La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] poi fittamente nel Paradiso. La tecnica è ben nota anche a ➔ Francesco Petrarca, ad es. nel celebre verso «Chiare, fresche et dolci acque secondo Ottocento e di inizio Novecento italiano.
➔ Giosuè Carducci («va l’aspro odor de i vini»: “San ...
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Pistoia
Francesco Ronco
La città toscana fu sottomessa da Firenze tra il 1321 e il 1328 e, definitivamente, nel 1351 con la creazione di nuove magistrature e l’imposizione di un capitano fiorentino. [...] sociali sottese al conflitto, offerta da Francesco Guicciardini nelle sue Storie fiorentine (Storie una missiva del 27 marzo al nuovo commissario della città, Filippo Carducci, diede anche conto degli «incendi, ruberie e arsioni che ciascun ...
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La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; [...] ha attirato non soltanto poeti ‘archeologi’ quali ➔ Giosuè Carducci e ➔ Gabriele D’Annunzio, ma anche autori del infinita il finto emblema
Dalla nuca prostrandomi mortale.
Petrarca, Francesco (2005), Canzoniere. Rerum vulgarium fragmenta, a cura di ...
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ANDREOLI, Giuseppe
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a San Possidonio (Modena) intorno al 1791 da genitori di umile condizione. Avviato agli studi letterari dal parroco del paese natio, da giovinetto indossò [...] e di aderenza alle sette proscritte negli Stati di Modena, Madrid 1823 (rist. col titolo Le prime vittime di Francesco IV duca di Modena, a cura di G. Carducci, Roma 1897); N. Bianchi, I ducati estensi dal 1815 al 1850, Torino 1852, I, pp. 24-26; A ...
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ZUMBINI, Bonaventura.– Nacque a Pietrafitta (Cosenza) il 10 maggio 1836 da Tommaso, proprietario terriero, e da Maria Orlando.
Studiò da autodidatta apprendendo le lingue antiche e straniere e la letteratura [...] di critico letterario.
Tra il 1848 e il 1850 incontrò Francesco De Sanctis, il quale, per motivi politici, soggiornava in In seguito a concorso – che ebbe come relatore Giosue Carducci – assunse definitivamente la cattedra nel 1878.
Socio prima ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] Dittamondo di Fazio degli Uberti e i Trionfi di ➔ Francesco Petrarca, così come la Commedia delle ninfe fiorentine (Ameto di ➔ Alessandro Manzoni, “Idillio maremmano” di ➔ Giosuè Carducci, Canzoni delle gesta d’Oltremare di ➔ Gabriele D’Annunzio. ...
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Borghi, Giuseppe
Nicola Carducci
Letterato ed erudito (Bibbiena 1790 - Roma 1847), fu bibliotecario della Riccardiana e Accademico della Crusca. Autore di numerosi Inni Sacri, stampati, in più edizioni, [...] età, che più non sono ": ibid. 25). Il poeta della Vita Nuova è salutato maestro della lirica italiana, di fronte al quale " messer Francesco non sembra più sì originale, sì passionato e sì lindo " (p. 19), e la prosa del Convivio gli appare il primo ...
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CINCINNATO (Cincinato, Chinchinato, Sinsinato), Romolo (Rómulo Florentin)
Andreina Griseri
Il 16 ott. 1539 compare nei documenti dell'arte dei medici e speziali di Firenze un "Romolo di lacopo di Domenico" [...] ma non sono ancora stati studiati dalla critica (Thieme-Becker e, per Francesco, anche Pittura del '600 e '700, Ricerche in Umbria, I, Treviso 1976, ad Indices).
Bibl.: V. Carducho [Carducci], Diálogos de la pintura [1633], Madrid 1865, pp. 26, 346;A ...
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Secondo la definizione tradizionale, i nomi concreti sono quelli indicanti «oggetti di natura fisicamente percettibile» (Sabatini & Coletti 2007: ad vocem, «nome»), come cane, mela, albero, casa, acqua, [...] non fo per dire, / ma oggi sono una celebrità»: Giosuè Carducci, “Davanti San Guido”, in Rime nuove), o a servitù, confrontando grammatica della lingua italiana, Bologna, Zanichelli.
Sabatini Francesco & Coletti, Vittorio (2008), Il Sabatini- ...
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Orazio Flacco, Quinto
Francesco Ursini
La poesia della vita quotidiana
Vissuto nel 1° secolo a.C., Orazio può essere definito come il più classico dei poeti latini sia per il contenuto sia per la perfezione [...] per l’elaborata costruzione delle frasi: sarà imitato da tutti quei poeti lirici – da Petrarca fino a Leopardi, a Carducci e a Pascoli – che cercheranno di riprodurre nelle loro opere la perfezione formale dei classici.
Nell’ultima parte della sua ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic. sono...