Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] e veridiche, fra le quali sono specialmente notevoli quelle dei Fiorentini Simone Sigoli, Renato Frescobaldi e Andrea di Maria Francesco Rinuccini. Tutte peraltro si limitano a parlare della regione del Delta e del Cairo e non si spingono oltre le ...
Leggi Tutto
(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] Azzoguidi e ai suoi soci, il Malpigli e l'umanista Francesco Dal Pozzo, altri numerosi sorsero nel sec. XV come Torchi; IV, da R. Cadolini, Bologna 1890, 1893, 1893, 1905; F. Vatielli, La bibl. del Liceo Mus. di Bologna, in Bibl. de "L'Archiginnasio", ...
Leggi Tutto
Strumento costituito da una serie di corde d'ineguale lunghezza, tese secondo una regolare intonazione, contenute fra una cassa di risonanza e una mensola, e destinate ad essere toccate a vuoto col pizzico [...] interpretazioni, ma anche per i meriti che gli spettano come creatore della moderna tecnica del suo strumento. Francesco Giuseppe Dizi, dopo un'avventurosa esistenza, aiutato benevolmente dall'Erard, divenne professore d'arpa delle principesse reali ...
Leggi Tutto
Il corno degli animali domestici (per la sua struttura, v. corna), buoi, tori, capre, ecc., fu assai presto usato, sia intero sia ridotto in pezzi, per farne oggetti diversi. La sua forma ricurva e l'essere cavo internamente lo fecero adoperare come arco, come strumento musicale (v. sotto) e soprattutto come vaso da bere; a quest'ultimo scopo esso fu però via via sostituito dalle molteplici e varie ...
Leggi Tutto
Strumento di metallo (bronzo) in forma di tazza rovesciata, che risuona quando le sue pareti siano percosse esternamente, da un martello, o, nell'interno, da un batacchio. Normalmente la campana, munita di un batacchio interno, viene appesa a un sostegno, sul quale oscilla quando è smossa dalla sua posizione di riposo. Il suo moto si comunica al batacchio che viene a urtare le pareti interne di essa ...
Leggi Tutto
FLAUTO (prob. di origine onomatopeica; fr. flûte; sp. flauto; ted. Flöte; ingl. flute)
Alfredo CASELLA
FrancescoVatielli
Si usa col vocabolo flauto indicare, per quanto non esattamente, quegli antichi [...] strumenti a fiato che prendevano presso i Greci il nome di αὐλός e presso i Latini quello di tibia. Ora questi strumenti formati di tubi di diversa grandezza avevano anche imboccature di diverso genere ...
Leggi Tutto
L'adozione di monocordi a più corde (nonostante il controsenso, il nome per qualche tempo rimase) nella pratica musicale del Medioevo generò notevoli varietà di strumenti a pizzico o a plettro, a taluno dei quali, con l'andare del tempo, fu applicata la tastiera. Quando questo avvenisse è difficile precisare: probabilmente tra il secolo XIV e il XV (v. tastiera). La confusa e imprecisa nomenclatura ...
Leggi Tutto
Strumento musicale ad ancia doppia appartenente alla famiglia dei legni.
Se il nome inglese e francese dato a questo strumento è dovuto al suo registro basso, quello italiano e tedesco proviene dalla forma che esso aveva in origine. Esistevano infatti strumenti analoghi chiamati bombarde (i tedeschi li chiamavano Pommern), formati da tubi molto lunghi, a diversi fori, nei quali tubi l'aria penetrava ...
Leggi Tutto
VALVOLA (fr. soupape; sp. válvula; ted. Ventil; ingl. valve)
Antonio CAPETTI
FrancescoVATIELLI
È l'organo destinato a stabilire o intercettare la comunicazione fra due ambienti. Intesa nel suo significato [...] più generale la valvola comprende: una luce di passaggio, cioè una o più aperture, lungo il contorno delle quali una fascia particolarmente adattata allo scopo della tenuta costituisce la sede; un otturatore, ...
Leggi Tutto
È lo strumento di registro più basso tra gli archi. Non è esatto attribuirne l'invenzione a Michele Todini, liutaio che dimorava a Roma negli ultimi decennî del Seicento; già anteriormente diversi organologi ne fanno menzione. In sostanza il contrabbasso fu una trasformazione, sul modello degli archi attuali, delle viole di registro basso, delle quali esso conserva non pochi caratteri nella struttura ...
Leggi Tutto