Nato ad Arezzo nel 1492, di umili ma non ignobili natali, lasciò adolescente la città nativa per Perugia, ove s'avviò, pare, alla pittura, mentre si dirozzava l'animo nell'amore della poesia, senza per [...] e lo donavano: primi, con un lungo codazzo di donatori illustri e oscuri, Francesco I, Clemente VII, Carlo V e Cosimo de' Medici. Non solo, ma dominante che da consapevolezza estetica. Presuntuoso epigono dell'Ariosto ne La Marfisa, ne L'Angelica, ne ...
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, Famiglia fiorentina fra le più illustri e numerose, strettamente legata alla storia della sua città, alla quale diede 57 priori e 10 gonfalonieri. Il primo personaggio sicuro è Compagno di Uguccione, [...] estrema difesa della città, morì fra le braccia di Lodovico Ariosto. Di lui scrisse la vita Donato Giannotti. Intanto i quelli della banca, della politica e delle armi. Luigi di Francesco di Piero (1583-1659) arcivescovo di Ravenna e insignito della ...
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TESTI, Fulvio
Luigi Fassò
Poeta, nato a Ferrara il 23 agosto 1593, da Giulio e da Margherita Calmoni; morto a Modena il 28 agosto 1646. Dal padre, arricchitosi al servizio degli Estensi, fu avviato [...] , lo nominò governatore della Garfagnana, dove, come già l'Ariosto, si trovò a disagio. Richiamato nel 1642 a Modena, di F. T., s. l. n. a.; A. Venturi, Velasquez e Francesco I d'Este, in Nuova Antologia, i° settembre 1881; A. Neri, in Rassegna ...
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Componimento, quasi sempre in versi, in cui si propone, attraverso l'oscurità e l'ambiguità, qualche cosa da indovinare. In esso le proprietà fisiche e morali di un soggetto vengono esposte per mezzo di [...] ebbe cultori fra i più grandi letterati: basterà ricordare Dante, il Petrarca, l'Ariosto, Leonardo da Vinci, Galileo, il Redi, il Goldoni, il Gozzi, il ("Caton l'Uticense Lucchese"); Prospero Mandosio; Francesco Moneti (Moscato Frecenni); G. B. Taroni ...
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GRAZZINI, Anton Francesco
Giulio Dolci
Nacque a Firenze il 22 marzo 1503. Fu dei fondatori dell'Accademia degli umidi, dove prese il nome di Lasca, e vi ebbe uffici varî anche quando essa si trasformò [...] vi mancano le agnizioni, le situazioni, gli intrecci del tipo classicista, e la conoscenza di autori comici contemporanei, Ariosto, Lorenzino de' Medici, il Bibbiena, il Cecchi, vi è evidente, senza dire della novellistica, specialmente del Decameron ...
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VEGA, Garcilaso de la
Mario Casella
Poeta spagnolo, nato a Toledo forse nel 1503, morto a Nizza il 14 ottobre 1536. Di nobilissima famiglia, passò presto (1520) a corte, al seguito dell'imperatore Carlo [...] lo inviava suo messaggero a Parigi presso la cognata Eleonora, sposa di Francesco I; e di lì, insieme col duca d'Alba, si mosse per l'amico Boscán e il monaco italiano Severo Varini, amico dell'Ariosto. Il canzoniere di G. fu, durante i secoli XVI e ...
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. Storica famiglia lombarda, che ebbe un'azione notevole sui destini del paese. Ne è capostipite Nicola, che, al principio del '200, capeggiò i fuorusciti guelfi di Verona, e nel 1226 rappresentò i proprî [...] Italiani su d'un esercito straniero, fu celebrata dall'Ariosto (Orlando furioso, XXXIII, 5, 21-22) e salutata agli Sforza, si difese strenuamente contro il re di Francia: e da Francesco II duca di Milano nel 1532 ebbe la contea di Bobbio. Dal figlio ...
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Poeta francese, nato a Limoges verso il 1508, morto a Parigi nel 1588. Andato giovanissimo nella capitale, vi insegnò latino e greco con tanto successo che Francesco I lo nominò precettore dei suoi paggi [...] l'amore per l'italiano, terza lingua classica, e aver riconosciuto la grandezza poetica di Dante, del Petrarca e dell'Ariosto, che proclamava pari agli antichi (cfr. l'introd. alla sua ed. del De Vulgari Eloquentia, 1577). Circondato dalla riverenza ...
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Filosofo (Cherso 1529 - Roma 1597). Letterato del Rinascimento, P. fu un difensore del platonismo contro l'aristotelismo, da lui principalmente combattuto nelle Discussiones peripateticae.
Vita
Studiò [...] 'arte come mimesi, motivo che svolge anche nella polemica contro T. Tasso e I. Mazzoni in difesa dell'amico O. Ariosto. Altre opere: La militia romana di Polibio, di T. Livio e di Dionigi Alicarnasseo (1583); Della nuova geometria (1587); Paralleli ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] che culminò - nel primo Quattrocento - con l'Umanesimo di Francesco Bruni. E difatti, anche a scorrere il regesto delle miniature B., molto più che da quella tutta rinascimentale di Ariosto. Non sono tanto i citati esemplari di corte a dimostrarlo ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o tra le braccia, in modo da tenerla in una...
minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., si tronca spesso in minór, spec. davanti...