PUBLILIO Siro
FrancescoArnaldi
Schiavo, forse di origine antiochena, fu portato in Italia, dove con la sua bellezza e il suo spirito riuscì a conquistarsi la cultura e la libertà. Divenne così autore [...] e soprattutto attore di mimi, portando in essi l'arguzia della sua razza. Già celebre in tutta Italia, Cesare lo volle nel 46 alla capitale, per dimostrare in gara con Decimo Laberio la sua abilità, e ...
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Epicureo vissuto nei primi 60 anni d. C., autore d'una storia che cominciava, con molta verosimiglianza, dalla morte di Cesare e restò interrotta a un anno forse non molto posteriore al 30 d. C. L'opera fu continuata da Plinio il Vecchio, in una storia dal titolo A fine Aufidii Bassi. In un altro scritto, intitolato Libri belli Germanici, di cui Quintiliano mette in rilievo il valore letterario, B. ...
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Amico e confidente d'imperatori da Caligola a Vitellio, console e governatore dell'Hispania Tarraconensis. Le sue Storie, che comprendevano parte almeno dell'impero di Caligola, l'impero di Claudio e di Nerone, e forse alcuni avvenimenti del 69, devono essere state fonte importante se non precipua, come vorrebbe Ph. Fabia (Les sources de Tacite, Parigi 1893, p. 376), degli Annali di Tacito, specialmente ...
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Accusò nel 74 a. C. il patrigno Atazio Albio Oppianico di aver tentato con la complicità di altri di avvelenarlo, per far ereditare i suoi beni dalla madre di C., Sassia, che l'aveva sposato in seconde nozze. Oppianico fu condannato all'esilio. Ma il processo, detto iudicium Iunianum dal nome del presidente del tribunale, destò fondati sospetti di corruzione, e divenne un'arma dei democratici per strappare ...
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Fratello dell'oratore. Eletto questore, ebbe dal 61 al 59 il governo dell'Asia, e Tullio gl'indirizzò una lunga lettera, la prima dell'epistolario Ad Quintum fratrem, sul modo di comportarsi nei riguardi dei provinciali e dei pubblicani. Legato di Cesare in Gallia, quasi ad ostaggio dell'amicizia del fratello, si mostrò, assediato dai Nervî con la sua legione, comandante coraggioso ed esperto. Gli ...
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Maestro di Gellio e di Pertinace, è il principale grammatico dell'epoca degli Antonini. I problemi di lingua e d'erudizione erano allora di moda, ed A. era uno dei più pronti e cortesi solutori di enigmi. L'autore su cui si esercitò specialmente il suo acume grammatico fu Virgilio. Ci restano di lui gli argomenti, in sei esametri ciascuno, dei libri dell'Eneide, più un'epigramma introduttivo, e gli ...
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Storico romano del I secolo d. C., autore, sotto il titolo di Annales, di una storia delle guerre civili, sino ai tempi di Augusto. L'approvazione del maggior interessato non valse a salvarlo in un processo intentatogli nel 25, a istigazione di Seiano, offeso da un motto di spirito, per aver lodato Bruto e detto Cassio l'ultimo dei Romani. L'opera fu condannata alle fiamme e l'autore spinto al suicidio. ...
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Uno degl'interlocutori del dialogo De oratoribus, dove sostiene che è preferibile dedicarsi alla poesia che all'eloquenza. Nel 74, l'anno in cui l'autore del dialogo immagina tenuta la conversazione, C. aveva già scritta una tragedia di titolo ignoto, composta e recitata sotto Nerone, in cui aveva attaccato forse allegoricamente Vatinio, favorito dell'imperatore, una Medea, e due tragedie d'argomento ...
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In epoca non determinabile, ma prima del 400 d. C., il C. fece un compendio del De Architectura di Vitruvio, per adattarlo alle intelligenze mediocri, riassumendo quanto riguardava le costruzioni private. Il compendio è attribuito a C. da un frammento viennese (suppl. 2867, sec. IX-X), da un codice mutilo di Schlettstadt (1153, sec. X) e da un catalogo del monastero di S. Gallo, mentre in altri codici ...
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Svolse la sua attività principalmente fra il 61 e il 40 a. C., data della sua morte. Tribuno, influì sulle discussioni circa la procedura del processo di sacrilegio contro Clodio, preparandone l'assoluzione, e pretore, nel 59, fece approvare un'altra legge procedurale, che permetteva al partito democratico di poter maggiormente dominare i processi politici. Prese parte alla campagna di Gallia, ed ebbe, ...
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batterio killer
loc. s.le m. Batterio che provoca gravi contagi e decessi. ◆ Non le pare che il buon posto occupato dall’Italia nella graduatoria dell’Oms, strida con i frequenti casi di malasanità, ad esempio quello recente del batterio killer...