Pittore e incisore toscano. Sono ignote le date estreme della sua vita. La sua attività si svolse tra il 1603 e il 1635, specialmente a Firenze, ma egli lavorò anche a Sansepolcro e in una stampa dichiara [...] nel 1604, insieme col fratello Antonio, una Ultima cena nel refettorio del convento di S. Bartolomeo, oggi conservatorio, pittura ad olio su tela di scarso valore artistico. Fra le sue stampe sono preferibili la serie dei 12 paesaggi e dei 7 con le ...
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Erudito, nato il 17 maggio 1795 a Levizzano modenese, morto a Modena il 26 novembre 1865. Vestì l'abito ecclesiastico a dodici anni; collaborò, sotto la direzione di F. Schiassi, alla compilazione del [...] paese, godette di fama grandissima. Fu chiamato, primo fra gli archeologi stranieri, a far parte della commissione incaricata da Napoleone III della pubblicazione delle opere di Bartolomeo Borghesi, del quale era stato collaboratore.
Bibl.: Annuaire ...
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Discendente dalla storica famiglia, cui appartiene il celebre Baldassare, nacque in Milano circa il 1480, e fu cavaliere gerosolimitano. Militò a Rodi dal 1505 al 1508, poi si stabilì a Roma, dove giunse [...] . In quest'opera, scritta per uso del nipote Bartolomeo, Sabba tratta il suo argomento in forma piuttosto sentenziosa riguardanti la storia dell'arte e del costume.
Bibl.: I. Massaroli, Fra S. da C. e i suoi ricordi, in Archivio storico lombardo, ...
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Anatomista nato a San Severino (Marche) fra il 1500 e il 1510, morto in viaggio da Roma a Fossombrone verso la fine d'agosto del 1574. Attese agli studî umanistici e allo studio delle lingue greca, araba [...] , ecc.; de dentibus, ecc., (Venezia 1564); Erotiani... vocum quae apud Hippocratem sunt collectio. Libellu de multitudine (Venezia 1566); Tabulae anatomicae, a cura di G. Lancisi (Roma 1714).
Bibl.: G. Bilancioni, Bartolomeo Eustachi, Firenze 1913. ...
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Chimico, naturalista e medico, nato a Bologna il 25 luglio 1682. Collega di Morgagni e di Manfredi nell'Accademia degl'Inquieti, fu fra coloro che maggiormente contribuirono allo sviluppo scientifico di [...] textarum rerum, salvis interdum coloribus, immutandi, Bologna 1757). Interessanti anche i suoi studî sul frumento, nei quali, fra l'altro, dimostra che nella farina vi sono essenzialmente due sostanze: quella glutinosa e quella amidacea. Anche il ...
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Pittore, nacque nel 1598 presso Varese; morì a Milano nel 1674. Allievo del Morazzone, lavorò poi come pittore di corte a Torino presso il duca Vittorio Amedeo di Savoia a ritratti e quadri storici. Recatosi [...] Varese; nella chiesa di S. Teresa a Piacenza; di S. Bartolomeo a Modena; deglì Scalzi a Venezia. Nella R. Pinacoteca di Torino di Dresda una Venere con Apollo e Amore. È uno fra i pittori più rappresentativi del Barocco lombardo insieme col Morazzone, ...
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NAZARI, Bartolomeo
Vittorio Moschini
Pittore e incisore, nato a Clusone (Bergamo) il 10 maggio 1699, morto a Milano il 24 agosto 1758. Dopo avere probabilmente già conosciuto in patria, con impressione [...] durevole, le opere di Fra Galgario, si recò giovanissimo a Venezia, dove fu allievo di Angelo Trevisani. Già affermatosi come ritrattista, andò, per altri studî, per tre anni a Roma e, tornatone, si stabilì a Venezia donde si allontanò per brevi ...
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Nato a Castelnuovo presso Chieri nell'anno 1513, studiò medicina a Torino, esercitò poi la professione a Lione dove viveva un altro suo fratello medico, Bartolomeo. Nel 1544 ebbe la cattedra di medicina [...] nel campo della medicina, dotato di eccellenti qualità di medico pratico così da essere considerato come uno fra i più insigni medici italiani del '500. Sostenne polemiche violentissime contro la concezione galenica e particolarmente contro ...
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Scienziato italiano, nato nel 1791 a Costozza (Longare), morto a Venezia nel 1862. L'opera del E. è degna del maggior rilievo. Studiò le essenze (1828) e riprodusse la porpora dei Fenici. Scoprì la presenza [...] vanno dalla saturazione alla maggior diluizione e gli stati gassosi che vanno dal vapor saturo alle maggiori rarefazioni. Per queste ricerche, eseguite fra il 1855 e íl 1860, si può a buon diritto considerare come un precursore di J. H. van t'Hoff. ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] di stato cuscinetto con Lotario I come re, donde il nome di Lotaringia, fra le Alpi, il Giura e il Reno ad est, le valli del il maestro del libro di casa (Hausbuchmeister), a Ulma Bartolomeo Zeitblom, ad Augusta Hans Holbein il Vecchio, a Norimberga ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...
concludere
conclùdere (meno com. conchiùdere) v. tr. [dal lat. concludĕre, comp. di con- e cludĕre per claudĕre «chiudere»] (pass. rem. io concluṡi o conchiuṡi, tu concludésti o conchiudésti, ecc.; part. pass. concluṡo o conchiuṡo). – 1. a....