BENELLI, Sem
Ferruccio Marotti
Nacque in località Filettole, a Prato, il 10 ag. 1877, da umile gente; contro la volontà del padre Raffaello e della madre Giovacchina Borri, volle intraprendere gli studi [...] B. volle rivaleggiare con D'Annunzio nel glorificare il destino marinaro d'Italia, rappresentata al Politeama Rossetti di Trieste più appassionanti del suo teatro si sente "un tremare di desiderio rovente e insieme un distruggere la forza dei desi" ...
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GOFFREDO Malaterra
Francesco Panarelli
G. è autore di una cronaca in quattro libri che, nella sua edizione più recente, è intitolata De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti [...] da uomini dalla forza inverosimile - si apre con una breve sintesi della preistoria del popolo normanno basata lascia intendere che tutta l'isola era destinata a Ruggero I, con la riserva per il duca del Val Demone (senza far qui menzione di ...
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Nacque il 18 aprile 1920 nel rione di San Jacopino a Firenze.
Figlio unico di Ida Poggesi, casalinga, e Carlo Gozzini, ragioniere di banca alla Federico del Vecchio, entrambi di appartenenza cattolica. [...] delle Regioni, e che rappresentò l’espressione di una forza riformista sul piano economico-sociale e puramente laica sul fronte Spadolini, destinato a una fulgida carriera accademica e a importanti incarichi politici (futuro presidente del Consiglio), ...
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MATTEO d'Aiello
Francesco Panarelli
MATTEO d’Aiello (D’Aiello; Matteo da Salerno, Matteo notaio). - Figlio di Nicola e di Marotta, nacque a Salerno intorno agli anni Trenta del XII secolo.
M. è comunemente [...] Trinità di Venosa; l’elezione avvenne per volontà del re Guglielmo I e sicuramente vi ebbe un stata imposta in sposa con la forza a un giovane rampollo della nobiltà II tra vocazione mediterranea e destino europeo, in Id., Mezzogiorno normanno ...
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CASATI, Alessandro
Piero Craveri
Nacque a Milano il 4 giugno 1881 da Alfonso e da Luisa Negroni.
Le ascendenze familiari esercitarono su di lui un'influenza psicologica più profonda della naturale consapevolezza [...] di forze in cui si trovò ad operare. C'è invece nel C. una fedeltà agli ideali aristocratici propri di una componente del " le caratteristiche "nazionali" del blocco moderato guidato dall'on. De Gasperi.
Questo destino, dunque, probabilmente amaro, ...
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ANGIOLETTI, Giovanni Battista
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 27 nov. 1896 da Emilio e da Giannina Camola, da una famiglia della media borghesia cittadina; dopo "un'infanzia spaventosamente malinconica", [...] di "puro stile", affermata con forza in questi anni, sia sul meditazione sull'umanità, sul destino e la funzione dell'uomo n. s., XVII (1971), n. 54, pp. 103-111; Vita letteraria del Novecento, Milano 1972, II, pp. 379-395; G. Spagnoletti, L'Europa di ...
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FRANCESCO Farnese, duca di Parma e Piacenza
Marina Romanello
Nacque a Parma il 19 maggio 1678, secondogenito del duca Ranuccio II e della sua terza moglie Maria d'Este. Fu chiamato a succedere al padre [...] ritenuta imminente di Carlo II aveva scatenato l'ennesima prova di forza tra la Francia, ancora egemone ma certo provata, e di grandi cambiamenti per i destini di casa Farnese. Precedendo di poco il passaggio italiano del nuovo re di Spagna Filippo ...
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FERDINANDO di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla
Marina Romanello
Nacque a Parma il 20 genn. 1751, secondogenito e primo maschio del duca di Parma Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta [...] ed in Europa, segnarono il destino inevitabile del du Tillot, da lui del resto acutamente previsto: sospeso il 7 vescovi e con il popolo stesso, strumentalizzato dalle forze reazionarie, mostrando la fragile consistenza della politica riformatrice. ...
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MORELLO, Vincenzo
Riccardo D'Anna
MORELLO, Vincenzo (Rastignac). – Unico maschio di quattro figli, nacque a Bagnara Calabra il 10 luglio 1860 da Antonino, commerciante, e da Grazia Maria Gentiluomo.
Seguì [...] senso ineluttabile che contrappone l’uomo a un destino nemico).
Fervente nemico di Giolitti, fu deciso interventista e rivendicò con forza la centralità dell’Italia nello scacchiere internazionale del primo dopoguerra, in nome di un «rinnovamento che ...
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– Nacque a Torino il 31 marzo 1899 da Carlo, ingegnere, ufficiale del genio, pioniere dell’aviazione in Italia, e da Celeste Malvano, entrambi di origine ebraica.
Lo zio di Celeste, Giacomo Malvano, fu [...] ), quindi console generale di prima classe (12 marzo 1947), fu destinato a Londra (12 dicembre 1946), dove rimase fino al 1950; in realtà, osserva Vita-Finzi le più zelanti vestali del culto della forza: «La violenza, la guerra, la rivoluzione erano ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
baglioniano agg. e s. m. (f. -a) Che è proprio del cantautore e uomo di spettacolo Claudio Baglioni; come s., chi è seguace, fan di Claudio Baglioni. ◆ Lo spettacolo deve piacere, senza rischi inutili. Fatuo e sfacciato, ricorre ad ogni astuzia,...