. m. [dal fr. ant. formage, mod. fromage, che è il lat. mediev. formaticum, der. del lat. forma «forma»: propr. «(cacio) che si mette in forma»]. – Prodotto alimentare ottenuto dal latte (intero oppure totalmente o parzialmente...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
Prodotto alimentare ottenuto dalla coagulazione del latte o della crema.
Fabbricazione
I f. sono prodotti con latte di vacca, di capra, di pecora, di bufala, o anche misto e vengono smerciati in forme varie (cilindrica, quadrata, sferoidale,...
Filosofo italiano (Milano 1914 - Illasi, Verona, 2008). Allievo di A. Banfi, si laureò in filosofia all’Università Statale di Milano con una tesi sul concetto di «Tecnica artistica», argomento che sarà poi materia di approfondimento scientifico...