Boncompagno da Signa
Francesco Tateo
Maestro dello Studio bolognese fra la fine del sec. XII e il principio del XIII. Nato a Signa, presso Firenze dove condusse i primi studi, a circa trent'anni, nel [...] Ital. " III (1932) 44-50; N. Zingarelli, La vita, ecc., Milano 1944, 20, 42, 1269; Davidsohn, Storia I 1212-1215; D. DeRobertis, Il libro della " Vita Nuova ", Firenze 1961, 37, 102; F. Forti, La " transumptio " nei dettatori bolognesi e in D., in D ...
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JOVINE, Francesco (App. II, 11, p. 59)
Scrittore, morto a Roma il 30 aprile 1950. Postumi sono stati pubblicati il romanzo Le terre del Sacramento (Torino 1950) e la raccolta, in unico volume, di tutti [...] 1950, 12 aprile 1960; G. Debenedetti, in Vie Nuove, 14 maggio 1950; N. Sapegno, in Società, giugno 1950; G. DeRobertis, in Tempo (Milano), 12-19 agosto 1950; P. Pancrazi, Scrittori d'oggi, VI, Bari 1953; C. Muscetta, Letteratura militante, Firenze ...
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SERRA, Renato (Renato Luigi Giuseppe Giulio). – Nacque a Cesena (Forlì) il 5 dicembre 1884, nella casa di famiglia in Borgo Cavour circonvallazione al n. 14, attuale viale Carducci (sede della Fondazione [...] del 15 ottobre 1914 (Epistolario..., a cura di L. Ambrosini - G. DeRobertis - A. Grilli, 1934, 1953, p. 528).
Dopo i lutti e Umberto Albini, discutendo una tesi (Dei «Trionfi» di Francesco Petrarca) solo più tardi pubblicata da Grilli, con biografia ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] vicinanza tra le teorie di questo maestro francescano e alcuni passi del Convivio particolarmente importanti; considerazioni della CORTI, Felicità mentale, pp. 123-5.
[17] Cfr. D. DEROBERTIS, Introduzione alla Vita Nuova, in Opp. min., I/I, p. 18.
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] più appare considerevole il caso del Cantico di s. Francesco evidentemente svoltosi, anche da questo punto di vista, in che sia della tradizione estravagante in e par che sia: vedi DeRobertis, Il libro della Vita Nuova, pp. 145-146), la notevole ...
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Costantino nella storiografia italiana su Roma
Federico Santangelo
Costantino e il suo tempo rappresentano banchi di prova fondamentali per il farsi della disciplina storica in Italia. Bastino due esempi, [...] l’origine del ruolo di magister officiorum in età costantiniana, attraverso la lettura del De magistratibus di Giovanni Lido; una nota di Francesco M. deRobertis (1910-2003) si sofferma sul richiamo costantiniano a un’applicazione rigorosa del ius ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] fondo, si sentiva sempre un liberale. E confidandosi a Francesco Torti già si raccomandava di non esagerare troppo con le No, non c’era (per dirla con la finezza del DeRobertis) quell’«aerea tessitura dell’endecasillabo foscoliano» che nelle Grazie ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] Uomini sul fondo di DeRobertis) ottenne il suo primo successo con La nave bianca, scritto da DeRobertis e interpretato da attori emotive che ci abbia dato il cinema del dopoguerra. In Francesco giullare di Dio (1949) i ‛fioretti' si succedono con ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] t'apristi? (XXXIII 64-66); e la famosa t. che chiude il primo discorso di Francesca (V 106-108); e ancora IX 46-48, XXX 118-120, Pd I 115- , Linguaggio e poesia nella D.C., Pisa 1960; D. DeRobertis, Il libro della Vita Nuova, Firenze 1961; A. Noyer ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] si esprimeva Contini nella "perizia" allegata da Domenico DeRobertis, Il canzoniere escorialense e la tradizione "veneziana" delle regioni. Lingua nazionale e identità regionali, a cura di Francesco Bruni, Torino 1992, pp. 220-281; Piera Tomasoni ...
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