catodo
càtodo [Dal gr. káthodos "discesa"] [CHF] [EMG] Termine introdotto da M. Faraday per indicare quello dei due elettrodi di una cella elettrolitica o di un tubo a scarica che è a potenziale minore [...] nei poliodi elettronici, elettrodo che emette elettroni per emissione secondaria: per es., i dinodi dei fotomoltiplicatori. ◆ [ELT] C. termoelettronico: elettrodo emettitore dei tubi termoelettronici, che emette elettroni per effetto termoelettronico ...
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Astronomia
F. astronomico Apparecchiatura utilizzata per misurare il flusso luminoso proveniente da sorgenti celesti, montata normalmente nel piano focale di un telescopio astronomico. A differenza della [...] Lo schema di un f. fotoelettrico è riportato in fig. 1. La lente di campo f (lente di Fabry) produce sul fotomoltiplicatore g un’immagine della pupilla d’uscita del telescopio. Questo accorgimento riduce gli errori di misura dovuti alle variazioni di ...
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NUCLEARE, MEDICINA
Antonio Centi Colella
. Negli ultimi 20 anni si è delineata una nuova branca della medicina, che riguarda l'impiego degl'isotopi radioattivi a fini diagnostici e terapeutici in forma [...] per effetto fotoelettrico, quindi al numero dei fotoni luminosi emessi e infine al flusso degli elettroni attraverso il fotomoltiplicatore. La realizzazione di tale catena di proporzionalità e la selezione degl'impulsi sulla base della loro ampiezza ...
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La grande scienza. Astrofisica delle alte energie
Angela Olinto
Astrofisica delle alte energie
L'astrofisica delle alte energie riguarda lo studio delle più estreme condizioni ambientali presenti nell'Universo. [...] a 1 TeV ca., ha una grande area attiva, che impiega l'acqua come mezzo sensibile, e un array di tubi fotomoltiplicatori. Gli array del Tibet possono arrivare a energie anche minori, dato che sono localizzati a una notevole altitudine, dove gli sciami ...
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effetto fotoelettrico
Mauro Cappelli
Fenomeno quantistico nel quale si ha emissione di elettroni da parte della superficie di un metallo a causa della luce incidente su di essa. Albert Einstein nel [...] fotoemissive, usate per la rilevazione o la misurazione di particolari zone dello spettro elettromagnetico, o i fotomoltiplicatori, dispositivi in grado di convertire un segnale luminoso in uno elettrico grazie alla cascata elettronica prodotta a ...
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ultravioletto Termine riferito alla radiazione elettromagnetica avente frequenza maggiore di quella massima delle radiazioni visibili, pari a 7,5∙1014 Hz, corrispondente al colore violetto.
Fisica
Con [...] da fotocellule, generalmente fotoemissive, oppure più spesso da fotodiodi o, se occorre grandissima sensibilità, da fotomoltiplicatori; esistono anche rivelatori a ionizzazione e bolometrici, peraltro non di uso corrente.
Per quanto riguarda le ...
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Radiazione elettromagnetica di elevatissima frequenza (maggiore di circa 3‧1018 Hz, e quindi lunghezza d’onda inferiore a 10−10 m), i cui fotoni hanno energie maggiori di circa 10 keV. I raggi γ possono [...] ➔ radioterapia.
La gammacamera è un rivelatore di raggi γ, costituito da un grande cristallo di ioduro di sodio, fotomoltiplicatori e un sistema elettronico, che consente di ottenere, con finalità diagnostiche, su un tubo a raggi catodici, l ...
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Dispositivo, apparecchio o sostanza mediante i quali si può rendere manifesto un fenomeno o rendere osservabile e misurabile un ente fisico, che di per sé non sarebbe direttamente tale ai nostri sensi, [...] ), nei quali la particella produce radiazione luminosa che viene convertita in un segnale elettrico mediante fotomoltiplicatori.
R. per radiazioni visibili, infrarosse, ultraviolette
Strumenti (detti anche fotorivelatori) che assorbendo, tutta o in ...
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schermo Dispositivo, di varia forma, dimensioni e natura, atto a impedire il propagarsi in una certa regione dello spazio di azioni elettriche (s. elettrico) o magnetiche (s. magnetico), di radiazioni [...] es., per proteggere dall’azione di campi magnetici esterni galvanometri a bobina mobile, tubi a raggi catodici, fotomoltiplicatori, e, in generale, dispositivi il cui funzionamento risente di azioni magnetiche esterne; particolari s. magnetici sono ...
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. Ogni campo ottico che esiste in natura ha certe fluttuazioni associate con esso che possono essere viste come fluttuazioni istantanee dell'intensità, della fase, dallo stato di polarizzazione. La "teoria [...] Brown e Twiss (fig. 8) questa difficoltà è eliminata rivelando le intensità dei due segnali che incidono sui due fotomoltiplicatori M1, M2, cosicché tutte le fluttuazioni di fase sono eliminate, e trasmettendo i due segnali a bassa frequenza a ...
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fotomoltiplicatore
fotomoltiplicatóre s. m. [comp. di foto-1 e moltiplicatore]. – Tipo di moltiplicatore elettronico (v. moltiplicatore) usato per amplificare deboli segnali luminosi, costituito da un fototubo in cui sono inseriti uno o più...
tubo
s. m. [dal lat. tubus, di oscura origine]. – 1. Elemento cilindrico, meno spesso prismatico, cavo, di lunghezza variabile, usato essenzialmente per il trasporto di fluidi, e inoltre nelle costruzioni meccaniche, nella tecnica mineraria,...