Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] di Losanna e nel Sinodo di Berna, dove si discusse la Formula di concordia di Wittenberg, svolgendovi un ruolo di primo piano. esso era in realtà un organo di governo effettivo di uno Stato in cui anche la vita civile (formalmente regolata dall’ ...
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AMICO, Francesco
Alberto Merola
Nacque a Cosenza il 2 apr. 1578.A diciotto anni, nel 1596, fu ammesso nella Compagnia di Gesù a Napoli; fece la professione di quattro voti e insegnò filosofia e, quindi, [...] , come s'è detto, in nove torni: 1) De Deo Uno et Trino, pubblicato per la prima volta a Vienna nel 1630; 2 lustitia, appunto per le proposizioni sopra riassunte, con la formula donec corrigatur (un'edizione già purgata delle frasi incriminate ...
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calvinismo
Complesso delle dottrine teologiche formulate da G. Calvino; l’organizzazione ecclesiastica a esse conforme (presbiterianesimo); in senso esteso, l’insieme delle confessioni cristiane che [...] predestinazione nei secc. 16° e 17°, la Formula consensus helvetica (1676) condannò ogni tentativo di poi introdotto da emigrati inglesi nelle colonie americane, divenendo uno degli elementi più efficaci nella formazione della cultura e dello ...
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Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] . è indefinibile, la realtà che esso esprime si presta a uno studio fenomenologico. Un tale studio è stato intrapreso da R. il mangiare ecc.); un racconto s., cioè un mito, o una formula rituale, si narra in determinate occasioni (per es., di notte, ...
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Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia.
I. medievale
Le origini dell’I. vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede – ritenendo insufficienti [...] il suo delegato. Prima di procedere venivano emanati due editti: uno di fede, che imponeva a tutti di denunciare gli eretici e era accompagnata dalla preghiera che la sua sentenza fosse formulata «senza effusione di sangue e pericolo di morte». ...
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valdismo Movimento religioso originato in Francia nel 12° sec. e confluito successivamente nella Riforma protestante.
Le origini
Il movimento valdese trae origine dall’attività di un mercante lionese, [...] cerimonie del culto cattolico e fu infine accettata una formula di fede che implicava l’adesione dei valdesi alle di vari pastori, ciascuno dei quali è sovrintendente amministrativo di uno dei distretti della Chiesa e di alcuni membri laici. Una ...
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Arcivescovo e teologo (n. 806 circa - m. Épernay 882). Arcivescovo di Reims dall'845, assunse una posizione preminente nella gerarchia ecclesiastica francese, cercando di dirigere la chiesa di Francia [...] parte dell'imperatore Lotario. Riconciliatosi con questo, I. divenne uno dei personaggi più eminenti della Chiesa francese. Più volte in Gotescalco alla comunione ecclesiastica. Scrisse anche contro la formula trina deitas (De una et non trina deitas) ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] comunicazione si deve a H.D. Lasswell (1927), ed è esprimibile nella formula «chi dice cosa, a chi, con quali effetti». All’inizio degli anni , possibili se non attuali (J. Duvignaud).
A uno stadio più avanzato di verifica sul terreno della ricerca si ...
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Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] triade del tempio di Uppsala) sia nella pratica quotidiana (formula di scongiuro) sia nella mitologia. Questo cosmo divino presiede più spesso i capi. Tra i liberi e i servi era poi uno strato intermedio di liberti o semiliberi, aldi o liti.
Ai tempi ...
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Biologia
Mutamento della posizione di un organismo o di una sua parte rispetto all’ambiente. La capacità di muoversi è una delle caratteristiche fondamentali degli esseri viventi, di solito la manifestazione [...] cavità gastrale delle Spugne. I flagelli sono generalmente in numero di uno o pochi per ogni cellula; il loro tipico m. è ondulatorio es., la sonata, la sinfonia, il quartetto ecc.).
Psicologia
Formula di m. Il piano della sequenza dei m. necessari a ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...