LANDI, Giovanni
Mario De Gregorio
Nato a Siena nel 1478 da Alessandro, svolse la professione di cartolaio e libraio, agli inizi con alterne fortune, tant'è che nell'ottobre 1509, pur essendo titolare [...] 'attività di bidello del L.: una raccomandazione per Tommaso da Città di Castello per insegnare nel terzo di Città, un editoriale del L. con Callisto di Simone di Niccolò di Nardo e Francesco di Simone Bindi, che sarà il gestore dell'ultima bottega ...
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ASTORE, Francesco Antonio
Nino Cortese
Di famiglia proveniente dal Mantovano ed immigrata nel Mezzogiorno da due generazioni - parlando a un amico mantovano di questa sua origine dirà con tutta serietà [...] vicino alla terra natia; continuò gli studi nel seminario di Nardò e a Lecce, e li completa a Napoli, ove, come al cittadino Carnot ed il Marinelli nei suoi Giornali; e da un documento dell'Archivio di Stato di Napoli, pubblicato dal Lucarelli ...
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DI ROMA, Azzolino (Azzolino de Urbe)
Mauro De Nichilo
Nacque in Terra d'Otranto tra la fine del sec. XIII e l'inizio del XIV.
La conoscenza della lin gua greca, che la terra salentina aveva nutrito e [...] 1334 traduce anche un'opera di fra Francesco de Marrano (il 7 febbr. 1335 a corte diventa a tal punto indispensabile da impedirgli di allontanarsi persino per curare i come ab ate del convento di Nardò è perlomeno verosimile. Dubbi permangono anche ...
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LONGO, Alberigo
Valentina Gallo
Nacque daFrancesco sul finire del XV secolo a Nardò, nel Salento. Le notizie intorno ai primi decenni della sua vita sono tramandate unicamente dai biografi successivi, [...] da G. Della Casa l'imprimatur per la stampa. È presumibile che la produzione poetica in volgare del L. sia proceduta parallelamente allo studio della lezione petrarchesca, come testimoniano le sue annotazioni al testo del Canzoniere che Francesco ...
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PONTEDERA, Giulio
Elena Canadelli
PONTEDERA, Giulio. – Nacque a Vicenza il 7 maggio 1688 da Antonio e dalla nobildonna Lucia Zanonati.
Originaria di Pisa, la famiglia Pontedera si era stabilita in Veneto [...] ’antichità classica greca e romana (D. Nardo, Scienza e filosofia nel primo Settecento padovano Elisabetta, dal fratello Francesco e dalla figlia nel 1760 sulla balaustra del muro circolare dell’orto da lui diretto.
Cfr. inoltre: G. Gennari, Lettera ...
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DESA, Giovanni Bernardino
Lorenzo Baldacchini
Nacque nella seconda metà del sec. XVI a Copertino, nella diocesi di Nardò (attuale provincia di Lecce), antico centro di cultura umanistica, anche se di [...] acerrima de anima di Francesco Scarpa (Pitagora Scarpio) Ordinationi per la chiesa et diocesi di Nardò del 1591. Le altre, riportate dal capilettera e i fregi del D. furono rilevati dal Valeri e da lui usati a partire dal 1627, con l'eccezione di un ...
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DEL BALZO, Angliberto (Ingilberto)
Franca Petrucci
Nacque in data imprecisata, nel secondo quarto del secolo XV, secondogenito di Francesco, duca di Andria, e di Sancia di Chiaramonte, che era sorella [...] fosse smantellata. Il 18 marzo ne presero possesso i Leccesi, a cui l'aveva donata re Ferdinando. Il riacquisto da parte del D. della città di Nardò fu una delle condizioni che i baroni sottoposero al re, e questi accettò, con il patto di Miglionico ...
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D'AULA
Elio Catello
Maestri argentieri operosi a Napoli (secc. XVII-XVIII).
Nicola nel 1658 eseguì per Marco Antonio Pisanello, vescovo di Volturano, una statua di S. Giovanni eremita (Napoli, Archivio [...] eseguì otto candelieri d'argento per il monastero di S. Francesco a Pontecorvo (Ibid., Banco della Pietà. Giornale di cassa Sanfelice alla cattedrale di Nardò.
Nel 1739, infine, Cavaliere. Fra le opere direttamente da lui eseguite si ricorda la ...
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COPPOLA, Luise
Franca Petrucci
Mercante napoletano, di famiglia originaria di Scala nell'Amalfitano, fu attivo dal quarto decennio del sec. XV.
Doveva essere ancora piuttosto giovane quando nell'ottobre [...] padre il C. acquistò proprietà terriere in Terra d'Otranto; un quarto figlio, Nardo, che testò nel 1459, gli è attribuito con poca attendibilità da G. Filangieri. Francesco fu un iritraprendente e fortunato uomo d'affari e forse il notevole slancio ...
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CARACCIOLO, Francesco
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Figlio di Giovanni Battista e di Maria Spinelli, il C., di cui si ignorano la data e il luogo di nascita, ereditò dal padre il titolo di duca di Martina. Nel 1647, allo scoppio [...] che cadde così in mano degli insorti, guidati da Ippolito da Pastena. L'instabilità e la precarietà della situazione a cura di A. Parente, Napoli 1932, pp. 48-57, 73; L. Pepe, Nardò e Terra d'Otranto, Trani 1895, pp. 141, 143-145, 149-51; G. Carucci ...
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