Famiglia fiorentina, nota dalla metà del sec. 13º; alla fine dello stesso secolo, da Bonamico, più volte ambasciatore a Bonifacio VIII, si staccarono cinque rami, i quali, destreggiandosi tra le varie [...] né Niccolò (v.), così come durante il principato alcuni dei C. furono implicati nella congiura di Orazio Pucci contro Francesco I (1575). Il ceppo fiorentino, illustratosi, oltre che nel campo politico (con Gino di Neri, Neri di Gino, e Piero: v. le ...
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Architetto, scultore, pittore e miniatore (Firenze 1531 - ivi 1608). Cresciuto a Firenze, lavorò per Cosimo I e per suo figlio Francesco. Architetto, s'ispirò all'Ammannati, ricercando lievi effetti pittorici. [...] qualificandosi fra i maggiori rappresentanti del tardo manierismo fiorentino. Sua prima opera architettonica fu la villa 1574) il casino di San Marco, palazzo di città del principe Francesco, ora palazzo della Corte d'appello. Progettò poi la pianta ...
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Pittore (Fabriano 1370 circa - Roma 1427). Formatosi sulla pittura e sulla miniatura lombarda tardo gotica di Michelino da Besozzo e Giovanni di Benedetto da Como, fu anche attento alla contemporanea arte [...] dei medici e degli speziali di Firenze. Durante il soggiorno fiorentino dipinse l'Adorazione dei Magi (1422, Uffizi) per Palla del Battista (perdute). Altre opere: il S. Francesco, opera giovanile (Fabriano, collezione Fornari); l'Incoronazione ...
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Pittore fiorentino (m. 1366); fu scolaro di Giotto (secondo Cennino Cennini lavorò con Giotto per 24 anni). La sua personalità si distingue da quella del maestro già nella Madonna col Bambino di Castiglione [...] Fiorentino (Pinacoteca Civica), dalle caratteristiche proporzioni allungate, di gotica eleganza. Fra le sue opere più Madonna degli Uffizi; le piccole storie di Cristo e di s. Francesco (oggi quasi tutte all'Accademia di Firenze); un polittico in S. ...
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Pittore, scultore e architetto (Cigoli, San Miniato, 1559 - Roma 1613). Scolaro di A. Allori, risentì pure l'influsso di Santi di Tito e del Barocci: insistendo su effetti patetici, calda coloritura e [...] di effetti chiaroscurali, il C. fu tra gli iniziatori del barocco fiorentino (Martirio di s. Stefano, 1597, e S. Francesco stigmatizzato, Firenze, Pitti; S. Antonio, Cortona, S. Francesco; tela per il soffitto della chiesa dei Cavalieri a Pisa, 1605 ...
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Nome col quale è conosciuto il pittore e architetto Piero d'Antonio Dei (Firenze 1448 - ivi 1502), detto anche Bartolomeo di S. Clemente, monaco camaldolese ad Arezzo. Formatosi sul Pollaiolo e su Piero [...] l'Assunta e il S. Rocco in S. Domenico di Cortona, le Stimmate di s. Francesco nel Museo e la Madonna e santi nella Collegiata di Castiglion Fiorentino, la Crocifissione di Sansepolcro. Su suo disegno fu costruita la chiesa della Nunziata ad Arezzo ...
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Pittore (Firenze 1576 - ivi 1644), di padre fiammingo, allievo del Cigoli. È uno dei migliori artisti del Seicento fiorentino, in cui la tradizione del tardo manierismo si orienta verso modi di ispirazione [...] realistica, non senza risentire influssi veneti. Fra le sue opere: la Castità di Giuseppe (Uffizî), Tarquinio e Lucrezia (Roma, Acc. di S. Luca), S. Francesco riceve le stigmate (Pisa, S. Giusto). ...
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Pittore fiorentino (sec. 14º-15º). Gli affreschi del pal. comunale di San Miniato al Tedesco (1393), di S. Francesco a Volterra (1410), della chiesa e dell'oratorio di S. Lorenzo in Ponte a San Gimignano [...] (1413), ne mostrano l'avvio orcagnesco, l'influenza di A. Gaddi e la finale adesione ai modi del gotico internazionale ...
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Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] . Nel 1504 R. dipinse per la chiesa di San Francesco a Città di Castello lo Sposalizio della Vergine (Milano, Brera però di risalire alle origini del movimento rinascimentale fiorentino. Vanno probabilmente datati ai primi mesi del soggiorno ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Battista di Iacopo de' Rossi (Firenze 1495 - Parigi 1540). Tra i maggiori esponenti, con il Pontormo e D. Beccafumi, del primo manierismo fiorentino, rivelò il suo [...] Nel 1530 si recò in Francia, dove fu pittore ufficiale della corte e lavorò alla decorazione del castello di Fontainebleau (Galleria di Francesco I, in collab. con F. Primaticcio, 1532-37). A Parigi eseguì la Pietà (Louvre); tra le ultime opere è la ...
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fiorentino
agg. e s. m. [lat. Florentīnus, agg. di Florentia «Firenze»; cfr. la forma latineggiante Fiorenza del nome della città, frequente nell’uso poet. (anche in Dante) e in quello dialettale di varie parti d’Italia]. – 1. agg. Di Firenze,...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...