GIOLITO DE' FERRARI, Bernardino (detto Stagnino)
Massimo Ceresa
Nacque a Trino, nel Vercellese, da Giovanni, stampatore, probabilmente verso la metà del XV secolo. Non si è in grado di definire il grado [...] (1512, 1516, 1520) con il commento di C. Landino. Per la letteratura latina il catalogo del G. reca Virgilio il motto "Laus Deo". Altrove si trova l'immagine di un francescano che sostiene un ostensorio con il monogramma latino di Gesù Cristo (IHS ...
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Virgilio
Maria Grazia Palutan
Il primato assoluto di V. nella cultura dell’Europa latina ha permesso uno status unico nella conservazione della sua opera, la cui tradizione manoscritta parte da due [...] cinquecentine), tra le quali spiccano quella curata da Cristoforo Landino (Firenze 1487), quella di Filippo Giunta (a cura accipere?» (patetiche parole di Sinone in Eneide II 69-70).
Francesco Vettori a M. (16 genn. 1515) allude alla condizione dell ...
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povero
Riferito a persona, nel senso proprio di " indigente ", p. si trova adoperato per lo più in funzione predicativa; spesso anche con valore di sostantivo.
Fra gli esempi di povertà, nel Purgatorio, [...] libri). Il poverel di Dio (Pd XIII 33) è s. Francesco, così come i suoi seguaci sono gli scalzi poverelli, la gente nel suo tratto iniziale, nel Casentino, " ha poca acqua " [Landino: cfr. Pg XIV 45]); oppure indica, più estensivamente, mancanza di ...
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PODOCATARO, Ludovico
Elisa Andretta
PODOCATARO, Ludovico. – Nacque tra il 1430 e il 1431 a Nicosia, nell’isola di Cipro, da un esponente di una illustre famiglia di origine greca strettamente legata [...] a Podocataro spiccano un codice delle Odi di Orazio già appartenuto a Francesco Petrarca e un esemplare dell’edizione a stampa della Divina Commedia commentata da Cristoforo Landino (Firenze 1481). La sua collezione antiquaria è ricordata invece da ...
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CASTELLI, Girolamo
Marco Palma
Nacque a Ferrara nei primi anni del sec. XV da Ludovico “artium doctor”, appartenente a una famiglia di probabile origine bolognese. Fu allievo di Guarino Veronese, che [...] lodi altrui. Tito Vespasiano Strozzi gli dedicò tre elegie, Francesco Ariosto ne fece il personaggio principale dei suo inedito dialogo De la divina providentia, Cristoforo Landino lo elogiò nella prefazione del De nobilitate animae. L’educazione ...
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CAMBINI, Andrea
Mirella Giansante
Nacque a Firenze da Antonio. Si ignorano notizie sulla sua famiglia e la data della sua nascita, che comunque si può approssimativamente collocare intorno agli anni [...] della lingua latina. Discepolo dell'umanista Cristoforo Landino, ne tradusse in lingua volgare le Disputationes Giovio e Andrea Gambini, e nel 1560-61ancora a Venezia Francesco Sansovino pubblicava, in tre volumi, Dell'Historia universale dell' ...
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anziano di Santa Zita
Pietro Mallamuto
. Il vocabolo ‛ anziano ' gode già, in D. e al tempo di D., oltre che della comune accezione, anche di quella particolare, giuridico-politica, di componente della [...] sull'autorità del Buti, pigramente ripetuto da altri commentatori (Landino, Venturi, Andreoli, ecc.), ma solo di recente ha .-1 ott. 1295, e un atto di cessione di credito a Francesco Azienti contro Martin Bottaio del 1293 (Luiso); dopo di che sono ...
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NIBIA, Martino Paolo, detto Nidobeato
Simone Invernizzi
NIBIA (Nibbia), Martino Paolo, detto Nidobeato. – Nacque nei primi decenni del XV secolo da Serafino, giureconsulto di nobile famiglia novarese.
Nel [...] otto figli (documentati sono i nomi di sette: Francesco, Pietro Giorgio, Serafino, Ciro, Cornelio, Ippolita XII (1480-82), a cura di G. Battioni, Roma 2002, ad ind.; C. Landino, Comento sopra la Comedia, a cura di P. Procaccioli, I-IV, Roma 2001, pp ...
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presto (agg.)
Francesco Vagni
Le occorrenze di p. si riscontrano tutte nella poesia di D., mai in prosa; possiamo ordinarle lungo un arco semantico che va dai significati più vicini all'etimo latino [...] ] mi fece del venir più presto: " Perciò m'affrettai a venire, perch'io vidi tanta cura di te " (Buti); il Landino interpreta il significato allegorico: " Perché mi fece del venir più presto, perché la compassione che dimostra la grazia cooperante fa ...
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Alighieri, Cione
Renato Piattoli
Figlio di messer Bello, fu fratello di Geri, Gualfreduccio e di Lapo conosciuto solo attraverso il figlio Bellino. C. sopravvisse a tutti i fratelli e fu persona assai [...] quelle dei suoi consorti (infatti D. e il fratello Francesco possedettero e abitarono la casa che era stata di Geri Geri furono " filii d. Cioni et nepotes praefati Gerii ". Il Landino riecheggiò l'imolese e attribuì la vendetta di Geri a un " ...
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