D'AMBRA, Francesco
Vera Lettere
Nacque a Firenze il 29 luglio 1499 da Giovanni e Costanza da Filicaia. La sua famiglia fu nobile e molti dei suoi membri coprirono onorevoli cariche pubbliche.
Poco si [...] La commedia era stata composta a istanza di Antonio del Giocondo, amico dell'autore, e fu rappresentata per la prima di Valerio. A questa si interseca un'altra storia d'amore fra Gismorido Castrucci e Aurelia, che era stata strappata dai corsari al ...
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PADELLETTI, Guido
Giordano Ferri
PADELLETTI, Guido. – Nacque a Livorno il 17 luglio 1843 da Pier Francesco e da Angela Piccinetti.
Trascorse l’infanzia fra Montalcino, nel Senese, e Firenze, dove, presso [...] un libretto popolare inedito dal titolo Veglie di D. Giocondo, o del governo rappresentativo, dove illustrava in modo », in «due potenti fattori dell’incivilimento europeo, così intrecciati fra loro nel fatto e nella opinione degli uomini» che «la ...
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ZANELLA, Amilcare.
Andrea Sessa
– Nacque a Monticelli d’Ongina il 26 settembre 1873, quartogenito di Callisto, guardia campestre, e di Virginia Rocchi, e due giorni dopo fu battezzato con i nomi di [...] statico, e Il revisore, che mostra pienamente l’aspetto giocondo e ironico della sua musica. L’elenco delle composizioni 1992, ad ind.; G. Calcagnini, Il Teatro Rossini di Pesaro fra spettacolo e cronaca 1898-1966, Pesaro 1997, ad ind.; P. ...
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MASSIMO, Domenico.
Valeria Cafà
– Nacque presumibilmente a Roma, intorno al 1460, da Pietro e da Maria, figlia del nobile romano Lorenzo Astalli.
Il M. apparteneva a una delle più antiche famiglie romane, [...] che il patrimonio accumulato dal M. era davvero ingente.
Fonti e Bibl.: Biblioteca apost. Vaticana, Vat. lat., 10228: fra Giovanni Giocondo, Sylloge iscriptionum, cc. 40v-41r; 6168: O. Panvinio, De gente Maxima, Liber secundus, cc. 220-224; Ott. lat ...
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LA FONTAINE, Pietro
Giovanni Vian
Nacque a Viterbo il 29 nov. 1860, da Francesco e da Maria Bianchini.
Il padre era di origine ginevrina ed ex soldato dello Stato pontificio, la madre era figlia dell'amministratore [...] l'Azione cattolica nell'ambito del contrasto sorto fra la Chiesa e il regime. Assertore della necessità in un epistolario dei primi del secolo. Il card. P. L. a Giocondo Pasquinangeli, in Biblioteca e società, (Viterbo), 31 maggio 1985, pp. 3- ...
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RANZA, Giovanni Antonio
Andrea Merlotti
RANZA, Giovanni Antonio. – Nacque a Vercelli il 19 gennaio 1741, figlio di Pietro, un pizzicagnolo originario di Oleggio morto nel 1744, e di Lucrezia Conti, [...] letterario (stampato prima a Monaco e poi a Nizza), in cui, fra le altre cose, si diceva a favore di un Piemonte indipendente di Gesù Cristo, aperto dal suo ritratto a opera di Giocondo Albertolli, e poi la quarta e definitiva edizione del trattato ...
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GUIDI, Guido Guerra (Guido di Dovadola)
Mario Marrocchi
Figlio del conte Marcovaldo e di Beatrice degli Alberti di Capraia, nacque intorno al 1220. Nel 1229, alla morte del padre, ricordato come il capostipite [...] più riprese nella letteratura storica fiorentina a cavallo fra Ottocento e Novecento e sono indizi che andrebbero la vittoria di mano a' nemici: d'animo alto e liberale, e giocondo molto, da' cavalieri amato, cupido di gloria" (cit. in Camporesi, ...
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LEOSTELLO, Giampietro
Roberto Ruini
Nacque a Volterra, probabilmente poco dopo la metà del XV secolo, da una famiglia di censo non modesto che dal 1432 aveva assunto il cognome Leostello (o Leostelli) [...] . Questa è l'ultima notizia che abbiamo su di lui. Poiché la prepositura passò il 24 novembre dello stesso 1493 a fra Giovanni Giocondo da Verona, si presuppone che nell'autunno il L. fosse già morto.
Dal complesso delle sue opere e dalle asserzioni ...
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antitesi
Francesco Tateo
. Denominata anthiteton o anthitesis presso i Greci, è conosciuta dai retori latini come contentio, contrarium, oppositio, contrapositum. Consiste nell'accostamento di due parole [...] io fui vivo, tal son morto (XIV 51). Un'analoga opposizione, fra l'apparenza esterna e l'interna realtà, viene talora affidata all'evidenza santa lodo (If III 36), e piange là dov' esser de' giocondo (XI 45); o l'eccezionalità: Io non mori' e non ...
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CONFALONIERI, Giulio
Teodoro Celli
Nacque a Milano il 23 maggio 1896 da Angelo e da Rachele Corbella. Di antica famiglia milanese, ancor bambino ricevette la prima educazione musicale dalla nonna paterna, [...] più volte in Germania, e Introduzione alla vita d'un eroe giocondo, presentato al pubblico tedesco da W. Beck a Magdeburgo nel tale opera, i due capitoli su Schubert e su Rossini, fra gli altri, assumono la validità eccezionale che è propria delle ...
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concordia
concòrdia s. f. [dal lat. concordia, der. di concors -ordis «concorde»]. – 1. Conformità di sentimenti, di voleri, di opinioni fra due o più persone, per lo più non disgiunta da reciproco affetto; armonia spirituale: fratelli vissuti...
gara
s. f. [etimo incerto]. – Confronto competitivo fra due o più persone che cercano di superarsi a vicenda per conseguire un primato, per ottenere un premio, l’aggiudicazione di un bene, l’assegnazione di un appalto, e sim., o anche per...