Reliquie e basiliche
Livia Bevilacqua
Le pagine che seguono saranno dedicate, da un lato, alla fortuna delle ‘reliquie’ di Costantino e alle manifestazioni del culto di queste dal VII secolo circa fino [...] vera croce almeno a partire dal X secolo, e viene riproposto in numerosi esempi, ma con poche varianti. La ‘formula’ classica, sia pure in scala dimensionale ridotta, compare ad esempio sul Trittico di Stavelot (New York, Pierpont Morgan Library ...
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Scuole cattoliche e formazione di base
Angelo Gaudio
Sommario: L’educazione cattolica in forma di scuole: geografie e tipologie. Una geografia storica delle scuole cattoliche - Una tipologia delle scuole [...] da forme di coordinamento o da un rapporto, seppur dialettico, con la cultura pedagogica dell’epoca, almeno fino alla formulazione del cosiddetto metodo Agazzi, sviluppatosi, non a caso, in un asilo comunale di una città come Brescia e destinato ...
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Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] ossequio per la Chiesa – l’autonomia delle sue scelte politiche e delle decisioni sulle alleanze per formare i governi e le formulazioni dei programmi. Dopo la guerra, nonostante il grande impegno del papa e della Chiesa per il paese in una difficile ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] in quanto era mutata la risposta del giudaismo allo Zeitgeist: atteggiamento questo che si espresse talvolta nella formula della ‛rivelazione progressiva'. Una distinzione fu tracciata fra il ‛giudaismo profetico', che esaltava la condotta morale e ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] l'Italia padana e la Baviera dai c. romanici di Bad Reichenhall e di Berchtesgaden (sec. 12°-inizi 13°).Una seconda formulazione del c. in età romanica, sebbene ampiamente sviluppatasi in mature forme gotiche nel corso del sec. 13°, è da ricondurre ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] diff. 9, propter tertium). E questo perché gli angeli di l. o le Intelligenze celesti sono sette come i sette pianeti.Una formula di invocazione dei nomi di questi sette angeli o spiriti di l. planetaria si trova nel testo di magia Picatrix (IV, VII ...
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Gregorio X, beato
Ludovico Gatto
Tedaldo nacque a Piacenza e appartenne alla nobile famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata in alcun modo con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo dei suoi [...] il logoteta Giovanni Acropolita a nome del Paleologo di cui era plenipotenziario, poi due vescovi a nome del clero bizantino lessero la formula di fede di papa Clemente IV. Si cantò quindi il Te Deum poi il Credo in latino e in greco e gli ortodossi ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] e la sua reazione «è indicativa del modo in cui vedeva le relazioni con l’autorità ecclesiastica, al di là delle formule di cortesia»35. Così, dunque, impose al giovane vescovo di accettare Ario con parole che non lasciano spazio a dubbi:
Visto ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] l'antichità del canto intonato nella cerimonia di benedizione del cero (Exultet), che nell'Italia settentrionale accompagnava, in una formula non ancora codificata, la liturgia del Sabato Santo fin dal sec. 4° (Girolamo, Ep., XVIII; PL, XXX, col. 182 ...
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GONZAGA, Ercole
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova, secondogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este, il 22 nov. 1505. Ricevette al battesimo il nome Luigi, ma fu chiamato Ercole in onore [...] con i protestanti. Ricevuta all'inizio di maggio dal Contarini la bozza di accordo sulla giustificazione (secondo la formula Nos iustificari fide efficaci per charitatem: la fede operante attraverso la carità giustifica), il G. la sottopose a ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante di determinati fatti o strettamente legata...