Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] alla coperta e misteriosa crudeltà deldestino umano", di non piegare il capo a tale destino; e dall'ebbrezza di dolore della speranza, una speranza vista non nel suo valore positivo, forza della vita, bensì considerata con la tenerezza di chi ne ...
Leggi Tutto
Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] enigmatico; insieme si fa sempre più forte l'annuncio deldestino nichilistico della civiltà europea. Seguirono Jenseits von Gut und 'ellenismo perché rappresentava un rinnovamento ad opera di forze nuove e fresche rispetto a una civiltà decadente e ...
Leggi Tutto
Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] di sottrarsi all'umile e faticoso lavoro: il giovane 'Ntoni. La forza poetica del romanzo sta nell'amara rassegnazione dei "vinti" dinanzi all'accanirsi deldestino. La rassegnazione è dolorosissima ma nei cuori oppressi dall'angoscia splende il ...
Leggi Tutto
Drammaturgo portoghese (n. forse Lisbona 1465 circa - m. forse Évora 1540). Fu poeta intenso di spiritualità religiosa e dotato di grande forza realistica, sovente idealista e intimo, più spesso aspro [...] , i laici e i religiosi, superstizioni, divertimenti, usi confluiscono nell'opera di V., preoccupato, più di ogni altro, deldestino dell'anima e del drammatico conflitto che nell'anima stessa si agita. La prima edizione delle sue opere fu curata nel ...
Leggi Tutto
GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] da cui era circondato.
In ogni caso, il passo che doveva decidere il destinodel G. era compiuto. Ed è quanto meno dubbio che, se lo compì anche per salvare la riforma dalle forze che l'avversavano e minacciavano di impedirne l'attuazione, quel passo ...
Leggi Tutto
GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] , precedendo di poco il Borbone. Il 16 decise di dirigere tutte le forze di cui poteva ancora disporre verso Firenze, dove arrivò il 23. La il G. al mito dell'uomo artefice del proprio destino: all'energia creativa e ai programmi di intervento ...
Leggi Tutto
LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] di un nuovo ordine politico né a ribaltare i rapporti di forza tra le classi sociali. Ciò non toglie che è ben difficile e deldestino umano. Questi indirizzi, che furono alla base dello sviluppo del modernismo, non trovarono ancora, nel corso del ...
Leggi Tutto
FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] 'uomo di mondo, ma aggiungeva che la dignità e la forza che trasparivano dal suo carattere erano mitigate dall'espressione di intensità coloni inglesi in rivolta presto sarebbero divenuti "arbitri deldestino dell'America e della sorte dell'Europa", e ...
Leggi Tutto
POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] ma neppure gli consente di astrarsene del tutto. Rimettendo il problema deldestino spirituale dell’uomo alla competenza pose a non voler mangiare […] et per prieghi, minaccie o forza che sieno state adoperate, mai non ha voluto fare altrimenti», ...
Leggi Tutto
Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] un uovo, e neppure di muoversi con le proprie forze; passando dalla testa dell'epididimo, attraverso il suo sottile Alla fine l'analisi aprirà uno spiraglio sulle ‟potenze deldestino", sui vissuti radicali dell'esistenza, seguendo le vicende dell ...
Leggi Tutto
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
baglioniano agg. e s. m. (f. -a) Che è proprio del cantautore e uomo di spettacolo Claudio Baglioni; come s., chi è seguace, fan di Claudio Baglioni. ◆ Lo spettacolo deve piacere, senza rischi inutili. Fatuo e sfacciato, ricorre ad ogni astuzia,...