L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] (Inf. XXVI, 1-3)
che acquista il senso pieno di un’antifrasi in un disegno ironico, pungente e acre.
FrancescoPetrarca fa dell’antifrasi un progetto compositivo globale, secondo un modulo già presente nella letteratura occitanica e in Dante, ma che ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] literarischen Rhetorik, München, Max Hueber Verlag, 1949).
Mortara Garavelli, Bice (1988), Manuale di retorica, Milano, Bompiani.
Vitale, Maurizio (1996), La lingua del Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) di FrancescoPetrarca, Padova, Antenore. ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] tanto nei manoscritti di scriventi colti o comuni, quanto nei testi a stampa. Se si scorrono gli autografi di ➔ FrancescoPetrarca e, soprattutto, di ➔ Giovanni Boccaccio è possibile incontrare grafie quali ch (+ a, o, u), ngn, lgl, gl e abusi ...
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COLONNA, Stefano
Agostino Paravicini Bagliani
Chiamato anche Stefanello dai contemporanei, per distinguerlo dal padre Stefano il Giovane (Stefanuccio) del ramo palestrinese della famiglia Colonna, nacque [...] invece come defunto (Caetani, Regesta chartarum, II, p. 265).
Fonti e Bibl.: F. Petrarca, Epistolae seniles, Lugduni 1601, XV, 1; Lettere senili di FrancescoPetrarca volgarizzate e dichiarate, a cura di G. Fracassetti, Firenze 1869-1870, XV, 1; M ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] termini antitetici («in caldo e ’n gelo», Inf. III, 87; «si vegghi e dorma», Par. III, 100) (Tateo 19842). In ➔ FrancescoPetrarca la figura dell’antitesi trova più ampia collocazione («et al caldo et al gielo», Canz. XI, 13; «et benedetto il primo ...
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L’epifonema (dal gr. epíphō´nēma «voce aggiunta», composto da epí «su, sopra» e phōnē´ «voce») è una figura retorica che consiste in un’espressione sentenziosa, di tenore universale, posta di solito a [...] / fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e conoscenza», Inf. XXVI, 118-120). ➔ FrancescoPetrarca, ereditando la tradizione lirica latina, ne fa uso stabile, inaugurando così la fortuna degli epifonemi nella poesia italiana (sin ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...]
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate
(Inf. III, 7-9)
Lo stesso vale per ➔ FrancescoPetrarca che modula l’artificio dell’anastrofe in più direzioni, ad es. quella della tmesi variata in chiasmo:
(6) Et io nel cor ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] /o narrativo. Così, nel Trecento sono in terza rima il Dittamondo di Fazio degli Uberti e i Trionfi di ➔ FrancescoPetrarca, così come la Commedia delle ninfe fiorentine (Ameto) di ➔ Giovanni Boccaccio (un panorama sintetico ma efficace della fortuna ...
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Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] dimora
ch’io facea dinanzi a la risposta,
supin ricadde e più non parve fora
(Inf. X, 67-72)
Da ➔ FrancescoPetrarca in poi l’anfibologia diventa un elemento ricercato sul piano del significante e delle forme poetiche secondo il principio delle ...
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Curzio Rufo, Quinto
Maria Agata Pincelli
Storico latino, vissuto probabilmente nel 1° sec. d.C. (anche se alcuni studiosi propongono date più tarde fino al 4°), fu autore delle Historiae Alexandri Magni [...] , tra il 1184 e il 1187, da Gautier de Châtillon; conobbero una più vasta diffusione durante l’Umanesimo, a partire da FrancescoPetrarca che ne lesse e postillò il testo nei tardi anni Cinquanta del Trecento e le utilizzò come fonte per la sua vita ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...