Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] la forma stessa del secondo, oscillante nei testi tra avīta e āvīta (Franco 1999).
Se la Sāṃkhyakārikā è molto succinta , che si è tentato in più occasioni e con varia fortuna di ricostruire dalle traduzioni tibetane (in qualche caso si dispone ...
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Gli uomini capitali: il "gruppo veneziano" (Volpi, Cini e gli altri)
Maurizio Reberschak
Potenza e catastrofe
Alle ore 22.39 del 9 ottobre 1963 il movimento franoso delle pendici del Toc, già in atto, [...] alle "vigorose e sane direttive del governo che per le fortune dell'Italia oggi ne regge le sorti, intese ad armonizzare "di Monselice" riferito al castello di proprietà provenuto da eredità avita(171). La prima nomina da lui non fu molto onorata, ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] S. Andrea sul Celio - nascesse dalla ristrutturazione della dimora avita, in accordo a una concezione ancora quasi domestica dei luoghi . Lafontaine, Peintures médiévales dans le temple dit de la Fortune Virile à Rome, Bruxelles-Roma 1959; C. Ihm, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] Italia illustrata del capitano, a proposito della sua signoria avita di Cunio, ripercorre la storia d’Italia che, tale è la nostra, in cui si mostra l’instabile favore della fortuna, nonché la sua costanza nell’abbattere ciò che aveva innalzato» (Si ...
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Letterati, poeti, narratori, pubblico nella Venezia dell’Ottocento
Gilberto Pizzamiglio
Neoclassicismo veneziano
«Vorrei mandarvi qualche nuova letteraria: ma dove pigliarla? Poiché qui ce n’è sempre [...] in una Venezia da lui abbandonata per far ritorno nell’avita Belluno dopo la caduta della Repubblica, e qualche anno in sostanza un amico e un fedele seguace sul piano critico(82). Fortuna e pressioni di Carrer vollero però che a un certo punto De ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] essa fondata su principî sacri; ma l'ossequio alla religione avita e la pratica dei culti dovuti ai numi del pantheon del IV sec. e la fine della Repubblica. Personaggi la cui fortuna, tuttavia, prosegue fino alla fine dell'Impero, nel 409 d.C ...
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La genealogia di Costantino
Richard Westall
Nel corso del 310 d.C., in vista del quinto anniversario della sua ascesa al trono imperiale, l’imperatore Flavio Valerio Costantino (306-337 d.C.) deve affrontare [...] . Ab illo enim divo Claudio manat in te avita cognatio qui Romani imperii solutam et perditam disciplinam primus la dignità imperiale non ti ha reso più grande, né può la Fortuna considerare merito della tua divinità ciò che è soltanto merito tuo; né ...
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ATTI, Isotta degli
Augusto Campana
La celebre amante, poi moglie, di Sigismondo Pandolfo Malatesti, signore di Rimini, fu figliuola di Francesco di Atto degli Atti, agiato mercante di lane e cambiatore, [...] il. palazzo malatestiano detto del Cimiero, dirimpetto alla casa avita degli Atti in contrada S. Tomaso. Il giovane signore, di qualche rilievo che Sigismondo fece per rialzare le sue fortune politiche ed economiche, che fu l'infelice impresa della ...
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ESTE, Taddeo d'
Franco Rossi
Figlio di Azzo di Francesco di Bertoldo, appartenente al ramo cadetto dei marchesi d'Este che riconosceva la sua origine in Francesco (m. 1312), secondogenito di Obizzo [...] orme paterne e a condividerne le sorti e le fortune di fedele condottiero della Repubblica. Oltre a Bertoldo ebbe . L'anno successivo Borso d'Este gli confermò il possesso dei beni aviti; dopo la pace di Lodi (1454) si ritirò momentaneamente a vita ...
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SANUDO (Sanuto), Marino (Marin) il Giovane
Matteo Melchiorre
SANUDO (Sanuto), Marino (Marin) il Giovane. – Nacque a Venezia il 22 maggio 1466 dal terzo matrimonio di Leonardo di Marino Sanudo, del ramo [...] interessi del nipote, che ebbe salva la dimora avita e poté vedersi garantita una modesta, ma Itinerario, cit., 2014, pp. 9-80; J. Law, M. S.: le opere, la fortuna storiografica, in M. Sanudo, Itinerario, cit., 2014, pp. 81-94; G.M. Varanini, ...
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