Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] quella sporadica di Virgilio, di Orazio, di Ovidio, ecc.; e si avrà netta l' a Marco Cademosto e a Francesco Maria Molza, entrambi settentrionali, ma moglie aveva così fatta paura, che a un volger d'occhi e a una parola sola tremar tutto lo faceva ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] progetto originario per un affresco poi sostituito dall'Illuminazione di Francesco I (D. Panofsky - E. Panofsky, 1958).
L'interpretazione del accedere direttamente: tra questi le Metamorfosi di Ovidio, gli Hieroglyphica di Orapollo, che costituivano ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] idillio Atteone, la valle Gargafia, che Ovidio aveva descritta in versi nitidi, ma spogli d'ogni potere suggestivo (Met., III, Doni.
Con elegante brevità il Panerazi, in un articolo su Anton Francesco Doni, scriveva: «Una volta di più è vero che il ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] all’avaro consesso familiare, fu La visione d’Ezechiello (1776), per Francesco Filippo Giannotti celebre predicatore di Ferrara. Egli David, a Tasso e alla Genesi, ad Ariosto e a Ovidio, dovunque potesse trovare colori e forme per vestire lo schema ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] alta sull'Umbria la voce di san Francesco. Tra i molti movimenti religiosi che regolato; sì come non si può bene manifestare la bellezza d'una donna, quando li adornamenti de l'azzimare e de «regulatos poetas» - Virgilio Ovidio Stazio Lucano - e gli ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] per canali si levò la voce di fra Pietruzzo d'Assisi, francescano, a invocare "pietà" per l'infanzia abbandonata in in Italia dal XIV alla metà del XVI secolo: interventi di Ovidio Capitani, Arnold Esch, Antonio Rigon, "Rivista di Storia della ...
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MARINO, Giovan Battista
Alessandro Martini
(Giambattista). – Nacque a Napoli il 14 ott. 1569 da Giovan Francesco, giureconsulto; il nome della madre è ignoto.
Il padre coltivava la poesia e pare si [...] in vista delle doppie nozze di Francesco Gonzaga con Margherita di Savoia e di Alfonso d’Este con Isabella di Savoia, 91) contiene l’autobiografia lirica del M., modellata su quella di Ovidio e stesa nello stesso canto in cui appare il canone dei ...
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scrittura (escrittura)
Antonio Lanci
Vincent Truijen
Vincent Truijen
Guy Dominique Sixdenier
Usato con una certa frequenza anche nella Commedia, ricorre soprattutto nel Convivio.
Il senso proprio [...] XII 125 il termine indica invece la regola di s. Francesco, in quanto documento scritto degno di venerazione; l'uso fede, credettero al battesimo e alla professione cristiana di Ovidio, così come D. lo crederà di Stazio (per non parlare del ruolo ...
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L'istruzione
Gherardo Ortalli
I modi in cui una comunità organizza i processi educativi sono sempre un buon indice del tipo di società alla quale ci troviamo di fronte. La formazione scolastica, [...] che agli allievi, i nomi di Seneca od Aristotele, Ovidio o Lucano o Cicerone. Continuiamo dunque a rimanere in ritrovarlo. Così verso il 1360 Giovanni di ser Francesco, incaricato dal comune di Pistoia d'informarsi sui docenti che c'erano in giro ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] fido. che già nel 1598 veniva imitato, fin nel titolo, da Francesco Contarini con la sua pastorale La fida ninfa. Per tutto il drammatica non è altrettanto nuovo nella lirica d'amore, a cominciare da Ovidio (Am., II). Quanto poi alla moralità ...
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