Filosofo francese (Jonzac, Charente-Maritime, 1907 - Parigi 1968); prof. all'univ. di Strasburgo (1945-48) e alla Sorbona (dal 1949), direttore dell'École normale supérieure (1954-63) e infine (dal 1963) [...] prof. al Collège de France. Socio straniero dei Lincei (1965). Con la traduzione francese (2 voll., 1939-41) della Phänomenologie des Geistes di Hegel e i suoi studî sul pensiero hegeliano (Genèse et structure de la Phénoménologie de l'esprit de ...
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Uomo politico francese (Foix 1828 - Parigi 1923), nipote di Louis-Claude. Ingegnere minerario, dopo il 1870 ebbe parte di primo piano nella vita politica francese: collaboratore di Gambetta nel 1870-71, [...] senatore nel 1876, ministro dei Lavori pubblici (1877-79), fu poi più volte ministro degli Esteri, della Guerra e presidente del Consiglio (1879-80, 1882, 1886, 1890-92), infine ministro senza portafoglio ...
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Uomo politico francese (Saint-Rémy-sur-Avre, Eure-et-Loire, 1826 - Parigi 1894) di origine inglese; studiò a Cambridge; naturalizzato francese, s'interessò di epigrafia e numismatica e compì viaggi in [...] Asia Minore. Fu tra i fondatori della Scuola pratica delle Hautes-Études (1868). Deputato repubblicano dal 1870, fu ministro dell'Istruzione nel gabinetto Thiers del 18-24 maggio 1875. Senatore dell'Aisne ...
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Generale francese (Sarrebourg 1866 - Parigi 1925). Dopo aver servito nelle colonie, scoppiata la prima guerra mondiale comandò la 5a divisione sulla Marna (1914); nel 1916, a Verdun, si distinse conquistando [...] di là della Marna, occupava Laon il 18 ott. e si attestava, infine, sul Reno; dopo l'armistizio restò nella zona renana quale comandante del corpo di occupazione francese. Scrisse, fra l'altro: La force noire (1910) e Comment finit la guerre (1920). ...
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Gentildonna francese (Roma 1588 - Parigi 1665), figlia di Jean de Vivonne, ambasciatore di Francia, e di Giulia Savelli; sposò (1600) Charles d'Angennes, poi marchese di Rambouillet. Dama di grande eleganza [...] sale del suo palazzo di Parigi (l'Hôtel de R.), il "preziosismo", che improntò il costume, il linguaggio, la letteratura francese nella prima metà del sec. 17º. Intorno alla gentile Arthénice (anagramma del suo nome trovato da Malherbe) convennero il ...
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Pléiade, La Scuola poetica francese che alla metà del 16° sec. si radunò intorno a P. de Ronsard. Ebbe dapprima nome la Brigade, poi Ronsard scelse in essa un più ristretto gruppo, che fu chiamato la [...] l’edizione complessiva della Pléiade française di C. Marty-Laveaux (1866). Il programma della scuola, la riforma in senso classicista della letteratura francese, fu esposto nella Deffence et illustration de la langue françoyse di J. du Bellay (1549). ...
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Antica famiglia francese (all'origine Périgord; T., probabile soprannome, si aggiunse nel sec. 13º). Il ramo primogenito, reso illustre dal cardinale Hélie (v.), si estinse (1425) con Archambaud VI, e [...] passò a Giovanni di Blois, poi ai Borboni; quindi, con l'avvento al trono di Enrico IV, fu riunita alla corona francese. Il cognome fu mantenuto da un ramo cadetto, cui appartenne Charles-Henry marchese di Chalais, e che coi figli di Daniel-Marie ...
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Scrittore ed ellenista francese (Melun 1513 - Auxerre 1593); come riconoscimento per la sua traduzione di alcune Vite di Plutarco mandata in omaggio a Francesco I, ebbe (1547) l'abbazia di Bellozane; al [...] ; Oeuvres morales, 1572). Appassionato di Plutarco e persuaso dell'attualità della sua concezione della vita, l'A. volle renderne la semplicità e il vigore, creando uno dei primi modelli di prosa letteraria francese, che ebbe grandissima influenza. ...
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Poeta e letterato francese (Amiens 1709 - ivi 1777). Entrato giovanissimo nella Compagnia di Gesù, a 25 anni pubblicò un poemetto, Vert-Vert (1734), che si diffuse in tutta l'Europa: è la storia in versi [...] e una commedia, Sidnei (1745), opere mediocri; ebbe invece successo la commedia di carattere Le méchant (1747). Entrò all'Accademia francese nel 1748. Ad Amiens fondò (1750) una società letteraria che divenne Accademia delle scienze, lettere e arti. ...
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Giurista francese (Libourne 1859 - Bordeaux 1928). Ha insegnato nelle univ. di Caen e di Bordeaux. Fortemente influenzato dalla filosofia positivistica di Comte e dalla sociologia di Durkheim, è stato [...] uno dei massimi esponenti del realismo giuridico francese. Le sue critiche si sono concentrate, in particolare, sul concetto di diritto soggettivo e sull’idea – di cui furono i massimi teorizzatori gli esponenti del positivismo giuridico tedesco ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...