ladro, ladrone (latro)
Bruno Basile
Sergio Romagnoli
La forma che continua il nominativo latino non si differenzia dall'altra in D.; ma alcuni commentatori pensano che ‛ ladrone ' valga " bandito ", [...] lento passo l'immagine perversa che racchiude Agnel e Cianfa) Francesco de' Cavalcanti (v.), cioè quel che tu, Gaville, piagni numeri ed essenze ".
Bibl.-F. D'Ovidio, La topografia morale dell'Inferno, in Studi sulla D.C., Milano-Palermo 1901, 241- ...
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ESTE, Francescod'
Luisa Bertoni
Nacque a Ferrara il 10 nov. 1516, da Alfonso I duca di Ferrara e da Lucrezia Borgia. Gli fu imposto il nome di Francesco in onore del re di Francia, vincitore a Marignano. [...] della Repubblica di Venezia: "Il signor don Francesco da Este risolutamente ha fatto domandar licenza a attraverso le Metamorfosi di Ovidio. L'E. fu , ad voces Este (François d') fils d'Alphonse I, e Este (François d'E.), marquis de Massalombarda; L ...
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GENOCCHI, Angelo
Livia Giacardi
Nacque a Piacenza il 5 marzo 1817 da Carlo, agiato possidente, e da Carolina Locatelli. Fin da giovanissimo il G. si distinse negli studi, in particolar modo in quelli [...] insegnanti, Giuseppe Veneziani per la fisica e Francesco Buccella per la matematica, i quali all -495 (con un elenco, un po' lacunoso, delle pubblicazioni); E. D'Ovidio, Discorso pronunciato in occasione dell'inaugurazione del busto di G. nella sede…, ...
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NARDINI, Pietro (Antonio Pasquale)
Antonella D'Ovidio
– Nacque a Livorno il 12 aprile 1722 da Giovanni Battista e da Maria Teresa Borrani.
Il padre, fabbricante di ghiaccio, era originario di Fibbiana, [...] con un atto del maggiordomo maggiore della corte, conte Francesco Orsini Rosenberg, il 14 luglio (Marri, 1996, p 39-41; R. Leoni, Elogio di P. N., Firenze 1793; C.F.D. Schubart, Ideen zu einer Ästhetik der Tonkunst, Wien 1806, pp. 61 s.; ...
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ROSA
Filippo Piazza
(de Rosis). – Famiglia di pittori bresciani del Cinquecento pionieri nel campo dell’illusionismo prospettico, un genere che, a partire dal XVII secolo, fu definito quadratura. Figli [...] istoriette [...] che rappresentano altra metamorfosi di Ovidio toccate da Pietro Rosa, con il ; P.V. Begni Redona, Pitture e sculture in San Francesco, in La chiesa e il convento di San Francescod’Assisi in Brescia, Brescia 1994, pp. 83-202; Id ...
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UZIELLI, Gustavo
Anna Guarducci
– Nacque a Livorno il 29 maggio 1839 da Sansone (v. la voce in questo Dizionario) e da Marianna Foà.
Apparteneva a una facoltosa famiglia israelitica, colta e di tradizione [...] Edmondo De Amicis, Giuseppe Giacosa, Salvatore Cognetti de Martiis, Enrico d’Ovidio, Casimiro Teja, Odoardo Tabacchi, Ernesto Spurgazzi, Icilio Guareschi, Guido Cora, padre Francesco Denza.
Dal 1887 ricominciarono i problemi in campo accademico che ...
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CHIARI, Giuseppe Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Secondo alcune fonti (Pascoli, p. 210) nacque a Roma il 10 marzo 1654, secondo altre (Pio), invece, il 18 marzo di quell'anno a Lucca; nella sua tarda età [...] Secondo il Sestieri (1969) le quattro Favole d'Ovidio, o Metamorfosi, della Galleria Spada (commissionate nel oggi nella collezione di Castelbarco Albani a Milano. Gli affreschi in S. Francesco a Ripa e in S. Clemente (con relativo bozzetto) sono per ...
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gente [sost.; plur. anche gente]
Antonio Lanci
Sostantivo ad altissima frequenza; ricorre in tutte le opere volgari di Dante. Il plurale, nelle edizioni oggi normalmente seguite, è di solito ‛ genti [...] Pd XI 94 la gente poverella, cioè i seguaci di s. Francesco, la prima comunità francescana; XVII 31 la gente folle, i -36; XXII, 100-114) non sa accennare senza turbamento " (D'Ovidio). Altri invece (Grabher, Sapegno, Chimenz) ritengono che g. debba ...
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MAIA MATERDONA, Gianfrancesco
Emilio Russo
Nacque a Mesagne, presso Brindisi, il 4 sett. 1590 da Pomponio Maia e da Ippolita Materdona, entrambi di famiglia nobile.
Fu destinato alla professione giuridica [...] apparvero a Milano nel 1632, con dedica a Francescod'Este. Nella raccolta, meno di ottanta componimenti divisi non per imitar gli affetti e le frasi di Claudiano o di Ovidio" (Opere, p. 353; altri passaggi significativi sulla distanza dalla poesia ...
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TORELLI VIOLLIER, Eugenio
Mauro Forno
. – Nacque a Napoli il 26 marzo 1842, primo dei tre figli di Francesco Torelli e Joséphine Viollier.
Suoi fratelli furono Giovanni e Carlo. Il padre, allievo di [...] che ai primi di agosto decise, assieme all’amico Francesco Leanza e ad altri patrioti napoletani, di prendere le Torelli. Inoltre: A. Rossi, E. T.-V., Firenze 1900; F. D’Ovidio, Rimpianti, Milano-Palermo-Napoli 1903, pp. 266-275; L. Villari, I ...
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