CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] per l'autonomo fascino che realizzano, o perché di quelle liriche sono il preannunzio e dei loro motivi un'altra diversa formulazione. In Lina al C. pareva di scorgere la incarnazione del suo ideale ellenico e pagano della vita, di quell'armonia che ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] e giudicare se non fosse il caso di ridimensionare il potere di C.; e quando gli riconobbe, sia pure con una formula ambigua e con riserva dell'approvazione imperiale, la stessa autorità di cui aveva goduto Alessandro, lo fece in deroga alle ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] III (1198-1216), a cura di A.J. da Costa - M.A.F. Marques, Coimbra 1989; B. Meduna, Studien zum Formular der päpstlichen Justizbriefe vonAlexander III. bis Innocenz III. (1159-1216): Die non obstantibus-Formel, Wien 1989; J.R. Sweeney, Innocent III ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] cui si franga la loro opposizione. E vi è difatti, ed è perciò che la libertà resiste e dura".
Né di queste formule, più o meno immaginifiche, tarda la traduzione in rigoroso linguaggio hegeliano. L'anno dopo, nel già ricordato saggio del '69 su Lo ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] ricostruzione fatta da De Felice dell'iter formativo della Carta del lavoro permette di affermare che una parte determinante nella sua formulazione l'ebbe non già il B., bensì il Rocco. Il B., discutendosi la Carta del lavoro, non riuscì a conciliare ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] opere, I, p. 117) ordinato alla conservazione dell'universo, che solo interessa alla natura. Il Dialogo della Natura e di un Islandese formula l'interrogativo ultimo: a chi giova che il mondo si conservi "con danno e con morte di tutte le cose che lo ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] del sito), e rendendoli in tal modo disponibili a essere sviluppati e tradotti in contesti diversi. Fu la formula di un successo che influenzògrande parte della architettura civile occidentale nei secoli successivi.
Nel gennaio 1569 l’ambasciatore ...
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BONIFACIO IX, papa
Arnold Esch
Perrino (Pietro) Tomacelli, di nobile famiglia napoletana, nacque verso l'anno 1350 a Napoli da Giacomo (ma il nome del padre è incerto) e da Gatrimola Filimarini. Sui [...] che quella concessa passasse come indulgenza "a pena et a culpa": dogmaticamente corretta, ma soggetta a malintesi, questa formula appare in suppliche e cronache, non però nelle bolle conservateci; B. IX appare nondimeno averla adoperata (almeno nell ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] tra i cittadini di ogni Comune, sia che abitassero nelle città o nel contado e senza alcuna discriminazione sociale. Questa formula aveva qualche possibilità di riuscita nell'Italia centrale, tra i Comuni della Toscana, dell'Umbria e del Lazio dove l ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] minacciarono infatti di non sottoscrivere gli atti del concilio. E il compromesso fu raggiunto soltanto col modificare la formula di sottoscrizione, nel senso che i legati accettarono di firmare, ma sub condicione: l'ultima parola la riservavano ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante di determinati fatti o strettamente legata...