CONTARINI, Angelo
Gino Benzoni
Primogenito di Giulio di Domenico e di Lucrezia di Andrea Corner, nacque a Venezia l'11 ag. 1581 e nonva confuso coll'Angelo Contarini di Giorgio, di lui un po' più anziano, [...] ancora impegnato nella ricostruzione dello Stato; ambiguo e torbido personaggio "certo padre capuccino chiamato fra Giuseppe" dogale che vide prevalere, il 20 genn. 1646, Francesco Molin, ancora savio del Consiglio e riformatore allo Studio di ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] per la soddisfazione di istinti irrefrenabili, in un torbido succedersi di eventi dove coscienze elementari palpitano di mentre con Stromboli Rossellini (che realizzò sempre nel 1950 Francesco, giullare di Dio e successivamente l'intenso Europa '51 ...
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BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] a Yverdon (Milano?), con l'indicazione di Platonopoli, per Francesco Garelli. A C. Spreti il 9 marzo 1770 scriveva per odiare quest'ultimo. Non riuscirà a pensare ad "un uomo più torbido e cattivo di lui. Egli è siciliano, e di più brontese" (lettera ...
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Croce e i giovani
Marino Biondi
Passioni quiete, passioni inquiete
La calma – aveva scritto Croce nel Contributo alla critica di me stesso (scritto nel 1915 ma pubblicato nel 1918) – «in quanto tale, [...] dell’Ottocento, quando esordiva negli studi storici – viene da Francesco D’Ovidio, in una lettera a Pasquale Villari del 25 Croce osservava intelligenze fiacche, intelligenze oscure e di torbido acume, intelligenze troppo accese e devianti. Ai suoi ...
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LOCRI EPIZEFIRII (v. vol. IV, p. 668)
M. Barra Bagnasco
L. Vlad Borelli
La scelta di L. E. come tema del XVI Convegno di Studi sulla Magna Grecia è stata l'occasione per l'intensificarsi delle ricerche [...] Mammola hanno sottolineato l'importanza della vallata del fiume Torbido, nella quale si deve riconoscere la via naturale che BdA, LXX, 1985, ρ. 1 ss.; A. M. De Francesco, W. Frisano, Utilisation de basalte provenant de l'Etna dans les constructions ...
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DAI LIBRI
Gino Castiglioni
Famiglia di miniatori e pittori veronesi operosi nei secoli XVXVI.
Stefano è il primo di cui ci sia giunta notizia; appare negli estimi, a partire dal 1433, con il soprannome [...] e S. Nazaro a Verona. Molte sono le scritture di pagamento a Francesco giunte sino a noi, ma di lui esiste una sola opera documentata, 1518 (anch'esso a Londra) e un S.Sebastiano del Torbido (purtroppo non più rintracciato). La data 1518, che con ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] corte di Ostasio da Polenta; nel '47 a Forlì, presso Francesco Ordelaffi); ma i libri ch'egli compose allora, dall' Ameto in questo mondo poetico così composito e un po' torbido, contraddistinguono nettamente fin dall'inizio la fantasia del Boccaccio ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna nel 1574; studiò diritto civile ed ecclesiastico a Bologna e a Pisa, dove si addottorò. Intrapresa la carriera ecclesiastica, ottenne la carica di [...] delle prerogative del potere civile, che, approfittando del torbido periodo della guerra, sia il clero locale, sia male, che da un prudente medico non devono mai adoperarsi", come scriveva Francesco Barberini al C. il 4 marzo 1634 (ibid., p. 352). In ...
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SANTORI (Santoro, Santorio), Giulio Antonio
Saverio Ricci
SANTORI (Santoro, Santorio), Giulio Antonio. – Nacque a Caserta il 6 giugno 1532 da Leonardo e da Carmosina Baratucci da Teano, appartenenti [...] inquisitore generale a Roma. Di Campagna, temette il «cervello torbido et audace» (Estratto..., c. 138r), ma il gli tolse il vescovato di Santa Severina, trasferito al fratello Francesco Antonio Santori, ma gli conservò la collazione dei benefici. Il ...
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FORMALEONI, Vincenzo Antonio
Mario Infelise
Nacque a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) il 18 nov. 1752, figlio di Biagio, attuario di Giustizia a Castelnuovo Fogliani, e di Cristina Balduzzi.
Scarse sono [...] per "raffrenar[lo] e contener[lo] nella dovuta moderazione" definendolo "di genio torbido, audace e satirico".
Il F. riparò quindi a Gorizia presso il conte Francesco Della Torre. Da qui, via Bologna, Firenze, Livorno e Genova, si diresse verso ...
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cainismo s. m. 1. In etologia, in alcune specie di animali, in particolare tra gli uccelli, l’aggressione e l’uccisione, nel periodo postnatale, del fratello più giovane o più debole da parte del fratello maggiore o più forte. 2. Per estensione,...