PERUGINO
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
. Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il P., pittore, nacque a Città della Pieve con ogni probabilità nel 1445, morì a Fontignano - piccola terra [...] già stato innanzi ad Arezzo alla scuola di Piero della Francesca. A Firenze sicuramente studiò sotto la guida di Andrea capolavori, l'affresco della Crocifissione in S. Maria Maddalena de' Pazzi a Firenze.
Il maestro qui ha conseguito il più alto ...
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RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] S. Spirito, di pianta basilicale, la cappella de' Pazzi, a pianta centrale con antistante portico l'inizio longitudinale come nella chiesa di S. Spirito a Roma, o in S. Francesco al Monte presso Firenze.
Nei palazzi, più vasti e di più classici ...
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PORTA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] . Esso sarà a volta a volta o schiacciato come nella porta della Cappella de' Pazzi del Brunelleschi, o tendente all'isoscele come in tutta l'architettura di Francesco di Giorgio Martini.
Un altro tipo di porta, che il Rinascimento trae dagl ...
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MARTIRE
Giulio BELVEDERI
Arturo MARPICATI
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. Etimologicamente μάρτυς e μαρτύριον significano rispettivamente "testimone" e "testimonianza", ma a primo esame rimane un po' enigmatico in qual modo [...] eroica era continuata da Pier Fortunato Calvi (1855), da Francesco Bentivegna (1856), da Carlo Pisacane, il più illustre dei della Pieve (Perugia), morto il 27 ottobre del '22 a Casal de' Pazzi (Roma); Luigi Andena di Foligno, morto il 2 agosto del ' ...
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PORTICO (lat. porticus; gr. στοά)
Giacomo GUIDI
Bruno Maria APOLLONJ
Edificio, in generale, di forma rettangolare, generalmente molto allungata, che, almeno dalla parte di uno dei lati lunghi, si [...] originale di portico costruisce il Brunelleschi dinnanzi alla Cappella de' Pazzi dove la trabeazione orizzontale sorretta da tre colonne di piazze porticate italiane; lo stesso vale per il S. Francesco di Paola a Napoli di P. Bianchi; a Trieste il ...
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MEDICI, de'
Giovanni Battista Picotti
Famiglia fiorentina. Di origini oscure, doveva già avere non piccolo credito in Firenze, quando uno dei suoi membri, Bonagiunta, appare come testimone, in atti [...] da Lorenzo il Magnifico, tanto più dopo quella congiura de' Pazzi, della quale fu vittima il fratello di lui Giuliano notevole nei rivolgimenti politici del tempo suo; da costui e da Francesca Salviati, nipote di Leone X e zia materna di Cosimo I ...
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ROSONE (o rosa)
Vincenzo Fasolo
Questo termine appartiene specialmente alla nomenclatura relativa all'architettura religiosa e designa quel tipo di finestre circolari aperte sulle fronti delle chiese [...] della cappella Colleoni.
Nelle architetture toscane, Francesco di Giorgio impiega ancora il rosone nella fronte (Palazzo di Parte Guelfa; oculi nel tiburio della cappella de' Pazzi); ma Giuliano da Maiano segna nell'ossatura della facciata incompiuta ...
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VETTORI, Francesco
Marcello Simonetta
– Nacque a Firenze l’8 novembre 1474 da Piero e da Caterina Rucellai, sorella del ricco Bernardo, ed ebbe due fratelli, Giovanni e Paolo (v. la voce in questo Dizionario).
Crebbe [...] 260). Secondo il giudizio pur parziale di Rofia: «il mio Magnifico Francesco Vectori, che gli sia benedetto il corpo, l’anima, l’ossa del suo tempo, come mostra la lettera di Alessandro de’ Pazzi scrittagli da Roma il 7 maggio 1524 (Archivio di ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] coadiutore del nunzio pontificio, monsignore Francescode' Pannocchieschi, "attonito" nella visione Seicento, pp. 147-244.
77. Cf. L. Bianconi - T.R. Walker, Dalla Finta pazza alla Veremonda, pp. 425 ss.
78. N. Mangini, I teatri di Venezia, p. 30. ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] il coadiutore del nunzio pontificio, monsignore Francescode’ Pannocchieschi, «attonito» nella visione Seicento, pp. 147-244.
77. Cf. L. Bianconi - T.R. Walker, Dalla Finta pazza alla Veremonda, pp. 425 ss.
78. N. Mangini, I teatri di Venezia, p. 30. ...
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cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...
televisibile
s. m. e f. e agg. (iron.) Personaggio noto al pubblico della televisione; adatto al pubblico televisivo. ◆ «La storia di Cirano», che il regista Gabriele Vacis e il protagonista Eugenio Allegri hanno adattato dall’originale partendo...