BONER, Edoardo Giacomo
Luciano Zagari
Nacque a Messina il 29 febbr. 1864 (così risulta da un registro di atti di stato civile conservato nel locale Archivio di Stato, da Federico, cittadino svizzero, [...] : alle sopravvivenze sentimentali tardoromantiche si sovrappone una produzione eclettica, in cui gli echi della poesia "civile" del Foscolo, del Manzoni e anche del Carducci trovano un'esteriore unità nel fumoso pathos idealistico e umanitario di un ...
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Per definizione, le interrogative retoriche sono frasi che presentano caratteristiche formali tipiche delle frasi interrogative (➔ interrogative dirette; ➔ interrogative indirette), ma che non hanno lo [...] )
(18) All’ombra dei cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro? (Ugo Foscolo, Dei Sepolcri, vv. 1-3)
L’interrogazione retorica è utilizzata spesso con finalità comica:
(19) Manuel, che pensava al binocolo di ...
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Le frasi eccettuative sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che introducono una restrizione sulla validità del contenuto espresso nella reggente. Si veda il seguente esempio:
(1) Un cartello all’entrata [...] e di virtù, di commercio protetto e di usura ricuperata (Carlo Gemelli, Della vita e delle opere di Ugo Foscolo: libri tre, Firenze, Tipografia italiana, 1849, p. 182)
Non di rado, tuttavia, elementi abbandonati dall’uso contemporaneo sono recuperati ...
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Gli avverbi temporali sono ➔ avverbi e locuzioni avverbiali (➔ avverbiali, locuzioni) che indicano il momento in cui si svolge un’azione indicata dal predicato, o quello in cui è dato registrare una certa [...] , Il podere)
(b) solitamente / di solito sono sinonimi di spesso:
(22) Io non amo di essere dipinto come solitamente io vo (Ugo Foscolo, Epistolario)
(c) un poco / un po’ stanno per «un po’ di tempo»:
(23) aspetta un poco / un po’
(d) molto / tanto ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] Ulisse, sul canto 26° dell'Inferno dantesco, a "Gli orecchini" di Montale, 1960-65) e dell'anglista M. Pagnini (su Foscolo, Dickinson, Stevens, Coleridge, Pound).
In ambito europeo, il diffondersi dell'interesse per la s., o quanto meno per i sistemi ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] il riferimento alla «tedesca rabbia» a cui le Alpi avrebbero dovuto fare schermo, le «mal vietate Alpi» dei Sepolcri di ➔ Ugo Foscolo); anche nella canzone di ➔ Giacomo Leopardi All’Italia:
O patria mia, vedo le mura e gli archi
E le colonne e i ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] terra si mostrò qual era (Giovanni Pascoli, “Il lampo”, v. 1)
(5) Né più mai toccherò le sacre sponde (Ugo Foscolo, “A Zacinto”, v. 1)
Nel caso delle congiunzioni subordinanti che operano a livello testuale anziché frasale, l’autonomia rispetto alla ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] di ➔ Dante, a disacerbare di ➔ Francesco Petrarca, misogallo e odiosamato di ➔ Vittorio Alfieri, illacrimato di Ugo Foscolo, arruffapopoli di Giuseppe Giusti, superuomo e velivolo di Gabriele D’Annunzio, trinariciuto di Giovannino Guareschi. Altre ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] del modello linguistico del latino classico in poeti come Giuseppe Parini, Ippolito Pindemonte, ➔ Vincenzo Monti, ➔ Ugo Foscolo, ecc., o alla difesa di latinismi particolari (erompere, equo, improbo, incombe, fratricida, ecc.) nelle Annotazioni alle ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] sono poi rifluite nel linguaggio poetico ottocentesco: candenti (Giosuè Carducci, “Mezzogiorno alpino”), lezzo de’ cadaveri (Ugo Foscolo, “I sepolcri”), strepito di vera gloria (Alessandro Manzoni, “Il cinque maggio”).
Finetti, Gian Francesco (1936 ...
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foscoliano
agg. – Appartenente o relativo al poeta Ugo Foscolo (1778-1827) e alla sua opera: il verso, lo stile, il pessimismo f.; la critica f., che ha per oggetto l’opera del Foscolo.
rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad altri cosa che gli è dovuta per qualsiasi...