Dueville, Trecastagni, Quattro Castella, Cinquefrondi, Settefrati, Ventimiglia, ma anche Quindici, Trenta e Cento, nonché Terzo, Quarto, Quinto, Sesto, Settimo e via discorrendo... Sono tutti toponimi [...] centri abitati; mentre Due Carrare è nome modernissimo, nato dalla fusione di Carrara San Giorgio con Carrara Santo Stefano nel Padovano.Lo stesso vale per i toponimi con quattro: di Quattro Castella nel Reggiano sono ben documentate le quattro ...
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L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come [...] varie monete coniate da sovrani di nome Alfonso), carrarino (moneta d’argento emessa da Jacopo II daCarrara, signore di nome proprio. Un viaggio tra i deonimici italiani è curato da Alessandro Aresti, Luca Bellone, Francesco Crifò, Debora de Fazio, ...
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«Un poeta a <i>modo mioi>». Qualche appunto sulle revisioni librettistiche di Ghislanzoni per Verdi Quella di librettista dell’Aida di Verdi è probabilmente l’immagine più nota di Antonio Ghislanzoni, [...] n. 5), allestita nel 1862 su versi di Francesco Maria Piave: per la revisione scaligera (1869) si di Ghislanzoni e da richieste di modifica da parte di Verdi 63-80.Carrara, D., La librettistica di Antonio Ghislanzoni: analisi di «I Promessi Sposi», ...
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L’interesse di Camilleri per la giustizia e la legalità così come la sua sete di “verità” (si legga, tra le tante, l’intervista rilasciata a Marco Travaglio il 14 agosto 2012 per «il Fatto Quotidiano» [...] meramente folkloristici e che Vigata sarebbe un posto da cartolina.A ben guardare, però, non solo i romanzi dell’autore sono permeati dalla mafia astratto («ente di ragione», avrebbe detto FrancescoCarrara) e il reato come fenomeno concreto, ...
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carrarese
carrarése agg. e s. m. e f. – 1. Della città toscana di Carrara: i marmi c.; come sost., abitante o nativo di Carrara. 2. s. m. Moneta padovana d’argento di varia lega del valore di 4 soldi, fatta coniare da Francesco I il Vecchio...
. Moneta d'argento fatta coniare da Giacomo II da Carrara, signore di Padova (1345-1350), del valore di due soldi di lira padovana in sostituzione dell'aquilino imperiale dello stesso valore, che veniva prima coniato in quella zecca. Al dritto...
Famiglia signorile di Padova; discendente da liberi proprietarî allodiali insediati nel Conselvano e nel Piovado di Sacco (11º sec.), costituì dapprima (sec. 12º) la propria signoria comitale con centro al castello, da cui prese il nome. Raggiunta...