Poliziano, Angelo Ambrogini, detto il
Francesco Bausi
Nato a Montepulciano nel 1454, fu in gioventù precettore dei figli di Lorenzo de’ Medici e suo segretario personale. Professore di poesia e retorica [...] protetti da Lorenzo il Magnifico, insieme a Cristoforo Landino, Demetrio Calcondila e Giovanni Pico della Mirandola. rispetti del P., agli strambotti di Giuliano de’ Medici e di Francesco Cei, nondimeno il secondo si chiude con un distico («tu mostri ...
Leggi Tutto
MARSUPPINI, Carlo.
Paolo Viti
– Nacque a Firenze il 19 giugno 1449 da Carlo di Gregorio, cancelliere della Repubblica fiorentina e umanista, e da Caterina di Gherardo Corsini.
Non si hanno notizie precise [...] Il M. morì tra il 1498 e il 1501.
Discepolo di Cristoforo Landino e legato a Marsilio Ficino, il M. produsse poesie che non sono Cavalcanti, Bindaccio Ricasoli, Paolo Antonio Soderini, Francesco Berlinghieri) e fece loro tenere alcune orazioni ...
Leggi Tutto
sicuro (securo)
Alessandro Niccoli
È presente in tutte le opere meno che nelle Rime, ma è usato con frequenza - come assoluto oppure seguito da un complemento introdotto da ‛ di ' o da ‛ da ' - solo [...] di sé sicura " perché sa che è fuora di ogni colpa " (Landino) anche se per l'altrui fallanza, / pur ascoltando, timida si lo usa s. Tommaso per affermare che Dio inviò s. Francesco e s. Domenico in favore della Chiesa affinché fosse in sé ...
Leggi Tutto
DEL RICCIO, Luigi
Paolo Procaccioli
Di nobile e antica famiglia, nacque a Firenze da Giambattista e da Eleonora di Cristofano Bracci. Ignoto l'anno di nascita (ma in un madrigale dei dicembre 1543 canta [...] solo ad avere l'amico in buona considerazione, se Francesco Priscianese indirizzava al D. e a Lodovico Becci una lettera rilievi tecnici e della critica mossa alla posizione del Landino, importa sottolineare la riaffermata dimestichezza del D. con ...
Leggi Tutto
Vellutello, Alessandro
Carlo Dionisotti
Letterato lucchese attivo a Venezia nella prima metà del Cinquecento.
Ignote le date di nascita e di morte; il padre Matteo era nato nel 1457; il figlio Labieno [...] .
Il commento dantesco apparve a Venezia per i tipi di Francesco Marcolini nel giugno del 1544. La dedica al papa Paolo III e pisana il vanto di preminenza del dialetto fiorentino.
Contro il Landino e contro il Machiavelli, il V. si faceva forte per D ...
Leggi Tutto
MANTEGAZZA, Filippo (detto il Cassano)
Sara Centi
Nacque, probabilmente intorno alla metà del XV secolo, a Cassano d'Adda, presso Milano, come suggerirebbe il suo soprannome, adottato successivamente [...] secondo l'Indice generale degli incunaboli [=IGI], 7261); Pietro Giustino Filelfo per Francesco Filelfo (1494) e Agostino Maria Conago per Cristoforo Landino (1494). Il M. intrattenne anche rapporti di collaborazione con altri tipografi cittadini ...
Leggi Tutto
fendere [ fesse, pass. rem. III singol.; fesso, partic. pass.]
Antonietta Bufano
Verbo di uso esclusivamente poetico, adoperato - per lo più in senso proprio - nella comune accezione di " lacerare ", [...] va assumendo le sembianze, mentre la forcuta / ne l'altro [Francesco Cavalcanti] si richiude (vv. 134-135).
Senza particolare rilievo, quanto et dividendo temporalia a spiritualibus " (Pietro, Landino, poi Casini-Barbi, Scartazzini-Vandelli, Chimenz); ...
Leggi Tutto
mito
Lucio Biasiori
Si potrebbe dubitare che M. percepisse una reale differenza tra le figure del m. classico (le «favole degli antichi») e i personaggi della più remota storia greca e romana. L’autore [...] Palmieri nella Vita civile e da Cristoforo Landino nelle Disputationes Camaldulenses, per finire con Il sasso di Machiavelli, in Confini dell’umanesimo letterario. Studi in onore di Francesco Tateo, a cura di M. De Nichilo, G. Distaso, A. Iurilli, ...
Leggi Tutto
gettare (gittare; indic. pres. II singol., in rima, gette)
Antonio Lanci
Verbo ad alta frequenza, che ricorre, per lo più nella forma ‛ gittare ', largamente attestata nell'uso trecentesco, in tutte [...] Porena, il Chimenz e numerosi altri); ovvero: " cammina ponendo le punte de' piedi dove Francesco e i suoi primitivi seguaci ponevano le calcagna " (Vandelli, come già il Landino e, fra i moderni, il Mattalia, il quale precisa: " quel dinanzi e quel ...
Leggi Tutto
FAUCCI, Carlo
Artemisia Abrami Calcagni
Nato nel 1729 a Firenze, fu allievo dell'incisore Carlo Gregori (Firenze, Bibl. naz., ms. II.I 438: Notizie di C. Gregori lucchese scritte da A. Cambiagi, c. [...] di G. Zocchi. Il grosso delle incisioni fu affidato a Francesco Allegrini, aiutato dall'allievo A. Zaballi; alcuni ritratti furono da invenzione di Santi Pacini, con Marsilio Ficino, il Landino, e il Poliziano attorno al busto di Platone (quale ...
Leggi Tutto