INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] è però che l'Odescalchi, tornato a vivere a palazzo Patrizi, iniziò a chiedere con insistenza di rinunciare al vescovato adducendo di cui fecero parte P. Ottoboni, Gaspare Carpegna e Francesco Albizzi e della quale fu segretario A. Favoriti. Il papa ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] Venetia 1674, 1686, 1697) dall'origine al 1644 del nobile marciano Francesco Verdizzotti; l'Historia veneta (Venetia 1680-1684), doge per doge, sino al 1683, del patrizio Alessandro Maria Vianoli. Le storie in cui Venezia è protagonista non mancano ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] ragioni politiche, di ambizioni e di interessi nel patriziato veneto durante la guerra di Candia, in corso veneta agli inizi del XVIII secolo, in Studi balcanici, a cura di Francesco Guida-Luisa Valmarin, Roma 1989 (Quaderni di Clio, 8), pp. 87 ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] della fine della Serenissima. E con essa finisce l'istituto della pubblica storiografia. Un ex a questo punto Francesco Donà, ex patrizio, ex pubblico storiografo. E sui "fatalissimi avvenimenti" dal 2 al 17 maggio 1797 lascia un Esatto diario di ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] li Veneziani non lo aveano voluto, egli non sapeva più come risolversi a ritornar a servirli", confessava Francesco Algarotti nel 1763 ad un amico patrizio, che era andato a trovarlo a Pisa (36): una frase che, con accenti diversi (quello di ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] quale lo spionaggio carrarese viene a conoscenza, grazie alla connivenza di alcuni patrizi veneziani (poi condannati) e alle singulares amicicie che aveva con loro Francesco da Carrara (il cui prestigio dunque faceva breccia), di talune decisioni ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] per lo più si identifica con il patriziato, anche se non si esaurisce con Domenico prete di S. Maurizio, notaio in Venezia (1309-1316), a cura di Maria Francesca Tiepolo, Venezia 1970 (Fonti per la Storia di Venezia, sez. III, Archivi notarili), ...
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Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] ricchezza di origine commerciale che caratterizzò il patriziato veneziano, dall'altro la politica di Tali merci andavano dal cotone e i filati alle lane della Catalogna e "francesche" (com'è noto non solo francesi e fiamminghe, ma anche inglesi), ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] 1458) e Giovanni Caldiera (1400-1474) raccolsero manoscritti e formarono biblioteche, furono in corrispondenza con patrizi umanisti come Francesco Barbaro, Lauro Querini e Lodovico Foscarini e composero interessanti opere latine, fra cui spicca il ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] ).
In occasione della correzione di Giorgio Pisani del 1780 il segretario Pietro Franceschi, fedele interprete delle posizioni più conservatrici del patriziato, traccia questo profilo dei rischi mortali delle auspicate riforme, prodromo sicuro di ...
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costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...
BookTok (booktok, Booktok) s. m. inv. 1. Denominazione di un hashtag diffuso nella piattaforma di relazioni sociali TikTok per aggregare contenuti dedicati ai libri e alla lettura. 2. Per estensione, comunità virtuale di lettori, costituitasi...