Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel campo delle arti figurative, il Seicento è in Europa il Grand Siècle, nonostante la crisi economica, [...] soggetto era stato ispirato da un letterato, Francesco Bracciolini, ma la traduzione visiva di quelle Americhe (l’“arte coloniale” di Spagna e Portogallo).
Gli artisti (Bernini, Borromini, Rubens, van Dyck, Pietro da Cortona, G. B. Gaulli, padre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra gli artisti la cui carriera abbraccia il passaggio tra il Trecento e il Quattrocento [...] colloca lo stendardo a doppia faccia con le Stimmate di San Francesco della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo e l’Incoronazione cancellati nel Seicento dai rifacimenti in stucco del Borromini, che ci ha lasciato tuttavia in un ...
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POSI, Paolo
Raffaella Catini
POSI, Paolo. – Nacque a Siena nel 1708, figlio di Giuseppe, falegname; non si hanno notizie della madre. Apprese i primi rudimenti di matematica e architettura civile nella [...] del secondo livello del prospetto siano una copia di quelli di Borromini nella facciata dell’oratorio dei Filippini» (Blunt, 2006, p. detto ultimato il nuovo campanile della chiesa di S. Francesco a Siena, progettato da Posi e realizzato da Filippo ...
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TAFURI, Manfredo
Tessari Cristiano
Nacque a Roma il 4 novembre 1935 da Simmaco, ingegnere al ministero dei Lavori pubblici, e da Elena Trevi, di famiglia ebraica originaria di Ancona. Per l’esclusione [...] moderna di Bruno Zevi (Torino 1950) e del Borromini di Giulio Carlo Argan (Milano 1952) scaturì quello manualistico volume Architettura contemporanea (Milano 1976), scritto con Francesco Dal Co; la fondazione del dipartimento di analisi critica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel nome di Bernini fiorisce a Roma una rigenerazione della scultura che porta alla creazione [...] , ecco affacciarsi alla ribalta, contemporaneamente al Borromini, una nuova personalità forte che, senza poter disegni di Gian Lorenzo, come nel rilievo con l’Estasi di san Francesco in San Pietro in Montorio.
Più forti sono le personalità di Antonio ...
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MELONI, Gino
Francesco Franco
– Nacque a Varese il 29 apr. 1905 da Cesare e da Emilia Mentasti. A sei anni si trasferì con la famiglia a Lissone. Tra il 1923 e il 1928 frequentò l’istituto d’arte di [...] Robusti) e gli espressionisti tedeschi; successivamente studiò anche il futurismo milanese e il surrealismo. Nel 1948, alla galleria Borromini di Milano, conobbe personalmente A. Savinio, M. Sironi, A. Soldati. Questi intellettuali, secondo il M., lo ...
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ALALEONA, Domenico
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Compositore e musicologo, nato a Montegiorgio (Ascoli Piceno) il 16 nov. 1881. Allievo, nella sua città, di A. Bernabei ed altri, iniziò quasi da fanciullo la sua attività musicale [...] e diretti alla Filarmonica Romana, alla Casa del soldato, alla sala Borromini, a S. Cecilia e all'Augusteo. Per vari anni critico sua composizione (1927), il Cantico di Frate Sole di S. Francesco d'Assisi per coro di voci pari, orchestra e organo, ...
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Pittore e architetto (Cortona 1596 - Roma 1669).Con G.L. Bernini e F. Borromini fu fra i massimi protagonisti del barocco a Roma. Ricco d'immaginazione, incastonando le sue scenografiche composizioni entro [...] per eseguire anche la decorazione (partita da esuberanti cornici in stucco) dell'appartamento granducale, secondo il programma elaborato da Francesco Rondinelli (Sale dei Pianeti, delle quali portò a termine solo quelle di Venere, Giove e Marte). Di ...
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Pittore, architetto e teorico della prospettiva (Trento 1642 - Vienna 1709). Maestro dell'illusionismo pittorico barocco, grazie al sapiente uso dell'elaborazione prospettica, di cui fu abile trattatista, [...] Ambrogio e Andrea, 1671-73), a Mondovì (affreschi nella cupola di S. Francesco Saverio, 1676-77) e a Torino (affreschi nella chiesa dei SS. Martiri Nella sua architettura sono manifeste le tracce del Borromini, il cui verbo egli propagò in Austria, ...
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Scrittore d'arte (Oria, Brindisi, 1725 - Roma 1798), fu il più rigoroso teorico del neoclassicismo. Nel 1761 si stabilì a Roma dove, in contatto con A. R. Mengs e J. J. Winckelmann, si occupò prevalentemente [...] a una funzione costruttiva e combattendo con grande vigore polemico le forme barocche e specialmente quelle di F. Borromini e dei suoi seguaci. Nonostante la sua rigida obbedienza alle regole classiche, fu critico sensibile e scrittore efficace ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....