MALPAGHINI, Giovanni (Giovanni da Ravenna)
Maddalena Signorini
Nacque a Ravenna da Jacopo, probabilmente intorno al 1346. Indicato spesso dai contemporanei come Giovanni da Ravenna, fu a lungo confuso [...] latino 3195 (in fototipia, a cura della Biblioteca apost. Vaticana), Milano 1905, pp. VII-XII, XVIII s. e n 179-199; L. Petrucci, La lettera dell'originale dei "Rerum vulgarium fragmenta", in Per leggere. I generi della lettura, III (2003), pp. ...
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PAZZI, Alfonso de', detto l'Etrusco
Giorgio Masi
PAZZI, Alfonso de’, detto l’Etrusco. – Nacque a Firenze nel ‘popolo’ di San Pier Maggiore il 19 ottobre 1509, da Luigi di Giovanfrancesco, antimediceo [...] , al vostro destrier si po’ ben porre (Rerum vulgarium fragmenta, n. 97) e il 21 novembre 1549 su un altro ., VII.535, cc. 1r-18r; tre sonetti a Roma, Biblioteca apostolica Vaticana, Autografi Ferrajoli, Raccolta I-II, c. 99r-v; quattro nell’Archivio ...
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LATINI, Latino
Massimo Ceresa
Nacque a Viterbo nel 1513, da Bernardino e da Francesca Closia, entrambi di famiglie nobili decadute. La famiglia paterna era originaria del Napoletano. Sin da giovane [...] nostalgia alla compagnia e agli svaghi eruditi (Bibl. apost. Vaticana, Vat. lat., 4104, cc. 261, 272). Nel 1571 commento generale miscellaneo a storici latini che Orsini aggiunse ai Fragmenta historicorum pubblicati da Agustín ad Anversa, per i tipi ...
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MALIPIERO, Girolamo
Paolo Zaja
Nacque a Venezia, probabilmente intorno al 1480, da Andrea e da una figlia di Zaccaria Calbo, entrambi appartenenti a famiglie patrizie. Ebbe tre fratelli, Gianfrancesco, [...] il conseguente privilegio papale, è ora in Biblioteca apostolica Vaticana, Vat. lat., 3728, trascritto dal veneziano Francesco profonde e ideologiche della prassi imitativa dei Rerum vulgarium fragmenta che portò in seguito alle Rime spirituali di ...
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AMASEO, Pompilio
Rino Avesani
Nacque a Bologna il 18 agosto del 1513, primogenito di Romolo e di Violante Guastavillani. Studiò con il padre lettere greche e latine e in gioventù fu segretario dei cardinali [...] e intanto portò a termine la sua traduzione dei Fragmenta duo e sexto Polybii Historiarum libro de diversis rerum greco contenente le due opere gli era stato prestato dalla Vaticana, ed egli non l'aveva ancora restituito nel settembre 1585 ...
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