Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] riconducibile alle accezioni comuni della parola, ma piuttosto radicato nella riproduttività ottico-meccanico-chimica propria della fotografia e del cinema. "Il realismo oggettivo della cinepresa determina fatalmente la sua estetica" osserva B. nel ...
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Cocteau, Jean
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, poeta e drammaturgo, pittore e saggista francese, nato a Maisons-Laffitte (Yvelines) il 5 luglio 1889 e morto a Milly-la-Forêt (Essonne) [...] sfondo che conferisce una fisicità inquietante alle fantasmagorie, ai trucchi e ai giochi visivi. L'incisione chiaroscurale della fotografia di Henri Alekan, che richiama le illustrazioni di G. Doré, il minuzioso trucco in sembianze di animale del ...
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Road Movie
Simone Emiliani
Genere cinematografico impostosi negli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni Sessanta, il cui tema principale è quello del viaggio senza una meta precisa, quasi un vagabondaggio [...] stato Wim Wenders l'autore che più si è avvicinato alle forme e al respiro dei r. m. statunitensi. Il percorso del fotografo tedesco che da New York torna in Germania assieme a una bambina affidatagli dalla madre in Alice in den Städten (1974; Alice ...
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Griffith, David Wark (propr. David Llewelyn Wark)
Giulia Carluccio
Regista e produttore statunitense, nato a Crest-wood, nei pressi di La Grange (Kentucky), il 22 gennaio 1875 e morto a Hollywood il [...] oltre che per l'interpretazione di Lillian Gish e di Richard Barthelmess, per la straordinaria cura posta nell'illuminazione e nella fotografia, ancora una volta di Bitzer. Nel 1920 fondò dei nuovi studi nei pressi di New York; qui girò il suo ultimo ...
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CAMPANILE MANCINI, Gaetano
Sisto Sallusti
Nacque a Napoli il 26 giugno 1868 da Achille e da Elena Mancini. Nel 1892 aveva scritto un bozzetto "napolitano" in un atto, dal titolo N'amica e na mugliera! !... [...] 'abuso che se ne faceva, era stato dannosissimo al cinema che, ormai, tendeva sempre più ad essere teatro "in fotografia" e che in Italia, come altrove, non esisteva una letteratura cinematografica originale) e preferì, eccetto alcune prestazioni non ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] (1960, mm su Israele), Cuba si (1961, mm) e Le mystère Koumiko (1965, mm sul Giappone), facendo saggistica pura con delle fotografie in Si j'avais quatre dromadaires (1966, mm) e spingendosi verso la finzione con i fotogrammi fissi di La jetée (1962 ...
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PIETRANGELI, Antonio
Stefania Carpiceti
PIETRANGELI, Antonio. – Nacque a Roma il 19 gennaio 1919 da Francesco, ingegnere, e Ofelia Palleschi, maestra.
Visse con i fratelli e le sorelle, Liliana, Mario, [...] A. P., donato dai figli, è conservato a Cesena, presso il Centro cinema città di Cesena e si compone di un archivio fotografico (che conta circa 6000 foto di scena riconducibili sia alla sua attività di regista sia a quella di critico) e di un ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] ). Utilizzando quasi sempre la stessa troupe (Corman regista, Richard Matheson sceneggiatore, Floyd Crosby direttore della fotografia, Daniel Haller scenografo e Vincent Price interprete principale) venne nuovamente valorizzato l'aspetto gotico del ...
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Norvegia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema norvegese si sviluppò con notevole ritardo rispetto a quello degli altri Paesi nordici e soltanto negli anni Venti iniziò a ottenere una certa visibilità. [...] ), abbandonando poi il cinema per tornare al teatro. Lasse Henriksen, dal canto suo, nel 1971 conquistò un Orso d'argento per la fotografia al Festival di Berlino con Love is war (1970), un'opera girata in parte in video e in parte con pellicola a ...
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Grecia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Simbolicamente, il primo secolo del cinema greco si è aperto e si è chiuso nel segno dei fratelli Maniaki: To vlemma tu Odyssea (1995; Lo sguardo di Ulisse) di [...] raffinato regista come Nikos Papatakis lavorò tra la Francia (Les abysses) e la Grecia (I photographia, 1987, La fotografia) realizzando opere di ispirazione letteraria (J. Genet) e di taglio esistenzialista.Nel 1960 venne inaugurata a Salonicco la ...
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fotografia
fotografìa s. f. [dal fr. photographie, che a sua volta è dall’ingl. photography, comp. di photo- «foto-2» e -graphy «-grafia»]. – 1. a. Procedimento che, mediante processi chimico-fisici, permette di ottenere, servendosi di un...
fotografabile
fotografàbile agg. [der. di fotografare]. – Che si può fotografare, che si presta ad essere fotografato: questo aspetto del paesaggio, per la posizione del sole, non è f. che nelle prime ore del mattino.