PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] portato alla perditio (V 6): la fine del libro sulla sua morte marca con forza questa cesura, tra un prima presentato in 4), che gli dava la certezza dell’unità di storia e destinodel genere umano, aiutando a vedere gli elementi che uniscono come ...
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LADISLAO d'Angiò Durazzo, re di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Secondogenito e primo figlio maschio (la sorella Giovanna era nata nel 1371) di Carlo, successivamente re Carlo III, d'Angiò Durazzo e di [...] del Palatinato e non Venceslao, fratello di Sigismondo. Sebbene il papa fosse scettico sull'impresa ungherese, destinò Orsini, cambiarono di nuovo parte. Già il 1° ott. 1409 le forze armate alleate presero il Vaticano e il Borgo, ma solo il 3 genn ...
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GIUSTINIAN (Giustiniani, Iustiniani, Justinianus, Zustignan, Zustinian), Bernardo
Gino Pistilli
Nacque a Venezia il 6 genn. 1408, da Leonardo di Bernardo e da Lucrezia di Bernardo Da Mula.
Studiò inizialmente [...] ottobre 1457, si era consumata la personale vicenda del doge Foscari, che subito dopo la forzata abdicazione morì, il 1° novembre di quell titoli del Monte Vecchio in opere pie, così come 1000 ducati in azioni del Monte Nuovo, che destinò al ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] nuove inquietudini e tragedie che la guerra comportava, l'assenza forzatadel G. da Torino fu forse uno degli elementi che al tragico destino di un'esistenza troppo breve: destino condiviso con Gobetti e Giaime Pintor, alle cui figure quella del G. ...
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DESIDERIO, re dei Longobardi
Paolo Delogu
Di probabile origine bresciana, compare in alta posizione, forse con la funzione di comes stabuli, alla corte del re longobardo Astolfo (749-756), da cui ricevette [...] si offrì al papato come protettore contro eventuali azioni di forza degli stessi Bizantini, temute soprattutto nell'Esarcato. Forse D. poté giovarsi abilmente delle preoccupazioni per il destinodel regno franco nutrite dalla vedova di Pipino, ...
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GUGLIELMO II d'Altavilla, re di Sicilia
Francesco Panarelli
Terzo figlio maschio di Guglielmo I, re di Sicilia, e di Margherita di Navarra; la data di nascita può essere verosimilmente fissata al mese [...] I a Gualtiero, all'epoca arcidiacono di Cefalù e poi destinato a una brillante carriera di corte, mentre per un anno ., sino a contribuire alla costruzione del mito del "buon" Guglielmo: è la forza irresistibile dell'associazione delle virtù ( ...
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FASSOLA (Primi Visconti), Giovanni Battista (Feliciano)
Angelo Torre
Nacque a Varallo Sesia (in provincia di Vercelli, allora nello Stato di Milano) il 22 sett. 1648, da Giacomo e Maria Marca, mercanti. [...] di cui lo stesso F. stava sperimentando in quegli anni la forza di costrizione. Tra 1670 e 1672 dové infatti affrontare una lunga libri destinati a edificare i protestanti convertiti. Marguerite era la giovane vedova di un giudice del Parlamento di ...
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ESTE, Niccolò d'
Antonio Menniti Ippolito
Terzo di questo nome, nacque in Ferrara il 9 nov. 1383 dal marchese Alberto (V), signore di Ferrara, e da Isotta Albaresani.
Una tradizione tardocinquecentesca [...] mutati: Visconti e Veneziani occupavano del tutto la scena padana con forze ben maggiori di quelle disponibili allo costruzione della fortezza poi detta di Castelnuovo, sul Po, che destinò ad abitazione della sua amante Filippa Dalla Tavola; nel 1429 ...
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PIO
Anna Maria Ori
– I Pio, signori di Carpi dal 1329 al 1529, emersero con una propria identità familiare nel XII secolo – assieme ad altre nobili casate, tra cui i Pico della Mirandola – dal folto [...] la forza provocando del feudo di Sassuolo), che morì nel 1500 a Bologna, dove aveva sposato Eleonora di Giovanni II Bentivoglio, da cui aveva avuto quattro figli, Alessandro, Costanzo, Gerolamo e Marco.
Con un duca estense come condomino, il destino ...
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GIACOMINI TEBALDUCCI, Antonio
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 1° ag. 1456 da Iacopo di Tommaso, detto Papi, e da Giovanna Giugni. La sua famiglia, il cui nome era stato semplicemente Tebalducci, cominciò [...] del progetto di prendere Lari convinsero l'imperatore ad abbandonare Pisa al suo destino e 4; 905, cc. 125, 126, 189, 221; Signori e Collegi, Deliberazioni in forza di ordinaria autorità, reg. 102, c. 144; Dieci di balia, Deliberazioni, condotte ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
baglioniano agg. e s. m. (f. -a) Che è proprio del cantautore e uomo di spettacolo Claudio Baglioni; come s., chi è seguace, fan di Claudio Baglioni. ◆ Lo spettacolo deve piacere, senza rischi inutili. Fatuo e sfacciato, ricorre ad ogni astuzia,...