FEDERICI, Romolo
Sandra Pileri
Nato a Roma nel 1825, studiò presso l'università romana. L'ascesa di Pio IX al soglio alimentò le speranze democratiche dei giovani romani, e il F. fu tra i promotori [...] il tentativo di legittimare la città come capitale del nuovo Stato. Uno Stato nel quale il re fosse il difensore e il depositario di ogni libertà". Partendo da questo concetto critica la formula del Cavour "libera Chiesa in questo Stato", perché pone ...
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Totalitarismo. Un problema storiografico
Luciano Cafagna
Il tema, le idee e la prassi relativi al totalitarismo riguardano un preciso periodo storico, quello che va dalla fine della Prima guerra mondiale [...] quello che lo storico inglese E.J.E. Hobsbawm ha, con formula fortunata, definito il «secolo breve». Per totalitarismo si è inteso, articolò per primo, in Europa e nel mondo, uno Stato definibile come «totalitario», contrassegnato da un partito unico ...
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ARRIGO TESTA
CCorrado Calenda
L'unica canzone che ci sia pervenuta con attribuzione, peraltro problematica, ad A. è Vostra orgolgliosa ciera. Essa compare in tutti e tre i grandi canzonieri delle origini [...] stanza, dove pure, nel finale, riecheggia la famosa formula di Andrea Cappellano dell'origine della passione ex visione osservare il contegno per conoscerne i pensieri, a meno che uno non progetti di scoprire solo parzialmente, per truffare (fallanza ...
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MALANIMA (Magnanima), Luca
Marco Cini
Nacque a Calci, presso Pisa, da Francesco e da Luigina Rossi; fu battezzato nella locale prepositura il 3 marzo 1737. Pur non laureandosi, è certo che frequentò [...] imputò al M. uno stile pedantesco e incerto ("si può concludere - scriveva - che voi avete uno stile lorenese, francese, originario in quello dell'Osservatore toscano, la cui formula miscellanea gli consentì di riprendere alcune idee già discusse ...
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DEL GIUDICE, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Gregorio d'Alife, in provincia di Terra di Lavoro (oggi San Gregorio Matese, provincia di Caserta), il 9 sett. 1819, da Giuseppe e da Giacinta Violante. [...] d'azione, doveva preparare, sulla base della formula moderata "Italia e Vittorio Emanuele", il trapasso indolore e il novembre del 1865 lo aveva addirittura indotto a sostituirsi ad uno Stato assente con la creazione, a sue spese, di una piccola ...
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BUONACCORSI, Biagio
Gaspare De Caro
Figlio di Buonaccorso di Filippo, nacque nel 1472, presumibilmente a Firenze. Ben poco si sa della sua formazione giovanile. È probabile che compisse nello Studio [...] del servizio del B. nella cancelleria fiorentina: il Polidori formula l'ipotesi che il B. assumesse l'ufficio di per ragioni politiche, non dovette rimanere a lungo, poiché fu uno dei protagonisti della mutazione di governo del 1512, dalla quale il ...
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CANALIS (Canale, Canali, de Canalibus), Michele
Angela Dillon Bussi
Nacque da Remigio, consignore di Cumiana, e da Guasca Vagnone di Trofarello, nei primi anni del sec. XV, forse tra il 1410 e il 1415. [...] Canalis, quale tesoriere e ambasciatore di Filippo di Acaia, fu uno dei più attivi uomini di governo di quel principe e riuscì della politica sabauda, il favore di Amedeo IX per Pinerolo, formula non più di una ipotesi quando afferma che il C. in ...
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DUODO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 28 ott. 1527 da Giorgio di Vettore e Diana Querini di Antonio di Nicolò.
Il padre risiedeva in una casa d'affitto nel sestiere di Cannaregio e le sue [...] riserva: "Non possino haver officii che maniza danari": formula con cui per solito si alludeva a qualche irregolarità di nipoti, esecutori testamentari due negozianti di agrumi a Rialto, ad uno dei quali lascia il magazzino che tiene in affitto, "per ...
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DELLA STUFA, Ugo
Giuseppe Biscione
Nacque a Firenze da Andrea di messer Ugo e da Milia di Duccio Tolosini. Non si conosce la sua data di nascita, tuttavia può ritenersi che il D. sia nato nel 1366 o [...] della lana "beneficio patris": non avrebbe potuto esserlo, con questa formula, se non fosse stato almeno emancipato.
Gli scrittori del Sei soprattutto attraverso l'eredità del padre e quella di uno zio, Giovenco. Di comune accordo con la moglie ...
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pace
Luigi Bonanate
Assenza di conflitti armati
La pace può riguardare i rapporti reciproci tra gli Stati, ed è una condizione che si determina quando ciascuno di essi si ritiene soddisfatto della propria [...] oggi molto diffusa negli studi.
L’ipotesi che si formula secondo questa impostazione è che la pace si dia storica ci induce alla prudenza, sia perché è possibile che anche uno Stato democratico dia avvio a una guerra, sia perché, paradossalmente ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...