Fotografo (Taškent 1906 - Mosca 1984). Dopo gli studî di fotografia e di cinematografia al Proletkino film studio di Mosca, iniziò l'attività di reporter per l'agenzia Russfoto in Asia centrale, documentando [...] le realtà etniche e le trasformazioni in atto nella società sovietica nel periodo tra la Rivoluzione d'Ottobre e l'inizio della seconda guerra mondiale. Corrispondente di guerra per conto della Izvestija ...
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Fotografo tedesco (n. Zell am Harmersbach 1958). Dopo aver studiato fotografia alla Kunstakademie di Düsseldorf sotto la guida di Bernd e Hilla Becher, R. ha sviluppato, a partire dalla metà degli anni [...] seriale e multiforme che, pur nella diversità degli approcci al mezzo, ha mantenuto costante l'attenzione sulla fotografia come strumento analitico e documentario. Dai ritratti immaginati come immense foto-tessera, ai notturni realizzati con visori ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] ), D. ''Chim'' Seymour (1911-1956), R. Capa (1913-1954) e G. Rodger (n. 1908), con l'intento di produrre e diffondere fotografia di reportage sempre di elevata qualità formale e culturale, e il gruppo La Bussola a Venezia da G. Cavalli (1904-1961), M ...
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Fotografa statunitense (Hoboken 1895 - San Francisco 1965). Dopo aver studiato fotografia a New York, ha aperto uno studio a San Francisco, e dall’iniziale ritrattistica è passata alla fotografia sociale, [...] , su tutte, Migrant mother del 1936, icona della fotografia del Novecento, immortalando una madre con i suoi figli rivista Aperture. Tra il 1954 e il 1955 ha lavorato come fotografa di Life, rivista per la quale ha realizzato numerosi reportage in ...
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Pittore italiano (Roma 1938 - ivi 1988). Diplomatosi a Roma in fotografia artistica, si formò sull'esempio di C. Twombly e della pittura gestuale. Protagonista della scuola pop romana, accolse con rigore [...] formale le soluzioni new dada, proponendo isolati oggetti monocromi (Persiana, 1963, coll. F. Mauri) o rivisitazioni dell'arte classica (Da Michelangelo, n. 1, 1966, coll. priv.). Nelle opere successive ...
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Struth, Thomas. – Fotografo tedesco (n. Geldern, Niederrhein, 1954). Ha studiato fotografia a Düsseldorf con G. Richter, B. e H. Becher. Ha esordito fotografando in bianco e nero città, strade, musei, [...] profili urbani, passando poi al colore in vedute architettoniche presentate come scorci inusuali e astratti. In seguito si è avvicinato al ritratto di famiglia, reso con tensioni psicanalitiche e dinamiche ...
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Fotografo francese (Parigi 1933 - ivi 2000). Dopo gli studî di fotografia a Parigi e in Svizzera intraprese la professione nel 1954. A un iniziale interesse per il reportage fecero seguito i servizî di [...] moda per la rivista Elle. A partire dall'estate del 1959 cominciò l'attività come fotografo indipendente collaborando con le riviste Jardins des modes e Réalités e più tardi con periodici di grande prestigio come Harper's Bazaar e Vogue. La sua ...
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Tecnica di esecuzione delle fotografie da bordo dei velivoli, e la fotografia stessa. L’ a. planimetrica o verticale o nadirale è il rilievo aerofotografico della superficie terrestre eseguito con l’asse [...] prospettica o panoramica è il rilievo aerofotografico della superficie terrestre eseguito con l’asse ottico dell’apparecchio fotografico molto inclinato rispetto alla verticale (fino a 60°).
Le macchine per l’a. sono caratterizzate principalmente da ...
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Fotografo tedesco (n. Milano 1966). Da autodidatta si è dedicato alla fotografia, collaborando con gruppi teatrali e attori (T. Kantor, M. Marceau, ecc.), musicisti (J. Cage), artisti (K. Haring), designers [...] e stilisti (A. Castiglioni, B. Munari, Dolce & Gabbana, R. Gigli, ecc). Ha seguito anche esposizioni internazionali (Documenta di Kassel). Particolarmente interessato al ritratto (Dell'arte dei volti, ...
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Fotografa (New York 1923 - ivi 1971). Si affermò inizialmente nel settore della fotografia di moda, in cui fu apprezzata collaboratrice di importanti testate (Harper's Bazaar, Glamour, Esquire, ecc.). [...] Agli inizî degli anni Sessanta, il suo interesse si rivolse alla fotografia di personaggi, spesso anormali, equivoci o quanto meno emarginati, i cui impietosi ritratti sono crudemente ripresi con accentuato realismo. ...
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fotografia
fotografìa s. f. [dal fr. photographie, che a sua volta è dall’ingl. photography, comp. di photo- «foto-2» e -graphy «-grafia»]. – 1. a. Procedimento che, mediante processi chimico-fisici, permette di ottenere, servendosi di un...
fotografabile
fotografàbile agg. [der. di fotografare]. – Che si può fotografare, che si presta ad essere fotografato: questo aspetto del paesaggio, per la posizione del sole, non è f. che nelle prime ore del mattino.