GALILEI, Alessandro
Silvia Cusmano
Nacque a Firenze il 25 ag. 1691, figlio di Giuseppe Maria, proconsole dei notai dal 1707 al 1711, e di Margherita Merlini, figlia del medaglista della Zecca granducale, [...] e progettò un nuovo acquartieramento (di sedici stanze) nel forte di Belvedere a Firenze. Nello stesso anno vennero avviati decorativo appare legato esclusivamente all'uso dei materiali, all'accostamento deimarmi (con circa sedici varietà), all'uso ...
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PONZIO, Flaminio
Gianluigi Lerza
PONZIO, Flaminio. – Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1561, primogenito di Giovanni Antonio Ponzio maestro di scuola (nato nel 1522) e di Elisabetta Buzzi (1539-1575), [...] finestre, sono inserite decorazioni a bassorilievo con forte valenza chiaroscurale racchiuse all’interno di una dei cherubini che incorniciano in alto e in basso le nicchie dei coretti medesimi. Notevole è anche la differenza nell’uso deimarmi ...
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LAZZARINI, Giovanni Andrea (Giannandrea)
Valerio Vernesi
Figlio di Carlo e Caterina Ricci di San Leo, nacque il 19 nov. 1710 a Pesaro, presso la cui cattedrale venne battezzato dal mansionario don Francesco [...] effetto, giocata su veloci tagli diagonali, di forte timbro devozionale, non estranea a suggestioni della tradizione del palazzo Olivieri-Machirelli, realizzò per la sala deimarmi due figurazioni allegoriche, Pesaro pagana e Pesaro cristiana, ...
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BENTI, Donato
Maria Teresa Calvano
Figlio di un Giovanni Battista di Matteo, bottaio, nacque a Firenze nel 1470. Non abbiamo notizie sulla formazione di questo scultore e architetto che, a partire dal [...] ). Nelle varie parti del monumento si nota una forte differenza qualitativa tra le quattro figure di defunti, rese Milanesi, p. 681) per sovrintendere alla cava e al trasporto deimarmi destinati alla facciata di S. Lorenzo e alla tomba di Giulio ...
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GIOVANNI di Bartolomeo
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo lapicida e scultore fiorentino attivo a Padova nel XV secolo.
In un documento del 1463 egli si dichiara [...] figlio del fu Bartolomeo da Settignano, paese con una forte tradizione nella lavorazione deimarmi, e fratello dei già defunti Antonio e Iacopo (Sartori, 1976).
La sua presenza in Veneto è attestata a partire dal 1429, quando risulta abitante in ...
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GIULIO da Urbino
Maura Picciau
Non si conosce la data di nascita di questo pittore di maioliche (probabilmente nato a Urbino) attivo nella prima metà del XVI secolo in diverse città d'Italia, e scarse [...] , dove si ricorreva spesso, in questo tipo di lavorazione, al forte contrasto fra il blu e l'arancio. G. appare un pittore d'Este, autore di particolari mattonelle da pavimento a imitazione deimarmi. Guasti dà notizia di un Giulio da Urbino a Siena ...
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FRANZONI, Enrico Antonio
Luisa Paladino
Nacque a Carrara il 17 genn. 1796 da Michele Francesco e da Lucia Franzoni. Scarse e lacunose sono le notizie biografiche relative a questo "soldato e artista" [...] atelier" (R. Carozzi, Il paesaggio elisiano nel paese deimarmi, in I marmi degli zar [catal., Carrara], Milano 1996, p. triangolare, con bassorilievo allegorico di derivazione attica, di forte impronta canoviana, diffusa a Roma dallo scultore di ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] impiego di marmi preziosi. Si trattava insomma di una "villa all'antica", che suscitò l'entusiasmo dei contemporanei. G delle tombe dei suoi parenti in S. Giovanni dei Fiorentini, a testimonianza di una forte aspirazione all'ingresso dei propri ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] rettifica di quell'opinione; non più pari la sorte dei due amici, perché egli, a un certo momento, sopra l'arca, entro un riquadro di marmo scuro, scolpì, come pala d'altare , bisogna dire (e ciò pare alquanto forte) ch'egli è riuscito nell'opera sua ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] Altri momenti dell'anno acquistano la tonalità di tempi forti per il soccorso ai poveri, sebbene questa pratica abside, e, decorata con marmi preziosi (v. 17: "exornans rutilum pretioso marmore [...]"), esposta alla venerazione dei fedeli (v. 18: ...
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forte2
fòrte2 s. m. [uso sostantivato di forte1]. – Opera difensiva, di limitate dimensioni, racchiudente nel suo interno solo costruzioni militari; attualmente è per lo più una costruzione in calcestruzzo, interrata, ove le artiglierie sono...
umarell
umarèll s. m. inv. (o con pl. scherz. pseudoinglese umarells) (fam.) Pensionato, perlopiù anziano, che passa il tempo a osservare e commentare i lavori in corso, a ridosso del cantiere. ♦ Sostituire gli umarell mancanti nelle discussioni...