In termini generali sostanza dotata di sapore acre (come quello dell’aceto, del succo di limone ecc.), capace di attaccare i metalli (e alcuni loro ossidi) e in grado di reagire con altre sostanze, dette [...] l’effetto della solvatazione (➔). Nel 1923, il chimico danese J.N. Brönsted sviluppò una teoria secondo la reazione di idrolisi con l’acqua con costante basica data da:
[6] formula
Combinando la [6] con la [5] e tenendo presente il prodotto ionico ...
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Composti organici caratterizzati dalla presenza nella molecola di un gruppo carbossilico, COOH, e di un gruppo amminico, NH2. Gli a. isolati in natura sono oltre 300; si possono trovare allo stato libero, [...] stesso carbonio a cui è legato il gruppo carbossilico. La formula di struttura è:
con l’eccezione della prolina che ha un a. si può procedere allora sintetizzando per via chimica tali derivati, sottoponendoli poi alla reazione enzimatica selettiva ...
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Chimico (Darmstadt 1829 - Bonn 1896). Uno tra i fondatori della teoria della struttura molecolare, dalle sue ricerche sono derivate alcune delle principali teorie moderne sui composti organici, come quella [...] solenni in onore di K., in occasione del venticinquesimo anniversario della formula del benzene, proprio a sottolineare l'influenza che le concezioni del grande chimico tedesco ebbero sullo sviluppo di un settore industriale di primaria importanza. ...
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Biologia
C. genetica Fenomeno che si verifica a ogni atto fecondativo, per cui lo zigote, riceve, dai nuclei dello spermatozoo e dell’uovo, un determinato corredo di geni, per lo più diverso da quello [...] elementi (o di Lavoisier): la massa di un composto chimico è uguale alla somma delle masse degli elementi che lo Il numero delle c. con ripetizioni di n elementi k a k è formula.
C. lineare In algebra, dati n elementi u1, ..., un una loro ...
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Chimico e fisico (Torino 1776 - ivi 1856). Tra i fondatori della moderna teoria atomica, nel 1811 formulò una delle ipotesi fondamentali della chimica moderna, quella che stabiliva che volumi uguali di [...] il concetto di polarizzazione elettrica di un dielettrico, e formulò un'ipotesi sulle modalità della conduzione elettrica. Postulò anche una relazione tra qualità elettriche e chimiche dei corpi e propose una serie elettrochimica aperta a tutti ...
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Chimico tedesco (Mannheim 1842 - Breslavia 1911), prof. nell'univ. di Kiel (1872-89), poi in quella di Breslavia; autore di numerose e importanti ricerche di chimica organica (composti della piridina, [...] miscele racemiche, derivati organici del silicio e dello stagno, sintesi della conina). È noto soprattutto per aver proposto una formula per il benzene alternativa a quella di A. Kekulé, dalla quale era prevedibile un numero corretto di isomeri bi ...
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In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] gli elementi esauriti possono poi essere inviati a un impianto di riprocessamento chimico, ove si riesce a estrarre sino al 99,5% di ke, che risulta legata a k tramite la relazione
[1] formula
dove τ è la lunghezza di rallentamento (pari a 1/6 ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] s. sia immerso in un mezzo omogeneo (normalmente, l’aria), di modo che gli indici di rifrazione n, n′ coincidano. In tale caso, dalle formule precedenti si ricava subito che è f=f′, xN=xN′ =0, cioè che le due distanze focali sono uguali e che i nodi ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] . I metalli stessi inoltre, per la loro inalterabilità chimica e per l’uso prevalente cui sono destinati, si per la m. metallica. Di scarso interesse è pure la terza formulazione della teoria soggettivistica (D. Kinley), che tutt’al più potrebbe dare ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] e di ossigeno di 1:2, come vuole la formula SiO2. A seconda delle diverse distribuzioni spaziali dei °C), per cui sono poco lavorabili. Si usano per manufatti da laboratorio chimico.
I v. di silice hanno un tenore di silice più basso di quelli ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante di determinati fatti o strettamente legata...
formulato
agg. [dall’ingl. formulated, part. pass. di (to) formulate, der. di formula «formula»]. – Preparato, composto secondo una determinata formula; si dice in partic. di prodotti alimentari di tipo industriale a composizione chimica ben...