ARETUSI, Pellegrino (il Munari o Pellegrino da Modena)
Augusta Ghidiglia Quintavalle
La prima notizia dell'A. è di un poeta contemporaneo, G. M. Parente, che, in una laude alla sua innamorata Cassandra [...] l'altro, il Bimbo, così affine a quello della pala di Ferrara.
Forse subito dopo l'esecuzione di questa pala l'A., ancora s. Giuseppe e s. Domenico che dà la regola a s. Francesco, nel quale il raffaellismo, ma ancora in ambito emiliano - quasi un ...
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CIVALLI, FrancescoFrancesco F. Mancini
Nacque a Perugia nel 1660, secondo la notizia fornita, come ogni altra relativa alla sua vita e alla sua opera, dal Pascoli, autore di un profilo biografico che [...] (non identificata) delle Nozze di Cana del Veronese. Tornato in Ferrara, il C., lodato per l'ottima qualità del lavoro, fu con la settima del braccio meridionale del portico, raffigurante S. Francesco di Paola che fa cader sangue da una moneta, ed i ...
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DI CHIRICO, Giacomo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Nacque a Venosa (Potenza) il 27 genn. 1844 da Luigi e da Caterina Savino. Il padre morì quando egli era ancora piccolissimo, nel 1848. Il primo apprendistato [...] napoletani del periodo, fu la conoscenza del pensiero di Francesco De Sanctis (De Niccolò, 1884).
Cominciò con dove è tuttora conservato presso gli uffici. All'Esposizione di Ferrara, tenuta in occasione del centenario della nascita dell'Ariosto nel ...
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FAVINI, Francesco Antonio (in religione Atanasio)
Lea Marzocchi
Figlio di Cristoforo e di Caterina Patrignani, nacque a Coriano, nei pressi di Rimini, il 31 luglio 1749 e si fece francescano fra gli [...] , 1971). Nel 1794 era di nuovo in Emilia fra Bologna, Parma e Ferrara, intento a trarre copie dal Correggio e a dipingere pale d'altare per le chiese dell'Ordine francescano. Nel 1796, dopo l'arrivo dei Francesi, rientrò a Rimini. Lavoro della ...
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FERRARI, Giovanni Pietro
Lucio Scardino
Nacque a Monestirolo (Ferrara) il 22 febbr. 1884 da Tomaso e da Adalgisa Smai. Visse l'infanzia in vari paesi della provincia (soprattutto Quartiere di Portomaggiore), [...] alla mostra "Arte e Patria" al palazzo dei Diamanti di Ferrara, dove spiccò per una "magnifica testa di ragazza dolente" (cfr. Scavroni, 1917), e aderi alla esposizione della "Francesco Francia" a Bologna (cfr. Raggio, 1917); nel 1919 fu premiato ...
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FERRARI, Antonio Felice
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Figlio di Francesco, pittore e scenografo di fama, nacque a Ferrara nei primi mesi del 1667, mentre il padre si trovava alla corte imperiale di [...] . 23 s.; C. Cittadella, Catal. istor. de' pittori e scultori ferraresi e delle opere loro, Ferrara 1783, IV, pp. 145-154; D. G. Pellizzari, Vita di FerrariFrancesco e A. suo figlio (per nozze Schrift), Venezia 1847; L. N. Cittadella, Il castello di ...
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COLLINA, Mariano
Clara Roli Guidetti
Nacque a Bologna, probabilmente intorno al 1720 (Thieme-Becker). A Bologna frequentò per due anni la scuola di D. Creti, indi quella di F. Torelli; trattò pure il [...] Patmos del Dosso, già in S. Maria in Vado di Ferrara). Attualmente è possibile rintracciare l'attività dei C. attraverso le Beato Giuseppe da Copertino e il S. Antonio Abate di S. Francesco, la Madonna con S. Giuseppe da Leonessa, il Beato Serafino ...
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AVELLI, Francesco Xanto
Giuseppe Liverani
Nato a Rovigo al principio del secolo XVI, operò come pittore di maioliche, dal 1530 almeno, in Urbino, dove si sposò. Si hanno notizie sino verso la metà del [...] Un piatto è da lui indicato come eseguito nella bottega di un Francesco di Silvano. A questi vanno aggiunti i pezzi non datati né il 1530. È probabile che, mossosi dalla natia Rovigo verso Ferrara, egli abbia avuto colà i primi contatti con l'arte ...
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GIULIO da Urbino
Maura Picciau
Non si conosce la data di nascita di questo pittore di maioliche (probabilmente nato a Urbino) attivo nella prima metà del XVI secolo in diverse città d'Italia, e scarse [...] Campori, Notizie storiche e artistiche della maiolica e della porcellana di Ferrara nei secc. XV e XVI, Modena 1871, p. 41 maioliche del '500. La cultura coeva a Xanto Avelli, in Francesco Xanto Avelli da Rovigo, Atti… 1980, Rovigo 1988, pp. 160 ...
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LEVIS (Levi, di Levi), Giuseppe de
Valentina Sapienza
Ritenuto un artista attardato di provincia (Planiscig), forse ebreo, dato il cognome e la predilezione della forma latina con cui si firmava, considerata [...] identificarsi nella placchetta con la Deposizione del 1577 (Ferrara, Musei civici), derivata forse da un prototipo figli, Paolo (nato nel 1572 e morto prima del 1635) e Francesco (1573-1630), quest'ultimo stimato dal mecenate Agostino Giusti che nel ...
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fogliante
s. m. e f. e agg. (iron.) Lettore abituale che si riconosce nella linea proposta dal quotidiano «il Foglio», diretto da Giuliano Ferrara; diffuso dal «Foglio». ◆ Quando nei giorni scorsi Daniele Capezzone ha rivolto un appello ai...
dalemista
s. m. e f. Chi o che sostiene la linea politica di Massimo D’Alema. ◆ Abolizione della proporzionale, rafforzamento del primato del premier, riduzione del ruolo dei partiti: raccontano che un ministro ha chiesto a un vicino di sedia...