L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] e di Nasidio. […] Taccia di Cadmo e Aretusa Ovidio (Inf. XXV, 94-95, 97)
Ma l quantità di acqua: «e ora, lasso!, un gocciol d’acqua bramo», Inf. XXX, 63; od oncia, una appare nei testi poetici di ➔ Francesco Petrarca, con versi celeberrimi («che ...
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PARISIO, Giovan Paolo
Fabio Stok
(Parrasio, Aulo Giano). – Nacque a Cosenza il 28 dicembre 1470 da Tommaso, giureconsulto e consigliere del Senato napoletano, e Pellegrina Poerio.
Ebbe come primo maestro [...] Minuziano provocò polemiche e scambi d’accuse, di cui danno testimonianza Tacuino, 1522) e alle Metamorfosi di Ovidio ([nota 6] 1527) e alla Pro pp. 113-146; L. Ferreri, L’influenza di Francesco Pucci nella formazione di Aulo Giano Parrasio, in Valla a ...
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DONNO (Di Donno), Ferdinando
Maria Teresa Biagetti
Nacque a Casalnuovo (oggi Manduria, prov. di Taranto), nella provincia salentina, da Giovanni e Medea d'Agostino, entrambi di famiglia nobile, il 25 [...] Gliamori di Leandro ed Ero in cui narra, sulle orme di Ovidio, come Ero, credendo Leandro morto in mare nel tentativo di D. molto probabilmente fu anche aggregato all'Accademia degli Incogniti, fondata a Venezia intorno al 1630 da Giovan Francesco ...
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PANZINI, Alfredo
Eleonora Cardinale
– Nacque a Senigallia il 31 dicembre 1863 da Emilio, medico condotto a Rimini, e da Filomena Santini. Ebbe un fratello, Ugo, mentre una sorella, Matilde, morì subito [...] dell’Università di Bologna, fu allievo di Giosue Carducci e Francesco Acri. Dopo la morte prematura del padre (2 maggio 1883 Firenzuola. Scritti scelti e annotati da D. Re e A. P., Milano 1890; Elegie di Ovidio e Tibullo scelte e commentate…, Milano ...
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ARNALDI, FrancescoFrancesco Della Corte
Nacque a Codroipo (Udine) il 5 ott. 1897 da Girolamo e da Giovanna Sebben, in una famiglia comitale risalente al Sacro Romano Impero. Compiuti gli studi liceali [...] garbavano la difesa del postclassico, né il suo voler mettere d'accordo il classico col cristiano, né la sua velleità di volumi: I, Da Nevio a Properzio (Napoli 1953); II, 1, Da Ovidio aLucano (ibid. 1956); II, 2 A, Da Valerio Flacco aPrudenzio (ibid ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] verso, e a un tempo si rifà all'elegia di Ovidio sulla partenza da Roma, quasi volesse tradurre la situazione ovidiana Francesco Torti: «La sua anima più viva che tenera, più fantastica che sensibile, cerca sempre d'abbellire senza curarsi d' ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] filosofia e le testimonianze degli stessi poeti pagani (Dante cita Ovidio) confermano, del resto, questa verità che distrugge ogni falsità di questo maestro francescano e alcuni passi del Convivio particolarmente importanti; così come, d'altro canto, ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] quella sporadica di Virgilio, di Orazio, di Ovidio, ecc.; e si avrà netta l' a Marco Cademosto e a Francesco Maria Molza, entrambi settentrionali, ma moglie aveva così fatta paura, che a un volger d'occhi e a una parola sola tremar tutto lo faceva ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] idillio Atteone, la valle Gargafia, che Ovidio aveva descritta in versi nitidi, ma spogli d'ogni potere suggestivo (Met., III, Doni.
Con elegante brevità il Panerazi, in un articolo su Anton Francesco Doni, scriveva: «Una volta di più è vero che il ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] alta sull'Umbria la voce di san Francesco. Tra i molti movimenti religiosi che regolato; sì come non si può bene manifestare la bellezza d'una donna, quando li adornamenti de l'azzimare e de «regulatos poetas» - Virgilio Ovidio Stazio Lucano - e gli ...
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