Stazio, Publio Papinio
Ettore Paratore
D. ricorda S. già in Cv IV XXV 6 come lo dolce poeta. Si sarebbe tentati di pensare che così definendolo egli alludesse alle Silvae. Ma del poeta egli ignorava [...] bolgia degl'indovini, e del riparatore emendamento congetturale del Torraca evvi la figlia di Nereo, Teti, v. MANTO; per D., S. finisce per assumere il valore dell'altro Virgilio). Francesco Arnaldi (La crisi morale dell'età argentea, in " Vichiana " ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] ) intorno alla stessa canzone, sulla quale scrissero pure Francesco dei Vieri, detto il Verino Secondo, Iacopo Mini Report of the Dante Society, XXII (1903), pp. 9-35; F. Torraca, La canzone “Al cor gentil ripara sempre Amore”, in Atti della R. ...
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DELLA VIGNA (de Vinea; la forma de Vineis o Delle Vigne non è attestata nelle fonti coeve), Pietro
Hans Martin Schaller
L'anno di nascita del D. non è noto; probabilmente è anteriore al 1200, poiché [...] IV. Ancora una volta si accenna quindi al tradimento. Pure Francesco Pipino spiega la morte del D. con la sua " L'imitazione provenzale in P. D., in Studii in onore di F. Torraca, Napoli 1922, pp.195-224; W.von den Steinen, Das Kaisertum Friedrichs ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] poiché portava lo stesso nome del nonno paterno. Il fratello Francesco fu medico, la sorella Ippolita sposò il dottore in legge Bernuccio da Galeota, Se fosse stato al tempo de Vergilio (in Torraca, dove si legge anche l'altro sonetto, Guardato sono ...
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ENZO (Enzio, Enrico) di Svevia, re di Sardegna
Antonio I. Pini
Nacque, forse a Cremona, nella prima metà del sec. XIII; figlio naturale dell'imperatore Federico II di Svevia, che lo legittimò e creò [...] invece dar credito a Riccobaldo da Ferrara e a Francesco Pipino che ci riferiscono che la madre di E. , 103, 110; Petri Cantinelli Chronicon, ibid., XXVIII, 2, a cura di F. Torraca, pp. 5, 6, 11; G. Ghirardacci, Historia di Bologna, Bologna 1596, I ...
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fiume
Bruno Basile
Pietro Mazzamuto
Sempre nel significato di " corso d'acqua ", il termine compare con alta frequenza e ricca gamma di significati in tutte le opere di Dante.
Il senso più generico [...] idrografia dell'Inferno e del Purgatorio, in Studii in onore di F. Torraca, Napoli 4922, 260-306; A. Graf, Il mito del Paradiso , Milano 1961, 7-22; C. Di Mino, La visione di S. Francesco e il veglio di Creti, in " L'Italia francescana " XXVII (1952 ...
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fiera (Fera)
Fernando Salsano
Gaetano Ragonese
Significa " animale " in genere, in If IX 72 fa fuggir le fiere e li pastori; Pg VI 94 guarda come esta fiera [l'Italia] è fatta fella, dove è parte della [...] Accanto a molti che seguono l'interpretazione tradizionale (Casini, Torraca, G. Mazzoni, Porena, Sapegno, ecc.), vi e l'avarizia si alimenta del motivo ascetico del pauperismo francescano, assunto proprio come centrale sin dai primi versi del poema ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] Dunque nove lettere: le raccolse, nel 1394, Francesco Piendibeni da Montepulciano, notaro, successore di Filippo GIULIANI, in Le opere latine di D. ALIGHIERI, Firenze 1882), Torraca (F. TORRACA, L'Epistola a Cangrande, in «Rivista d'Italia», II, 1899 ...
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CARACCIOLO, Roberto (Roberto da Lecce)
Zelina Zafarana
Nacque a Lecce intorno all'anno 1425.
I genealogisti lo fanno appartenere al ramo dei Caracciolo (del Leone) Pisquizzi, signori di Amesano, o Caracciolo [...] Le vite de' letter. salentini, Firenze 1710, pp. 2 ss.; F. Torraca, Fra' R. da Lecce, in Arch. stor. per le prov. napol., lett. ital., XLIX (1907), pp. 299-309; Père Gratien, Francesco Sforza duca di Milano e i frati minori, in Miscell. franc., XIV ...
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dieresi
Gian Luigi Beccaria
Due vocali contigue nel corpo della parola equivalgono di solito, nel computo del verso, a una sillaba sola; ma il poeta può talvolta tenerle distinte, per conferire loro [...] , studïose e conte) accade là dove D., commentava pur acutamente il Torraca, " s'indugia inorridito, e le parole gli escono lente, a della Commedia: negli autografi del Petrarca, e di Francesco da Barberino, o del Sacchetti, non troviamo versi ...
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