CHIARAMONTI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Brescia il 2 marzo 1731, ricevette un'ottima educazione classica nell'ambiente familiare e poi passò a studiare filosofia e giurisprudenza nell'università [...] Francia e ai suoi philosophes dalla cultura italiana di questi anni costituiscono il legame che lo tiene unito a molti eruditi italiani dell'epoca. Girolamo Tartarotti, Francesco del sec. XVIII sino a' nostri giorni, I, Venezia 1806, p. 90; V. Peroni ...
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ALBANI, Giovan Francesco
Gianni Sofri
Nacque a Roma il 26 febbr. 1720 da Cado, fratello dei cardinali Annibale e Alessandro, e da Teresa Borromei. Assai giovane, l'influenza degli zii gli valse l'elevazione [...] i cardinali Antonelli, Gerdil e Campanelli, fece parte della congregazione speciale, istituita da Pio VI, che esaminò e condannò le "puntazioni di Ems" e il sinodo di Pistoia.
Scoppiata la Rivoluzione in Francia, l'A. tenne di imperatore Francesco Il. ...
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EGIDIO da Milano (al secolo Giovanni Savini)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, parrocchia di S. Ambrogio, il 29 ag. 1836, da Carlo Savini e da Carolina Zerbi, di famiglia benestante e di civile [...] ai suoi collaboratori e al Terz'Ordine francescano.
Nel 1875, sull'onda di questi successi, e forse anche per franc., XXIII (1892), p. 158; L (1919), pp. 588-593; Valderniro Bonari da Bergamo, I conventi e i cappuccini dell'antico Ducato di ...
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BOCCELLA, Cesare
Mirena Bernardini Stanghellini
Nato a Lucca il 24 marzo 1810 dal marchese Cristoforo e da Elisabetta Bartolommei, fu educato a Parma in un collegio retto dai padri benedettini, da cui [...] I quattro poemi maggiori di Alessandro Pouschkine (Pisa 1841). Durante i frequenti soggiorni in Francia . La certosa di Pisa - Quella di Lucca, ibid., X (1841), pp. 189-225, 315-353; XI (1842), pp. 5-26; Storia di s. Francesco d'Assisi scritta ...
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CARPEGNA, Ulderico
Giovanni Romeo
Nacque il 25 maggio del 1595 dal conte Tommaso e dalla milanese Vittoria Landriani a Scavolino nel Montefeltro (tra le fonti più antiche solamente il Ricci sostiene [...] duca, attraverso il matrimonio della figlia diFrancesco Maria Della Rovere con un Barberini eccessiva partigianeria del C. verso i Medici fu la causa determinante della ogni possibilità, per l'ostilità della Francia e delle altre potenze europee nei ...
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GINETTI, Giovanfrancesco
Stefano Tabacchi
Nacque a Velletri, presso Roma, il 13 dic. 1626, undicesimo dei quattordici figli di Giovanni e di Lorenza Toruzzi.
La famiglia, che apparteneva al patriziato [...] Francesco Baranzone, luogotenente del tribunale dell'Auditor Camerae, si laureò inutroque iure e mosse i primi passi nella carriera prelatizia. Divenuto referendario di Vita Clementis X necnon Ioannis Francisci Ginetti ac Balthasaris Cinci; ...
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CECCHINI, Domenico
Luisa Bertoni
Nacque a Roma da Domizio e da Fausta Capizucchi il 7 febbr. 1589. Compiuti i primi studi nella città natale, si laureò in diritto a Perugia nel 1604. Tornò a Roma sul [...] di 9.500 scudi che il cardinale esitava ad accettare per non inimicarsi la Francia. Il C. riuscì a risolvere favorevolmente la questione, a dissipare i quando egli tentò di porre un freno alle ruberie del sottodatario Francesco Canonici Mascambruni, ...
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CIBO, Odoardo
Enrico Stumpo
Figlio di Carlo I Cibo Malaspina duca di Massa e principe di Carrara e di Brigida Spinola, nacque a Genova il 6 dic. 1619, sestogenito di quattordici figli.
Seguendo le tradizioni [...] e i rapporti sulle intese politiche o sui disaccordi della Confederazione dei Cantoni cattolici, ora con la Francia, che della famiglia ducale nel duomo di S. Francesco.
Fonti e Bibl.: Arch. Segr. Vaticano, Segret. di Stato, Nunziatura Svizzera, voll ...
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FINETTI, Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 1° apr. 1762 a Voghiera, piccolo paese a pochi chilometri da Ferrara, da Giuseppe "umile artigiano". Entrato nel seminario ferrarese nel 1774, il [...] cui esaltava il ruolo della provvidenza nella liberazione di Pio VII dalla prigionia in Francia.
Inviato quindi a Reggio Emilia, dove a pubblicare le sue orazioni (Panegirici e orazioni, I-III, Pisa 1832-33).
Quest'opera ebbe grandissima diffusione ...
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missioni cristiane
Antonio Menniti Ippolito
La diffusione del messaggio di Cristo nel mondo
Solo alla fine del 6° secolo si può cominciare a parlare di missioni quali tentativi organizzati di diffondere [...] 1583 e il 1610; in Giappone fu invece s. Francesco Saverio, anch’egli gesuita, a introdurre il cristianesimo. di divenire strumenti di penetrazione delle potenze coloniali (Francia, Gran Bretagna e Germania su tutte) che andavano allora consolidando i ...
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francesco
francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...