Pittore e fotografo (Filadelfia 1883 - New York 1965). Studiò alla Pennsylvania academy of the fine arts; tra il 1904 e il 1909 compì numerosi viaggi in Europa. Dal 1912, pur continuando a dipingere, si [...] dedicò con crescente interesse alla fotografia, che utilizzò anche come base per le sue opere. A New York, dove si stabilì nel 1919, maturò uno stile personale definito da una luminosità intensa e da una fredda oggettività, che lo colloca nell'ambito ...
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Pittore, grafico e fotografo statunitense (n. Omaha 1937). Cresciuto a Oklahoma City, si è stabilito poi a Los Angeles dove ha studiato al Chouinard art institute (1956-60). L'interesse per la grafica [...] , spring, 1999), in un gioco mentale tra segno, significato e immagine. Gli stessi intenti sono sottesi ai suoi libri fotografici: Some Los Angeles apartments (1965), Every building on the sunset strip (1966), Nine swimming pools and a broken glass ...
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Fotografo (San Francisco 1902 - Carmel, Monterey, 1984). Autore di importanti testi di tecnica fotografica e ideatore del sistema zonale per il controllo dell'esposizione nelle fotografie in bianco e nero; [...] membro fondatore del Gruppo f∙64 (1932), si dedicò prevalentemente alla fotografia paesaggistica, realizzando immagini di ampio respiro e caratterizzate dalla ricchezza di dettagli, perfettamente riprodotti. ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] viene raccontato utilizzando altre culture d'immagine. Il paese più legato a una cultura arcaica, a un uso assai poco elaborato della fotografia è l'Italia dove si impiega la foto, per es., per le grandi affiches dell'ENIT in cui si usano le riprese ...
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GABINIO, Mario
Claudia Cassio
Nacque a Torino il 12 maggio 1871 da Gregorio Antonio, contabile presso le Ferrovie dello Stato, e Clementina Ghio. Alla morte del padre, nel 1887, fu costretto a interrompere [...] Ida, vendettero al Comune di Torino un fondo di 4441 lastre, cui si aggiunsero 2000 lastre, 4000 stampe, provini e strumenti fotografici, donati nel 1968.
Fonti e Bibl.: M. Passoni, in Torino anni '20, Torino 1974; E. Nori, ibid.; G. Avigdor, M. G ...
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Graham 〈ġrèiëm〉, Dan (propr. Daniel Harry). - Artista concettuale statunitense (Urbana, Illinois, 1942 - New York 2022). Tra i principali esponenti delle neoavanguardie del dopoguerra, attivo anche nel [...] -critica e fondamentalmente volta a una contestualizzazione sociale e politica. Dal 1969 ha partecipato con le sue fotografie alla raccolta Homes for America ed eseguito performances incentrate su processi percettivi e psicologici.
Opere
L'uso ...
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Successione di immagini fotografiche per l’analisi del movimento di un oggetto o fenomeno, che si seguono a intervalli di tempo prestabiliti; anche, esposizione in sequenza delle successive fasi di un [...] movimento sullo stesso fotogramma della pellicola. Un tipo di c. è la fotografia stroboscopica, ottenuta mantenendo aperto l’obiettivo della macchina fotografica e illuminando, in maniera intermittente e con particolari sorgenti di luce, il soggetto ...
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Pittore italiano (Castelfranco Emilia 1902 - Roma 1996). Laureato in architettura, dal 1940 si volse alla pittura: la sua ricerca formale, nutrita all'inizio dell'esperienza di G. Morandi, si indirizzò [...] in seguito a un astrattismo materico. Dalla fine degli anni Settanta si dedicò alla fotografia. ...
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Fotografo statunitense (Plainfield, New Jersey, 1917 - New York 2009). Dopo gli studi al Philadelphia Museum School sotto la guida di A. Brodovitch, iniziò a lavorare attivamente pubblicando illustrazioni [...] , fornendo alle immagini un contrasto e un nitore che hanno molto influenzato lo stile delle generazioni successive di fotografi. L'importanza del suo lavoro è testimoniata dalle numerose mostre e dalla presenza delle sue immagini nei più importanti ...
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Pseudonimo del fotografo, caricaturista, aeronauta e scrittore Félix Tournachon (Parigi 1820 - ivi 1910). Fondatore (1849) della Revue comique, autore di racconti e di memorie, ha lasciato nel Panthéon [...] Nadar (1854) una vera e propria galleria delle celebrità del tempo. Si dedicò anche alla fotografia e fu amico di molti artisti, ad alcuni dei quali fece ritratti penetrantissimi (Ch. Baudelaire, H. de Balzac, S. Bernhardt, ecc.); tra l'altro, nel ...
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fotografia
fotografìa s. f. [dal fr. photographie, che a sua volta è dall’ingl. photography, comp. di photo- «foto-2» e -graphy «-grafia»]. – 1. a. Procedimento che, mediante processi chimico-fisici, permette di ottenere, servendosi di un...
fotografabile
fotografàbile agg. [der. di fotografare]. – Che si può fotografare, che si presta ad essere fotografato: questo aspetto del paesaggio, per la posizione del sole, non è f. che nelle prime ore del mattino.