ENRICO (VII), RE DI SICILIA E DI GERMANIA
WWolfgang Stürner
Nacque probabilmente nella prima metà del 1211 a Palermo o a Messina. Suo padre Federico II, allora sedicenne, dal dicembre 1208 governava [...] l'Italia meridionale. La madre di E., Costanza d'Aragona, aveva circa dieci anni più di Federico II mancarono comunque nuovi motivi di attrito. In Germania aumentarono in , E. avrebbe perseguito con la forza militare l'annientamento di un principe ...
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GRANDI, Dino
Paolo Nello
Nacque a Mordano, presso Imola, il 4 giugno 1895, da Lino e Domenica Gentilini.
Il padre era un piccolo imprenditore agricolo fattosi da sé; la madre una maestra elementare. [...] . Tamburini si presentarono in forze davanti al carcere delle Murate rendersi clamorosamente portavoce, su Il Popolo d'Italia del 31 luglio, del malcontento fascista e Londra a elementi arbitrali dell'attrito franco-tedesco, negli auspici così foriero ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] delle Repubbliche italiane; l'attrito con queste, e soprattutto e soprattutto Salāḥ al-Dīn (Saladino), futuro sultano d'Egitto.
L'Egitto, il più grande e il ma, di nuovo, l'intervento delle due forze esterne che minacciavano la regione, i franchi ...
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RICCARDO DI SAN GERMANO
LLidia Capo
È il maggior cronista del Regno di Sicilia nell'età di Federico II, apprezzato per la ricchezza e l'onestà dell'informazione, più discusso per la qualità e il senso [...] nei suoi fronti di confine e di attrito con il mondo musulmano, in Terrasanta e prepotenza di tutti coloro che posseggono qualche forza (compreso l'abate di Montecassino), che edizione critica e annotata, in E. D'Angelo, Stil und Quellen in den ...
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CASALI, Gregorio
Adriano Prosperi
Nacque negli ultimi anni del secolo XV, probabilmente nel 1496, a Bologna, da Michele e Antonia Caffarelli. Si sposò con Livia Pallavicino.
Fin dall'inizio della sua [...] di cavaliere e una rendita vitalizia di 200 corone d'oro: la patente relativa è del 16 ag. mese consigliò al Montmorency di inviare nuove forze in Italia per ritardare la venuta di riesaminò le cause di maggior attrito che si erano avute nel passato ...
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GALLETTI, Bartolomeo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 15 sett. 1812 (Archivio di Stato di Roma, Arch. Galletti, Acquisti e doni, b. 1, f. V) da Antonio e da Rosa Ruga. Il padre, proprietario di [...] quattro brigate (la IV, con una forza di 1810 uomini) in cui si non c'erano veri motivi di attrito: li accomunava, anzi, un'idea Torino-Roma 1893, pp. 314, 362, 366, 395 s., 400 s.; D. Diamilla Muller, Roma e Venezia…, Roma-Torino 1895, pp. 31 s., ...
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LIECHTENSTEIN, Giorgio di
Daniela Rando
Nacque intorno alla metà del XIV secolo da una famiglia di origine ministeriale, poi denominata dal castello di Liechtenstein, presso Vienna, che, a partire dal [...] 1394 fu magister curie del duca Alberto III d'Asburgo. Nel 1386 Giovanni divenne consigliere di concessioni in quanto estorte con la forza, scomunicò il duca con i suoi di Lussemburgo, re dei Romani, in attrito con Federico IV per diverse ragioni, non ...
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GRADENIGO, Bartolomeo (Andrea)
Michela Dal Borgo
Nacque il 3 marzo 1729, secondogenito maschio, da Bartolomeo (I) (detto Gerolamo) di Bartolomeo (V) di Gerolamo e Giustiniana Morosini di Andrea (il matrimonio [...] causò non poche occasioni di attrito con il potere politico, in corriere speciale affinché si sapesse della forza di tale armata anche in tempo della regina di Ungheria e Boemia, Maria Teresa d'Austria. L'elezione fu registrata dal Segretario alle ...
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CARMINATI DI BREMBILLA, Giovan Pietro, detto il Bergamino
Franca Petrucci
Figlio di Venturino, nacque circa nel 1438 da una delle più note famiglie della Val Brembilla (Bergamo), la cui sede era a Mortesina, [...] . Nonostante la loro preponderante forza numerica, gli sforzeschi furono profitto i già esistenti motivi di attrito, nel novembre del 1478 si stor. della Svizzera ital., XIII(1891), p. 66; P. D. Pasolini, Caterina Sforza, Roma 1893, I, p. 257; II ...
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GIOVANNI da Barbiano
Enrico Angiolini
Nacque da un Raniero appartenente a quel ramo della famiglia dei conti di Cunio che si era trasferito a Barbiano, presso Cotignola (Ravenna), dopo la distruzione [...] tra gli espansionismi visconteo, fiorentino e pontificio senza avere le forze per opporvisi con efficacia; tuttavia, parallelamente all'attività di uomo d'armi, G. perseguì anche una spregiudicata politica personale volta alla costituzione ...
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attrito2
attrito2 s. m. [dal lat. attritus -us, der. di atterĕre «sfregare»]. – 1. a. Forza resistente che si produce nel contatto tra due corpi premuti l’uno contro l’altro e che ostacola il movimento dell’uno rispetto all’altro. In partic.,...
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...