. Poeta arabo del sec. X, nato ad al-Kūfah nel 303/915, ucciso presso Baghdād nel 354/965. Il nome di al-M., che vuol dire "colui che si spaccia per profeta" (il suo vero nome era Aḥmad ibn al-Hụain) è [...] di al-M., col commentario di al-Wāḥidī, è stato edito da F. Dieterici, Berlino 1861. Numerosissime le edizioni orientali.
Bibl.: F. Gabrieli, La vita di al.-M., in Rivista degli studi orientali, XI, pp. 27-68; id., Studi sulla poesia di al-M., in ...
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D Nome di due califfi arabi della dinastia degli Omayyadi.
al-W. I, figlio di ‛Abd al-Malik, regnò dall'88 eg., 705 d. C., al 98 (715). Il suo califfato rappresenta l'apogeo degli Omayyadi e dell'impero [...] , che ne fu a capo, gli succedette sul trono.
Bibl.: J. Wellhausen, Das Arabische Reich u. sein Sturz, Berlino 1902, pp. 157-66, 218-28; su W. II in particolare, F. Gabrieli, al-W. b. Yazīd, il califfo e il poeta, in Riv. studi orient., XV, pp. 1-70. ...
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Regione dell'antica Persia, confinante a N. con l'Areia, a S. con la Gedrosia, a E. con l'Aracosia, a O. con la Carmania. Corrisponde all'ingrosso al Sigistān della geografia musulmana medievale e alla parte occidentale dell'attuale Afghanistān.
Sotto la forma zaranka, compare nelle iscrizioni di Dario come la nona satrapia dell'impero; è la terra degli Zarankai (Σαράγγαι in Erodoto), popolazione dell'Iran ...
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Orientalista francese, nato il 6 febbraio 1827, morto a Parigi nel marzo 1908. Entrato nella carriera consolare, fu a Gerusalemme e, col De Gobineau, due anni in Persia, a Teherān; nel 1863 fu nominato professore di turco nella École de langues orientales vivantes, a Parigi, di cui più tardi fu anche, e sino alla morte, direttore. Contemporaneamente diresse la sezione orientale della Tipografia Nazionale ...
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Storico orientalista, nato a Pietroburgo il 15 novembre 1869, morto a Mosca il 19 agosto 1930, professore dal 1901 nell'università di Pietroburgo. Buon conoscitore dell'arabo, del persiano e del turco, dominò da maestro su solide basi filologiche la storia politica e istituzionale e la geografia dell'Asia anteriore e centrale.
Tra le opere sue principali sono la storia del Turkestan sotto il dominio ...
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Orientalista inglese, nato a Uley (Gloucestershire) il 7 febbraio 1862, morto a Firwood presso Cambridge il 5 gennaio 1926. Agli studî di medicina, iniziati nell'università di Cambridge, accompagnò ben presto quelli delle lingue orientali. Del viaggio che nel 1887-88 poté compiere in Persia pubblicò un racconto di grande interesse per la conoscenza della vita sociale e spirituale persiana (A year amongst ...
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REISKE, Johann Jakob
FrancescoGABRIELI
Filologo classico ed orientalista, nato a Zorbig il 25 dicembre 1716, morto a Lipsia il 14 agosto 1774. Di umile origine, essenzialmente autodidatta, lottò in [...] condizioni di vita assai difficili con mirabile tenacia e devozione alla scienza, coltivando insieme la filologia greca e l'arabistica.
In ambedue questi campi la sua opera fu feconda e altamente pregevole: ...
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RAH Antica città del ‛Irāq, a SE. dell'attuale an-Nagiaf. Fondata in epoca imprecisabile anteriormente al sec. V dell'era volgare, in posizione climaticamente e commercialmente favorevole, fu sede della dinastia araba dei Lakhmidi, vassalli dell'impero persiano dei Sasanidi, per conto del quale custodiva la vicina frontiera del deserto siro-arabico. La sua piccola corte provinciale ebbe in epoca preislamica ...
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Regione a SO. del Paropamiso, corrispondente a un dipresso all'attuale provincia afghāna di Qandahār. Nelle iscrizioni cuneiformi di Dario, costituisce la decima satrapia dell'impero persiano; in Erodoto non occorre il nome della regione, ma i Πάχτυες, i Σαταγύδαι e gli 'Απαρύται da lui nominati appartengono all'etnografia di essa. Conquistata da Alessandro nel 330 con la spedizione di Battriana, fu ...
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. Vocabolo arabo (plur. umarā') significante "capo, principe, comandante", in persiano talora abbreviato in mīr. Esso entra in molti titoli proprî della civiltà musulmana, di cui il più noto è quello di Amīr al-mu'minīn (principe dei credenti), portato dal Califfo quale capo supremo dello stato musulmano. Il primo a usarlo fu il califfo ‛Omar (13-23 èg. = 634-644 d. C.) e dopo di lui tutti i califfi ...
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degregoriano
agg. Relativo al cantautore Francesco De Gregori. ◆ vogliamo sottolineare il dignitoso e serio silenzio degregoriano davanti alla pseudopolemica che qualcuno ha tentato d’imbastire su «Il cuoco di Salò». (Gabriele Ferraris, Stampa,...
deandreiano
agg. Del cantautore Fabrizio De André (1940-1999). ◆ Dopo gli assoli, nel secondo tempo Cristiano torna a suonare i suoi nove strumenti per accompagnare una lunga carrellata che parte dall’«Infanzia di Maria» e ripercorre quasi...