In ottica, fenomeno per il quale i cristalli birifrangenti monoassici, attraversati da un fascio di luce bianca, presentano per trasparenza due colorazioni principali distinte.
Un filtro dicroico è un [...] cromatica dello spettro di un fascio luminoso, lasciando passare le altre; filtri di questo tipo sono impiegati nella fotografia e nella televisione a colori al fine di scomporre successivamente le immagini nei colori fondamentali (rosso, verde e ...
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Fotonica
Mario Bertolotti
Termine introdotto dallo scienziato francese P. Agrain nel 1967 per descrivere l'utilizzo della luce attraverso lo studio delle sue proprietà e delle sue interazioni con la [...] . Subito dopo l'invenzione del laser, gli ingegneri dei Bell laboratories (Stati Uniti) utilizzarono il termine fotografia per descrivere tutto quel complesso di metodologie in cui si utilizzano dispositivi e tecniche ottiche che operano in ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] e alla riflessione, ma possono invece essere resi in forma di descrizione, di 'immagine letteraria' o anche di riproduzione fotografica.
Il tema degli imponderabilia ritorna nell'opera di altre due importanti figure dell'a. v.: Gregory Bateson (1904 ...
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VITROTTI, Giovanni Battista (Vitrutìn)
Stefano Masi
– Nacque a Torino il 16 novembre 1882, secondogenito di Giuseppe e di Virginia Lisa.
Il nonno paterno, Paolo Vitrotti, proprietario terriero, era stato [...] (cfr. Chiti 1986), il re Vittorio Emanuele si era persino indispettito perché la regina se ne stava chiusa con il giovane fotografo dentro uno stanzino attrezzato a mo’ di camera oscura.
Nel luglio del 1907 si era sposato con Angela Ercules, figlia ...
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vintage
<vìntiǧ> (it. <vìnteǧ>) voce ingl., usata in it. come agg. e s. m. – Lo status e il valore di un oggetto prodotto almeno un ventennio prima del tempo presente. Il vocabolo prende [...] con l’esaltazione della dimensione autoriale derivante dalla convinzione che quell’opera sia il frutto della visione originale del fotografo. Negli ultimi anni si è assistito all’affermarsi di un vero e proprio atteggiamento di ‘culto’ nei confronti ...
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LAIS, Giuseppe
Sabino Maffeo
Nato a Roma, il 10 apr. 1845, primogenito di tredici figli di Giovanni e di Elena Langeli, di famiglia romana benestante, frequentò le scuole del Collegio romano dove si [...] dal 1905, presidente. Inoltre, nel 1900, il L. scoprì in una lastra presa per la Carta del Cielo un nuovo pianetino (Carta fotografica del Cielo, in Memorie della Pontificia Acc. dei Nuovi Lincei, XXI [1903], pp. 1-34) e nel 1905 osservò a Maiorca l ...
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Li Wei
– Artista cinese (n. Hubei 1970). Inizia la sua attività nel 2000 con la serie di performance Mirroring e poi con Falls (2002), documentata da fotografie che mostrano l’artista come fosse arrivato [...] strada, oppure sul tetto o la parete di una casa. Il suo lavoro può definirsi come l’unione di performance e fotografia, in cui quest'ultima, non ritoccata digitalmente, all'inizio è stata utilizzata per la necessità di documentare le performance ed ...
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presa
présa [s.f. dall'agg. preso, part. pass. di prendere] [LSF] [FTC] Dispositivo, certe volte chiamato anche organo di p., che serve per prendere (in senso lato) qualcosa, per es. per captare una [...] (p. d'aria, nei motori a combustione interna, ecc.), per fissare permanentemente immagini di oggetti (p. fotografica o fotografia, macchina da p. cinematografica o cinecamera, ecc.), ecc. ◆ [FTC] [EMG] P. di corrente elettrica: nell'elettrotecnica ...
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Fotografo e pittore francese (Saint-Brieuc 1926 - Parigi 2005). Creativo sperimentatore del mezzo fotografico, ha tracciato le linee guida di un nuovo approccio percettivo alla realtà. Tra le sue realizzazioni [...] con Jacques Mahé de la Villeglé (n. 1926): attraverso l'uso di lenti e vetri scanalati realizzò (1946-47) fotografie astratte (photographies hypnagogiques) e (dal 1950) esplosioni testuali o lettres éclatées (la già citata Hépérile éclaté, da una ...
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fotografia
fotografìa s. f. [dal fr. photographie, che a sua volta è dall’ingl. photography, comp. di photo- «foto-2» e -graphy «-grafia»]. – 1. a. Procedimento che, mediante processi chimico-fisici, permette di ottenere, servendosi di un...
fotografabile
fotografàbile agg. [der. di fotografare]. – Che si può fotografare, che si presta ad essere fotografato: questo aspetto del paesaggio, per la posizione del sole, non è f. che nelle prime ore del mattino.