Pubblicista e uomo politico francese, uno degli uomini più rappresentativi della Rivoluzione, nato a Guise nel 1760, ghigliottinato a Parigi il 5 aprile 1794. Educato nel collegio Louis Le Grand, ov'era [...] man mano rivelando come il D. stesse ormai per passare sotto l'influsso di un altro agitatore ben più violento e torbido di Mirabeau: l'influsso di Danton. Questi lo condusse all'Assemblea del distretto dei Cordeliers, e non tardò a esercitare su ...
Leggi Tutto
Nacque nel 1697 nel castello di Chamrond e morì a Parigi nel 1780. Manifestò giovanetta un intelletto precoce e spregiudicato, che invano il Massillon tentò di piegare alla religione. Andata sposa nel [...] classici. Nella parte relativa al Walpole, la sua sincerità spietata, posta a un tempo a servigio dello scetticismo più torbido e dell'egoismo più brutale, scompare per far luogo a una schiettezza commossa, a un affettuoso abbandono, che tradiscono ...
Leggi Tutto
Pittore. Nacque a Crema intorno al 1470, morì circa il 1544. Lavorò a Brescia nel 1493 ad affreschi del duomo, poi distrutti; nel 1495 al trittico ora nella Galleria; nel 1504, alla Deposizione di Cristo [...] altre pitture, tra cui a Bergamo, nella Galleria Carrara, un S. Francesco e una Madonna; a S. Giovanni sopra Lecco, una Pietà del e ritardatarî; resta fisso ai suoi modelli antiquati, è torbido di colore e fiacco di modellato. Da un inizio pittorico ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Pavia nel 1450, morto nel 1525 o '28. Ha quadri firmati e datati dal 1496 al 1523. Formatosi probabilmente sugli esempî del Foppa e del Civerchio, s'accostò poi alla maniera di Leonardo. [...] sua prima opera datata (1496) è l'effigie di Francesco Sforza, cinquenne, nella Galleria Vaticana. Seguono, tra i più Il suo segno spesso è duro e manierato, il colorito rossastro e torbido.
Bibl.: G. Morelli, Della pittura italiana, Milano 1897, p. ...
Leggi Tutto
EUGENIO IV, papa
Denys Hay
Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui [...] soglio pontificio nel 1431 (3 marzo) ebbe luogo subito dopo il torbido avvio del concilio di Basilea, che era stato convocato ai sensi del italiani e, a parte i suoi due nipoti (Francesco Condulmer e Pietro Barbo), nessuno era un esponente tipico ...
Leggi Tutto
Roma
Città, capitale della Repubblica italiana.
La monarchia
La tradizione annalistica romana faceva risalire la fondazione di R. al 754 o 753 a.C. e la riconnetteva, basandosi su leggende di varia [...] esclusa in tal modo da ogni ingerenza nella direzione della città. Torbidi e tumulti scoppiarono entro le mura di R. tra le fazioni provenienti sia da Napoli sia da parte di Francesco Sforza, dovette affrontare anche le rivolte cittadine fomentate ...
Leggi Tutto
Cent’anni di elezioni a Venezia
Gianni Riccamboni
Premessa
Sono passati oltre quindici anni da quando, nell’editoriale di un numero monografico dei «Quaderni dell’Osservatorio Elettorale», si lamentava [...] ancora una volta Trentin che, nel torbido periodo aventiniano, riuscì ad espellere dalla democrazia veneziani alla conquista della piazza (1908-1915), Padova 1998.
17. Francesco Piva, Lotte contadine e origini del fascismo. Padova-Venezia: 1919 ...
Leggi Tutto
Clemente IX
Luciano Osbat e Raoul Meloncelli
vita
di Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 gennaio 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di [...] nel 1632 fu chiamato nel Capitolo di S. Maria Maggiore da Francesco Barberini, che dal 1629 ne era divenuto l'arciprete, e nello legazioni e di alcune sedi episcopali. Vi fu chi vide del torbido in tutto ciò: per una anonima scrittura il papa, "non ...
Leggi Tutto
Petrarca, Francesco
Michele Feo
La generazione di D. era poco oltre il mezzo del cammino della vita quando vide la luce il P. (Arezzo, 20 luglio 1304 - Arquà, 19 luglio 1374). Il padre dell'Umanesimo [...] purifica, espelle dalla realtà tutto quello che è torbido, violento, incondito; non gl'interessa il contraddittorio tentano di ricrearne la vicenda o la Stimmung: la vista di Paolo e Francesca in Tr. Cup. III 83-84; l'apparizione di Laura morta in Tr ...
Leggi Tutto
COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] , ove per poco non nasce un duello col principe di Avellino Francesco Maria Caracciolo dal quale il C. esige il titolo d'"eccellenza e indisponenti della Roma barocca, un accenno, sia pure torbido, di magnificenza e sin di grandezza. La pittura, la ...
Leggi Tutto
cainismo s. m. 1. In etologia, in alcune specie di animali, in particolare tra gli uccelli, l’aggressione e l’uccisione, nel periodo postnatale, del fratello più giovane o più debole da parte del fratello maggiore o più forte. 2. Per estensione,...