Cavaliere di S. Stefano e commendatario di Tropea e Cavour, nato a Torino nel 1589 o 1590, morto nel 1657. Studiò a Firenze e a Pisa presso suo zio Carlo Antonio Dal Pozzo, arcivescovo di questa città; [...] servì Ferdinando I granduca di Toscana, e fu giudice a Siena; entrò quindi al servizio della corte pontificia a Roma, e seguì il cardinale Francesco Barberini nella sua legazione alla corte di Francia. Dopo Urbano VIII lasciò senza rimpianti la corte ...
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LUDOVICO (Lodovico) da Casoria
Gaetano de Felice
Chiamato al secolo Arcangelo Palmentiere, nacque a Casoria presso Napoli l'11 marzo 1814. Nel 1832 entrò nei frati minori alcantarini, e più tardi istituì [...] : ivi nel 1882, settimo centenario della nascita di S. Francesco, aprì un ospizio marino per i marinai vecchi e i che gli permise d'influire anche in questioni politiche. Egli indusse Ferdinando II, ammalatosi in Bari, a tornare a Napoli. Caldeggiò l ...
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Figlia primogenita di Ferdinando III Gonzaga di Guastalla, nacque nel 1655; sposò nel 1671 Ferdinando Carlo Gonzaga, duca di Mantova, recando in dote le terre di Suzzara e Reggio che dovevano indennizzare [...] duca delle terre monferrine, passate per la pace dei Pirenei (1659) a Carlo Emanuele II di Savoia. Quando, nel 1678, Ferdinando III di Guastalla morì, lasciando il suo feudo alle due figlie Anna Isabella e Maria Vittoria, un lontano parente residente ...
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Scultore, nato il 13 maggio 1670, morì il 21 maggio 1747 a Carrara. Allievo dell'Accademia di S. Luca, si distinse a Roma, e ottenne la commissione delle statue di Paolo e Bandinello Sauli per la gran [...] alla Veneria. In Toscana lavorò a Livorno, nel duomo e a S. Ferdinando; a Pisa in S. Michele in Borgo; a Lucca una grandiosa edicola fu dedita per secoli ai lavori del marmo. Si ricordano: Francesco (morto nel 1666: v. sopra), scultore; Giovan Maria ...
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Nato nel 1442, figlio di Ludovico e di Barbara di Brandeburgo. Assunse il potere nel giugno 1478. Sulle vicende della sua giovinezza e su una pretesa sua fuga furono create leggende, ora completamente [...] , Federico fu per quest' ultimo con Ludovico il Moro, con Ferdinando di Napoli, col duca di Urbino e altri. I Veneziani invasero nelle guerre, F. aveva lasciato il governo nelle mani di Francesco Sesso e di Eusebio Malatesta, la cui opera suscitò in ...
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ROSAROLL, Cesare
Mario Menghini
Patriota e soldato, nato a Roma il 29 novembre 1809, morto alla difesa di Venezia il 27 giugno 1849. Condotto dal padre prima in Spagna, poi in Grecia, insieme con i [...] . Aveva stretto amicizia con il caporale Vito Romano e il tenente Francesco Angelotti, con i quali teneva discorsi caldi di amor patrio; e insieme decisero di uccidere il re Ferdinando II di proclamare a suo successore Carlo principe di Capua, che ...
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Uomo politico, nato a Montenerodomo (Chieti) nel luglio 1767, morto a Napoli il 10 settembre 1830. Giovanissimo, si recò a Napoli e si dedicò agli studî di economia e diritto, acquistandosi l'amicizia [...] ritornare a Napoli nel 1823. Scrisse, negli ultimi anni, progetti e programmi di riforme liberali per re Francesco e per il principe Ferdinando. Lasciò varie opere inedite, tra cui un'Introduzione al Diritto pubblico e privato del Regno di Napoli ...
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Nato a Calvanico (Salerno) il 7 gennaio 1743, giustiziato a Napoli il 7 dicembre 1799. Nel 1771 la pubblicazione della Teologia attirò su di lui l'attenzione del Tanucci, che lo creò dapprima rettore e [...] catechista nel convitto Ferdinando dell'Annunziatella e poi professore di storia nell'università. Stampato poco dopo L'Anti-Grozio, opera che lo rese celebre, fu eletto teologo di corte e regio censore per la revisione dei libri stranieri. In ...
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Nato a Barletta verso il 1777, morto a Napoli il 25 novembre 1861. Allorché i Borboni, al sopraggiungere dei Francesi, dovettero riparare in Sicilia, egli ve li seguì, e poscia andò in Spagna a combattere [...] carica rimase fino al gennaio 1848. Nel 1837 represse, col solito rigore, i tumulti provocati dal colera in Sicilia (1837). Quando Ferdinando II si decise a dare la costituzione ai suoi popoli, il Del C. lasciò il governo e andò in esilio; a stento ...
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Letterato e scrittore musicale, nato a Firenze nel 1594 e ivi morto il 1° dicembre 1647. Di nobile famiglia, studiò letteratura, filosofia, matematica (a Bologna e a Roma), e giurisprudenza a Bourges in [...] nel 1622, a Firenze, dalla quale città passò a Roma col cardinale Francesco Barberini; e con esso si recò a Parigi, a Madrid, per lo ricondusse, nel 1640, a Firenze dove il granduca Ferdinando II de' Medici gli offerse una cattedra d'eloquenza. ...
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ciccidi
ciccidì (cicidì), s. m. e agg. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Ccd, Centro cristiano democratico, partito politico costituitosi a Roma il 18 gennaio 1994; appartenente o sostenitore del Ccd. ◆ Il ciccidì...
leghizzazione
s. f. Tendenza a seguire modelli politici localistici; assimilazione alla linea politica del partito della Lega Nord. ◆ Nel suo dialogo tuttora ravvicinato con la Lega, [Giulio Tremonti] avrebbe capito che il sogno bossiano è...